Il prezzo degli affitti in Italia continua a salire, mettendo a dura prova tanti cittadini. L’aumento riguarda in particolare i centri urbani principali, dove i costi incidono in modo significativo sul bilancio delle famiglie. Questo fenomeno compromette l’accesso a un’abitazione dignitosa sia per lavoratori e pensionati, sia per gli studenti universitari che cercano un posto dove vivere.
Affitti in crescita e impatto sui redditi delle famiglie italiane
I dati più recenti confermano che oltre 3,8 milioni di contratti di locazione per abitazioni sono attivi nel Paese. Di questi, quasi il 68% riguarda persone con reddito da lavoro dipendente o pensione. Nel 2024, il costo medio mensile di un affitto si è assestato a 757 euro, pari a circa 9.084 euro all’anno. Rispetto al 2023, la cifra è salita del 5,1%, traducendosi in un aumento di 44 euro mensili, cioè circa 444 euro su base annua.
Il peso di queste spese è rilevante, dato che assorbe in media il 24,2% del bilancio familiare. Nelle grandi città, la percentuale si fa ancora più alta, raggiungendo punte che sfiorano il 58%. Chi vive nei centri urbani principali spesso dedica più della metà dei propri introiti per pagare l’affitto, riducendo così le risorse disponibili per altre necessità quotidiane.
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Metodologia dello studio uil e analisi dei dati sugli affitti
La ricerca che permette di delineare questo quadro è stata curata dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil, guidato dalla segretaria confederale Ivana Veronese. Il gruppo ha preso in esame i dati ottenuti dall’Agenzia delle entrate e dai valori Omi, riferiti ai semestri centrali del 2023 e 2024.
Il campione rilevato considera abitazioni di circa 100 metri quadri, classificate nelle categorie A/2 e A/3 . Questi appartamenti sono situati in zone semi centrali di 106 città capoluogo di provincia, escludendo quartieri periferici o aree rurali. Per valutare la pressione economica sugli affitti, i ricercatori hanno confrontato i canoni medi con i dati Istat sulle condizioni di vita e sui redditi delle famiglie italiane. Così è stato possibile misurare quanto pesa l’affitto rispetto alle entrate medie.
Focus sui costi degli affitti nelle principali città italiane
L’impatto più severo si registra nei centri urbani più popolosi e economicamente sviluppati. A Milano, il prezzo medio di un affitto di un appartamento di 100 mq è intorno a 1.810 euro mensili. Questa spesa assorbe quasi il 58% del budget familiare disponibile, dunque quasi sei euro su dieci del reddito vanno solo per pagare l’affitto.
Roma non è da meno, con un affitto medio che si attesta sui 1.503 euro al mese, incidenza del 48,1% sul reddito. Bolzano vede un prezzo mensile di 1.433 euro con una pressione del 45,8%. Anche Como e Modena registrano canoni elevati: rispettivamente 1.375 euro e 1.358 euro . Questi numeri chiariscono come in molte città italiane il costo abitativo pesi quasi quanto il 50% del reddito famigliare. Un dato che fa riflettere sulle difficoltà di tanti nuclei a trovare case a prezzi accessibili.
Analisi dell’impatto sugli studenti e lavoratori
L’analisi fornisce così una fotografia chiara e aggiornata di come il mercato degli affitti nei centri urbani italiani stia diventando sempre più gravoso per lavoratori, pensionati e anche gli studenti che cercano di mantenersi durante gli studi. “La pressione sugli affitti è un elemento chiave che condiziona le scelte abitative e la qualità della vita di molte persone” ha commentato Ivana Veronese.