il comune di cerveteri approva il nuovo centro pastorale di san francesco d’assisi a cerenova

il comune di cerveteri approva il nuovo centro pastorale di san francesco d’assisi a cerenova

Il consiglio comunale di Cerveteri approva all’unanimità il progetto del nuovo centro pastorale San Francesco d’Assisi a Cerenova, sostenuto da fondi pubblici e privati per attività sociali, religiose e residenziali.
Il Comune Di Cerveteri Approva Il Comune Di Cerveteri Approva
Il consiglio comunale di Cerveteri ha approvato all’unanimità il progetto del nuovo centro pastorale San Francesco d’Assisi a Cerenova, destinato a diventare un punto di riferimento per la comunità locale con spazi multifunzionali per attività sociali, religiose e residenziali. - Gaeta.it

Il consiglio comunale di cerveteri ha dato il via libera al progetto del nuovo centro pastorale della parrocchia san francesco d’assisi a cerenova, un’opera destinata a diventare punto di riferimento per la comunità locale. L’approvazione, arrivata all’unanimità il 30 luglio, segna il primo passo concreto verso la realizzazione di una struttura pensata per accogliere diverse attività sociali e religiose, con un’attenzione particolare alle famiglie e ai giovani. Il progetto include anche spazi dedicati al personale della curia e migliorerà l’offerta di servizi nel territorio.

Approvazione del consiglio comunale e rilevanza pubblica dell’opera

Il 30 luglio il consiglio comunale di cerveteri ha riconosciuto l’interesse pubblico prevalente del nuovo centro pastorale destinato a san francesco d’assisi di cerenova. Questa delibera ha aperto la strada al rilascio del permesso di costruire in deroga secondo quanto previsto dall’articolo 14, comma 1 del DPR 380/2001. La normativa permette infatti di favorire interventi edilizi legati a finalità pubbliche considerate di rilievo collettivo.

Il consenso unanime al riconoscimento testimonia l’importanza attribuita a questa opera per la vita sociale e culturale del territorio. Il progetto va oltre la semplice costruzione di un edificio; si configura come un nuovo spazio multifunzionale, pensato per l’aggregazione e il supporto di diversi gruppi della popolazione, in particolare giovani, bambini e famiglie. La posizione strategica, nel cuore di cerenova, consentirà di inserirlo nel tessuto urbano in modo armonico e funzionale.

Iter legislativo semplificato per il centro pastorale

Questo atto amministrativo garantisce quindi un iter legislativo semplificato e offre una base solida per procedere con le fasi successive di realizzazione. Essendo riconosciuto di interesse pubblico, il progetto beneficia di una tutela specifica, facilitando la gestione delle autorizzazioni e degli altri passaggi burocratici necessari.

Caratteristiche e strutturazione del nuovo centro pastorale

Il centro pastorale sarà organizzato su tre piani, con una struttura pensata per combinare spazi per attività comunitarie, uffici e residenze. Al piano terra è prevista una sala polivalente, adatta per incontri, eventi, laboratori e attività di vario genere. Questo ambiente vuole svolgere un ruolo chiave nel favorire momenti di socializzazione e partecipazione aperti a diverse fasce d’età.

Al primo piano troveranno spazio le aule per la catechesi e gli uffici parrocchiali, destinati all’organizzazione delle attività pastorali e amministrative. La scelta di dividere gli ambienti in base alle diverse funzioni mira a garantire flessibilità d’uso e comfort per chi frequenterà il centro.

Spazi per il personale e l’architettura

Il piano superiore ospiterà gli alloggi per i sacerdoti e il personale della curia. Questa parte residenziale permetterà di avere un collegamento diretto e immediato con le attività del centro, facilitando la gestione e la presenza costante degli operatori pastorali sul posto.

L’architettura del complesso è stata concepita dagli architetti giovanni federici e fabio de cristofaro, che hanno lavorato per integrare il progetto nell’ambiente di cerenova senza impattare visivamente il paesaggio urbano. Le scelte progettuali tengono conto del contesto locale, puntando a una struttura funzionale e di facile accesso, con attenzione all’estetica e alla sostenibilità.

Finanziamenti e supporto della comunità parrocchiale

Il costo dell’opera sarà coperto da una combinazione di fondi pubblici e risorse private. Una parte del finanziamento arriva dalla conferenza episcopale italiana , che sostiene iniziative di carattere religioso e sociale sul territorio nazionale. Questo contributo consentirà di garantire un’adeguata base economica per l’avvio e la realizzazione dei lavori.

Parallelamente, la comunità parrocchiale di san francesco d’assisi ha avviato una raccolta fondi, coinvolgendo i fedeli e i residenti di cerenova. Questo percorso partecipato ha dato forma a un coinvolgimento diretto che rafforza il senso di appartenenza e responsabilità nei confronti del progetto. La mobilitazione delle risorse sul territorio rappresenta un segno di attenzione e impegno condiviso.

Modello di finanziamento misto e sostenibilità economica

Il modello di finanziamento misto evidenzia un equilibrio tra supporto istituzionale e volontà locale, garantendo così una maggiore solidità al progetto. Sarà possibile mantenere costi contenuti e realizzare una struttura attenta alle esigenze della comunità, senza pesare esclusivamente sulle casse comunali.

Interventi istituzionali e ringraziamenti

Durante la seduta consiliare del 30 luglio, la sindaca di cerveteri, elena gubetti, ha sottolineato il valore dell’opera per la crescita sociale e culturale di cerenova. Gubetti ha definito il centro pastorale come uno spazio accogliente, dove sviluppare appartenenza e condivisione. Ha indicato il progetto come punto di partenza per un rinnovato impegno verso le nuove generazioni.

Prima dell’avvio della discussione, è stato dedicato un ringraziamento speciale a monsignor gianrico ruzza, vescovo della diocesi di porto-santa rufina, per il supporto mostrato verso la comunità e l’impegno nel portare avanti progetti concreti sul territorio. Questo riconoscimento ha evidenziato come la collaborazione tra istituzioni ecclesiastiche e amministrative continui a essere un elemento di forza.

Sempre la sindaca ha espresso riconoscenza anche verso lo staff della curia e gli uffici tecnici comunali che hanno curato la parte tecnica e amministrativa dell’iter. In particolare ha citato l’ingegner manuela lasio, dirigente dell’ufficio urbanistica, insieme agli architetti patricia ciurluini e stefano manzini, protagonisti nel seguire il procedimento autorizzativo.

Il ruolo di don bernardo e il lascito di don mimmo

Don bernardo, attuale parroco di san francesco d’assisi, ha portato avanti il progetto avviato tredici anni fa, dedicandosi con tenacia e attenzione a tutte le fasi, tecniche e pastorali, per arrivare a questa importante approvazione. La sindaca gubetti ha voluto evidenziare quanto il suo lavoro abbia mantenuto vivi gli obiettivi iniziali, favorendo lo spirito di comunità.

Il progetto infatti affonda le sue radici nel percorso spirituale e progettuale iniziato da don domenico giannandrea, noto tra i fedeli come don mimmo, scomparso due anni fa. Don mimmo aveva immaginato il centro pastorale come un luogo di unione e speranza per cerenova, un punto di riferimento che avrebbe favorito legami forti tra le persone.

Valore simbolico dell’approvazione

L’approvazione del 30 luglio assume così un valore simbolico legato anche alla memoria. L’opera rappresenta il completamento di un sogno coltivato da don mimmo insieme alla comunità, grazie a chi ha raccolto la sua eredità e l’ha portata avanti con dedizione e responsabilità.

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