Il consiglio provinciale di Trento ha vissuto una seduta segnata da un acceso confronto politico. Al centro della discussione, la decisione del presidente della giunta Maurizio Fugatti di revocare la vicepresidenza a Francesca Gerosa, affidandola all’assessore Achille Spinelli insieme alla delega allo sport. La comunicazione ufficiale ha scatenato reazioni contrastanti tra i consiglieri, delineando tensioni nel quadro amministrativo locale.
La decisione sul cambiamento delle deleghe nella giunta di trento
Maurizio Fugatti ha spiegato al consiglio che la legge elettorale conferisce al presidente della giunta il potere di assegnare e revocare deleghe agli assessori senza l’obbligo di comunicare motivazioni o consultare il consiglio stesso. Questo passaggio, secondo Fugatti, è previsto come prerogativa statutaria che consente una gestione discrezionale dell’organizzazione interna dell’esecutivo.
Il presidente ha precisato che la revoca della vicepresidenza a Francesca Gerosa e l’attribuzione della competenza sullo sport a Spinelli si inseriscono in questa logica di decisa autonomia gestionale. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle motivazioni specifiche del cambiamento, limitandosi a sostenere la legittimità dell’atto nell’ambito normativo vigente.
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Le critiche dei consiglieri al metodo adottato per la revoca
Diverse forze politiche hanno contestato il modo in cui Fugatti ha comunicato la revoca senza un confronto con il consiglio. Francesco Valduga, consigliere di Campobase, ha evidenziato che nonostante la legittimità del potere di revoca, la decisione deve comunque essere rendicontata alla comunità. Valduga ha sottolineato la necessità per i cittadini trentini di conoscere le motivazioni che hanno portato a questo cambio di incarichi, per garantire trasparenza e responsabilità politica.
Filippo Degasperi di Onda ha accusato il presidente di mostrare scarsa considerazione per l’assemblea provinciale, definendo la scelta come un segnale di chiusura verso il confronto. Paola Demagri di Casa Autonomia ha criticato il presidente descrivendo un clima politico che non ammette dissenso, mentre Lucia Coppola dell’Avs ha parlato apertamente di ritorsione nei confronti di Gerosa.
Le riflessioni di francesca gerosa e i commenti sulla coalizione
Francesca Gerosa ha preso la parola nel consiglio per replicare alle accuse implicite nelle decisioni assunte. Ha dichiarato di non aver mai ricevuto critiche dirette sul suo operato e di aver chiesto spiegazioni al presidente senza ottenere risposte chiare. Gerosa ha ribadito che non si è dimessa perché considera il servizio ai trentini priorità assoluta, nonostante definisca la revoca un humiliamento personale.
Sugli sviluppi politici, Daniele Biada di Fratelli d’Italia ha ricordato che la compagine di maggioranza era stata creata proprio con l’accordo che Gerosa avrebbe ricoperto il ruolo di vicepresidente. L’interruzione del mandato appare quindi come una rottura rispetto agli accordi iniziali, alimentando il dibattito sul futuro assetto interno alla giunta.
Le implicazioni politiche dietro la revoca in consiglio provinciale
Claudio Cia, esponente del gruppo misto, ha affermato di essere a conoscenza di retroscena relativi alla decisione, sostenendo che la scelta non sia stata presa a Trento ma a Roma, suggerendo un coinvolgimento di vertici nazionali nel cambio di vertice provinciale.
Alessio Manica del Partito democratico ha commentato l’intera vicenda definendo la maggioranza responsabile di aver trasformato le istituzioni in teatro di scontri tra Lega e Fratelli d’Italia. Questa situazione rende più complicata la collaborazione politica all’interno della giunta e rischia di influire negativamente sull’attività amministrativa e sulla stabilità della coalizione.
Il confronto acceso in consiglio evidenzia tensioni che potrebbero avere ripercussioni sulla governance provinciale. La riassegnazione di ruoli chiave e le posizioni espresse dalle diverse forze politiche segnalano un clima complesso, con attori pronti a difendere le proprie posizioni in un contesto che resta in evoluzione.