Il comune di reggio calabria senza contratto per il servizio idrico: possibile furto di acqua e falso in bilancio

Il comune di reggio calabria senza contratto per il servizio idrico: possibile furto di acqua e falso in bilancio

Il comune di Reggio Calabria è coinvolto in una controversia per la mancata sottoscrizione dei contratti idrici in edifici pubblici, con accuse di furto d’acqua e falso in bilancio da parte di Simone Antonio Veronese.
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Il Comune di Reggio Calabria è coinvolto in uno scandalo per la mancata regolarizzazione dei contratti idrici negli edifici pubblici, con accuse di furto d'acqua e falso in bilancio che potrebbero causare danni economici fino a 3 milioni di euro. - Gaeta.it

Il Comune di reggio calabria è al centro di una controversia legata alla gestione del servizio idrico. Da tempo si è scoperto che diversi edifici pubblici, tra cui uffici, impianti sportivi e persino il comando di polizia locale, non risultano avere contratti regolari con la società che gestisce l’acqua, sorical spa. La situazione mette a rischio risorse e bilanci comunali, sollevando accuse pesanti da parte di rappresentanti del territorio. La vicenda ha assunto rilevanza giudiziaria e amministrativa, aprendo un capitolo delicato per la città e i suoi abitanti.

Mancata sottoscrizione dei contratti per il servizio idrico negli edifici pubblici

Da un’analisi dei documenti ottenuti con una richiesta di accesso agli atti, è emerso che il comune di reggio calabria non ha mai firmato contratti di fornitura per il servizio idrico destinato a molte sue strutture. Tra queste, risultano senza accordi ufficiali il comando della polizia locale, per altro sprovvisto anche dei contatori necessari a misurare i consumi. La mancanza di contratti riguarda inoltre uffici comunali, edifici sportivi, tribunali e perfino cimiteri.

La totale assenza di questi contratti determina che i consumi idrici in queste strutture non siano contabilizzati correttamente. Le bollette per l’acqua dei cittadini, secondo quanto emerge, risulterebbero così più salate per coprire, in parte, l’acqua consumata senza registrazione tramite i contatori. Un meccanismo poco trasparente che ha stimolato un’attenta indagine da parte delle autorità.

La denuncia e le accuse di furto d’acqua e falso in bilancio

La situazione è stata portata alla luce da simone antonio veronese, docente e dirigente sindacale della uil scuola di reggio calabria, nonché presidente di un’associazione impegnata sulle malattie rare. Dopo aver ottenuto i documenti da sorical spa, veronese ha presentato una denuncia-querela alla procura della repubblica di reggio calabria, alla corte dei conti e alla guardia di finanza provinciale.

Nell’atto si parla apertamente di furto di acqua da parte del comune, poiché i consumi non conteggiati sarebbero stati fatti passare come perdite di rete. Una strategia che avrebbe inciso negativamente sui bilanci comunali, generando anche un possibile falso in bilancio per via della mancata iscrizione delle somme dovute nelle uscite. L’accusa ha un impatto forte: il danno economico stimato si aggira tra i due e i tre milioni di euro.

Il mancato adeguamento alle normative dal 1996 e le responsabilità politiche

A partire dal 1996 è in vigore una norma che impone agli enti pubblici di regolarizzare i consumi idrici e dotarsi di contatori. Il comune di reggio calabria però non sembra aver rispettato questa regola da decenni. Questa negligenza ha impedito un corretto monitoraggio e una contabilizzazione precisa dei consumi nelle strutture pubbliche.

Simone veronese contesta duramente le dichiarazioni del vice sindaco paolo brunetti, ritenuto uno dei maggiori esperti del settore idrico e tributario. Brunetti avrebbe dichiarato di non conoscere il problema, ma per veronese questo è inverosimile e la responsabilità politica ricade su tutta l’amministrazione attuale. La mancanza di trasparenza e la possibile volontà di rimandare la soluzione alle future giunte comunali trasformano la vicenda in un tema serio, che richiede risposte immediate.

Le procedure per l’attivazione delle utenze e la possibile prescrizione dei debiti

Insieme a veronese si è mosso anche benedetto romeo, che ha esaminato la modulistica ufficiale di sorical per l’attivazione di nuove utenze idriche. Il modulo prevede chiaramente che per gli enti pubblici sia obbligatorio stipulare il contratto e installare i contatori necessari.

Solo con l’attivazione corretta di queste misurazioni si possono determinare i consumi effettivi, compresi quelli precedenti al 2023. Questi ultimi, a differenza di quanto spesso si pensa, non sono soggetti a prescrizione e possono ancora essere iscritti a bilancio, con la conseguenza che il comune dovrebbe pagare gli importi dovuti. Questa procedura, se seguita, potrebbe quindi portare alla regolarizzazione delle posizioni arretrate, evitando ulteriori danni economici.

La gestione poco trasparente del servizio idrico comunale a reggio calabria apre una serie di interrogativi. Dai consumi non contabilizzati all’impatto sulle tariffe per i cittadini, la vicenda è destinata a tenere banco negli ambienti giudiziari e amministrativi della città, mentre cresce la richiesta di chiarimenti da parte della popolazione.

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