Il consiglio regionale Abruzzo propone la sospensione dei rapporti con Israele nella crisi di Gaza

Il Consiglio Regionale Abruzzo

Abruzzo, proposta la sospensione dei rapporti con Israele sulla crisi di Gaza - Gaeta.it

Sara Gatti

5 Settembre 2025

La regione Abruzzo si appresta a discutere una mozione che propongono i gruppi di centrosinistra Abruzzo Insieme e Alleanza Verdi Sinistra con l’obiettivo di sospendere ogni tipo di rapporto istituzionale e commerciale con Israele. Questo atto nasce nel contesto dell’escalation di violenze nella Striscia di Gaza e mira a sottolineare la posizione del consiglio regionale sul rispetto del diritto internazionale e la tutela della popolazione civile coinvolta nel conflitto israelo-palestinese.

Mozione del consiglio regionale Abruzzo per tagliare i legami con Israele

Il consiglio regionale dell’Abruzzo discuterà a breve una mozione firmata da Vincenzo Menna, consigliere di Abruzzo Insieme, insieme ai colleghi Giovanni Cavallari e Alessio Monaco, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra. L’atto impegna la Regione Abruzzo a congelare ogni rapporto istituzionale, commerciale e di cooperazione con Israele fino a quando non saranno sanciti il rispetto delle norme internazionali e la tutela dei civili a Gaza.

Il documento chiede che la giunta regionale si astenga dall’avviare nuove relazioni, sia istituzionali che accademiche o culturali, con enti collegati direttamente al governo israeliano fino alla cessazione delle ostilità. Oltre a questo, sollecita una presa di posizione ufficiale attraverso comunicati e l’invio di documenti al governo italiano e al ministero degli Esteri per segnalare la condanna delle violazioni del diritto internazionale in atto. Un altro punto importante della mozione riguarda l’attivazione di iniziative solidali e di sostegno umanitario in favore della popolazione palestinese, collaborando con organizzazioni non governative e realtà internazionali.

In una dichiarazione, Menna ha precisato che il provvedimento è rivolto al governo israeliano, non contro il popolo, sottolineando la necessità di un segnale pubblico e chiaro da parte dell’Abruzzo a sostegno dei civili colpiti dalla guerra in corso.

La Crisi A Gaza e le conseguenze del conflitto israelo-palestinese

In un quadro internazionale che si complica, i raid israeliani su Gaza si sono intensificati negli ultimi mesi, con un crescente bilancio di vittime tra la popolazione civile e danni infrastrutturali gravi. Le operazioni militari sono state oggetto di critiche da più parti, politiche e sociali, per presunte violazioni del diritto umanitario e l’impatto devastante sulla vita dei civili.

La grave situazione umanitaria ha portato diverse forze politiche italiane, non solo in Abruzzo, a auspicare misure restrittive verso Israele, inclusi blocchi sulle forniture di armamenti. In molte città italiane sono nate manifestazioni di solidarietà alla popolazione palestinese, mentre i temi della pace e del rispetto dei trattati internazionali tornano all’attenzione pubblica. La mozione proposta in Abruzzo è dunque una delle risposte regionali a un contesto che vede emergere tensioni e richieste di interventi concreti nell’ambito della politica estera locale e nazionale.

La posizione politica in Italia e la mobilitazione sul tema Israele-Palestina

In Italia, il dibattito sul conflitto israelo-palestinese si è acceso soprattutto dopo gli ultimi episodi di violenza. Alcuni schieramenti politici di opposizione hanno espresso la necessità di un cambiamento netto nelle relazioni con Israele, chiedendo al governo misure più ferme come l’embargo sulle armi. Critiche sono state rivolte all’esecutivo centrale per la sua posizione più cauta e meno decisa.

In questo contesto, le iniziative a livello regionale e locale, come quella in Abruzzo, rappresentano un segnale della crescente pressione dal basso per modificare assetti diplomatici tradizionali e trovare soluzioni che diano rilievo alla tutela dei diritti civili e umani. La mozione abruzzese, come altre simili in diverse parti d’Italia, testimonia una spinta politica e civile che riflette la complessità della crisi e le attese di una parte della società che chiede azioni politiche chiare e salde. Il consiglio regionale sarà chiamato a pronunciarsi con decisione su un tema che coinvolge, direttamente e indirettamente, la stessa tenuta delle relazioni internazionali italiane.