Un’esplosione tragica ha cancellato un angolo di creatività a roma, colpendo uno studio di registrazione che sosteneva giovani artisti indipendenti. Milo Di Mattei, giovane fondatore dell’etichetta Alea Iacta Lab, si trova ora a ricostruire tutto dopo aver perso l’attrezzatura e la sede in via Vitellia. La vicenda ha coinvolto non solo gli amici ma l’intera rete culturale capitolina con un sostegno diretto da parte del Comune e della Siae.
La tragedia del 23 marzo e la perdita dello studio musicale a monteverde
L’esplosione che ha colpito il B&B in una palazzina storica di monteverde il 23 marzo ha cancellato in pochi secondi uno spazio dedicato alla musica indipendente. Al piano terra di via Vitellia si trovava lo studio di Alea Iacta Lab, l’etichetta fondata da Milo e da tre amici. Il boato ha raso al suolo l’appartamento e cancellato ogni attrezzatura, insieme ai sogni di moltissimi giovani musicisti. Milo, 25 anni e alias Electrovio, ricorda quanto quel luogo fosse più di uno studio. «Non ci avevamo solo affittato uno spazio – dice – ma creato un laboratorio per dare voce a chi fatica a farsi ascoltare».
Quel giorno nessuno di loro era presente, un fatto che li ha fatti sentire quasi miracolati, ma non al sicuro dal dolore della perdita. La conta dei danni ha rivelato oltre 10 mila euro di attrezzature andate distrutte: mixer audio, microfoni, un pianoforte, impianti per luci video e computer essenziali per la produzione musicale. La tragedia ha avuto anche una vittima, il turista scozzese Grant Paterson, 54 anni, che alloggiava al primo piano del B&B.
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La passione di milo per la musica e la nascita di alea iacta lab
Milo di Mattei cresce a roma sud con la musica nel sangue. Fin da bambino si appassiona al violino, avviando gli studi già a dodici anni. Ha frequentato il liceo musicale e il conservatorio, ma il suo desiderio è sempre stato uno: creare e aiutare altri musicisti a far lo stesso. Nel gennaio precedente all’esplosione si era unito in un progetto con tre amici – Viktor, Ana e Mariano – con l’intento di lanciare un’etichetta discografica indipendente sulla scena capitolina.
Alea iacta lab come spazio aperto alla creatività e alla sperimentazione
Alea Iacta Lab nasce così come spazio aperto alla sperimentazione e alla promozione di giovani talenti, lontano dalle logiche dei grandi marchi. Il gruppo puntava a offrire un supporto concreto, usando attrezzature tecnologiche e competenze artistiche. Lo studio era un centro dove artisti potevano incontrarsi, collaborare e sviluppare la propria musica in un ambiente protetto. La perdita dello spazio ha colpito non solo Milo e i suoi amici, ma una comunità musicale che stava faticando a trovare spazi e visibilità.
La risposta di solidarietà del comune di roma e della siae dopo l’esplosione
Dopo il disastro Milo ha avviato una raccolta fondi su Gofundme per recuperare almeno una parte delle attrezzature perdute. La sua storia ha raggiunto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha segnalato il caso alla Siae, l’ente nazionale per gli autori e editori. La Siae ha risposto con un sostegno concreto, propiziando il trasferimento dell’etichetta e aiutando a allestire una nuova sede a Trastevere, in Vicolo di San Francesco a Ripa.
Salvatore Nastasi, presidente Siae, ha sottolineato l’importanza di sostenere realtà che promuovono la musica italiana indipendente. La collaborazione tra enti pubblici e privati è stata fondamentale per assicurare ai giovani di Alea Iacta Lab una base dove ripartire, anche se le ferite dell’esplosione restano profonde. Questa attenzione dimostra come, nonostante le difficoltà, l’azione culturale continui a essere un punto fermo nella città.
La nuova sede e la determinazione a non fermarsi
La nuova sede dovrebbe essere operativa entro fine maggio, a poche settimane dall’incidente. Nel frattempo Milo e la sua squadra non hanno mai smesso di cercare nuovi autori e offrire supporto, sottolineando la determinazione che li ha sempre contraddistinti.
Ricostruire la musica dopo il dolore: lo spirito di milo e alea iacta lab
La vicenda del 23 marzo non ha spento la determinazione di Milo Di Mattei. Come racconta lui stesso, la perdita materiale è stata enorme, ma la volontà di andare avanti è più forte. Il sostegno ricevuto dal Comune, dalla Siae e da tutta la comunità artistica lo ha aiutato a reagire. Alea Iacta Lab ora riparte con un ritrovato slancio, trovando solide basi in Trastevere.
Il sorriso che torna sul volto di Milo racconta la forza di chi, nonostante un trauma, vuole continuare a mettere la musica al centro della propria vita e di quella di tanti altri. Alea Iacta Lab è destinata a essere più di un’etichetta indipendente: resta un punto di riferimento per un intero gruppo di giovani artisti, chiamati a ricominciare da zero ma con l’energia di chi non si arrende. Lo sappiamo, la strada sarà lunga ma la musica ha ripreso a suonare.