Il governo italiano ha dato il via a una serie di provvedimenti che riguardano l’ammodernamento delle carceri e il trattamento dei detenuti per il triennio 2025-2027. Durante la riunione del consiglio dei ministri sono stati presentati interventi specifici sul sistema penitenziario, includendo normative che toccano la detenzione domiciliare e i criteri per le misure alternative, con particolare attenzione ai soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti. Non solo, la seduta ha visto la discussione di altri provvedimenti su temi giudiziari e fiscali, insieme a misure su settori come il Terzo settore, crisi d’impresa e regolamentazioni sul mare territoriale.
Modifiche al procedimento per la liberazione anticipata e corrispondenza telefonica dei detenuti
Un terzo intervento riguarda lo schema di decreto del Presidente della Repubblica che vuole rivedere le regole per la concessione della liberazione anticipata e per la gestione della corrispondenza telefonica dei detenuti e degli internati. Il decreto, attualmente in fase preliminare, cerca di chiarire e semplificare le procedure per favorire un accesso a queste misure di sollievo da parte di soggetti che rispettano determinati requisiti penitenziari.
Gestione della corrispondenza telefonica
Riguardo la corrispondenza telefonica, sono previste modifiche volte a contemperare il diritto alla comunicazione con esigenze di sicurezza interna agli istituti penitenziari. Questi cambiamenti potranno incidere sul modo in cui si gestiscono i rapporti dei detenuti con l’esterno e sull’applicazione di benefici penitenziari.
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Programma di interventi sull’edilizia penitenziaria per il 2025-2027
Il progetto di ristrutturazione e adeguamento delle strutture carcerarie si inserisce in un piano di ampio respiro che si estende fino al 2027. L’obiettivo principale è migliorare le condizioni di detenzione, intervenendo su edifici esistenti e favorendo spazi che garantiscano maggiore dignità ai detenuti. Si punta, inoltre, a ridurre il sovraffollamento, uno dei problemi cronici delle carceri italiane.
Il programma prevede investimenti mirati per il recupero, la sicurezza e l’efficienza energetica degli istituti, oltre alla promozione di ambienti di detenzione più umani e conformi agli standard europei. Questi lavori dovrebbero imprimere una svolta concreta alla gestione carceraria, con effetti anche sul reinserimento sociale dei detenuti.
Disegno di legge sulla detenzione domiciliare per tossicodipendenti e alcoldipendenti
Un altro punto centrale affrontato riguarda la modifica delle normative legate alla detenzione domiciliare, soprattutto in relazione ai detenuti con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti e alcol. Il testo legislativo in discussione introduce strumenti più specifici per favorire il recupero di questi soggetti tramite misure che limitano la detenzione in carcere.
La detenzione domiciliare si propone come alternativa al carcere, finalizzata a consentire programmi terapeutici personalizzati e un supporto più efficace al percorso di riabilitazione. Questa normativa ha il compito di bilanciare esigenze di sicurezza pubblica e diritto alla cura dei detenuti, promuovendo interventi mirati a ridurre le recidive legate alla tossicodipendenza e all’alcolismo.
Altri provvedimenti in discussione al consiglio dei ministri
La riunione governativa ha incluso diverse altre tematiche sul tavolo. Tra queste, il disegno di legge che riguarda la rimodulazione delle circoscrizioni giudiziarie con possibili modifiche all’organizzazione territoriale della giustizia. L’attenzione si è rivolta anche alla legge di delegazione europea 2025, con aspetti che interessano l’adeguamento di normative italiane a direttive comunitarie.
In ambito fiscale, è giunto all’esame definitivo un decreto legislativo relativo all’imposta di registro e ad altri tributi indiretti. Inoltre, si è aperto uno spazio di confronto sul decreto legislativo che cerca di disciplinare le attività del Terzo settore e temi legati alla crisi di impresa, allo sport e all’imposta sul valore aggiunto. Un altro elemento in primo piano riguarda un progetto di regolamento che istituisce una zona economica esclusiva sulle acque circostanti il mare territoriale, con impatti sulla gestione delle risorse marine italiane.
Iniziative per la cybersecurity nei dipendenti pubblici
Parallelamente, il consiglio dei ministri ha riservato una parte della discussione alle buone pratiche di cybersecurity rivolte ai dipendenti della pubblica amministrazione. Questa misura vuole rafforzare la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali, valorizzando la sensibilizzazione e la formazione nel campo della sicurezza informatica.
L’obiettivo è prevenire attacchi e intrusioni cibernetiche, assicurando che la presenza digitale delle istituzioni rimanga affidabile e protetta dai rischi informatici. Premiare comportamenti prudenti e responsabili tra i lavoratori pubblici si configura come un passo essenziale in vista delle crescenti minacce contro i sistemi digitali governativi.