La proposta di ampliare il servizio scuolabus comunale alle scuole medie dell’aquila non ha superato l’esame del consiglio comunale. L’emendamento a riguardo è stato dichiarato inammissibile dalla maggioranza che governa la città. In risposta, alcuni consiglieri hanno espresso forte disappunto, puntando il dito contro la mancanza di programmazione sui servizi per famiglie e studenti.
Bocciatura dell’emendamento e reazioni dei consiglieri
Il consiglio comunale dell’aquila ha respinto senza motivazioni ufficiali l’emendamento che avrebbe previsto l’estensione del servizio scuolabus alle scuole medie cittadini. Paolo Romano e Stefano Albano, consiglieri comunali e promotori della proposta, hanno definito la decisione “un’occasione persa per la città e per tante famiglie.” La maggioranza ha ritenuto inammissibile l’emendamento, creando scalpore tra le opposizioni.
Apertura e riserva della giunta comunale
Romano e Albano ricordano che la giunta comunale aveva manifestato apertura verso l’ipotesi, “compatibilmente con le risorse disponibili”. Nel contesto dell’assestamento di bilancio, avrebbero voluto maggiore attenzione e confronto su questo punto, auspicando almeno un rinvio in commissione o alternative concrete. La mancata discussione ha alimentato il sospetto di mancanza di volontà politica sul tema.
Leggi anche:
Criticità del servizio e assenza di pianificazione dopo otto anni
I consiglieri Romano e Albano denunciano un’assenza di visione da parte dell’amministrazione comunale. “Dopo otto anni di governo”, affermano, “la città continua a navigare a vista, senza programmazione sui servizi essenziali.” Il servizio scuolabus per le scuole medie, sia in termini di accessibilità che di organizzazione, resta una questione irrisolta con ripercussioni sulle famiglie.
Mancanza di dati ufficiali e trasparenza
L’assenza di dati ufficiali sulle motivazioni della bocciatura aggraverebbe la situazione, lasciando aperte molte domande sul futuro di questo servizio. I consiglieri imputano a tale scenario una gestione poco trasparente e una difficoltà nei passaggi decisionali interni al comune.
Iniziative future: ordine del giorno per imporre estensione e aggiornamento normativo
Nonostante il primo stop, Romano e Albano non intendono fermarsi. Hanno annunciato la presentazione di un ordine del giorno in consiglio comunale per impegnare formalmente l’amministrazione a estendere il servizio scuolabus alle scuole medie. Proporranno anche di valutare uno stanziamento economico utilizzando risorse già previste nel bilancio comunale.
Revisione del regolamento dei servizi scolastici
Un ulteriore punto riguarda la necessità di aggiornare il regolamento dei servizi scolastici per rispondere meglio ai bisogni delle famiglie, tenendo conto delle condizioni attuali dell’utenza e delle infrastrutture locali. Questa strada punta a creare un quadro normativo più flessibile e aderente alla realtà scolastica dell’aquila.
Risorse finanziarie e possibilità di attivazione entro settembre
Tra le risorse a disposizione il bilancio comunale 2025 contiene un capitolo da circa 400.000 euro definito “omnibus”, ossia utilizzabile per vari scopi programmati. Secondo i consiglieri la somma potrebbe coprire l’attivazione immediata del servizio scuolabus per le medie già a partire da settembre 2025.
Sottolineano l’importanza di evitare scelte arbitrarie o spartizioni che possano compromettere l’efficacia dell’intervento. Il tempo per definire un piano operativo è ristretto, ma la disponibilità finanziaria esiste e potrebbe essere impegnata rapidamente, qualora il consiglio prendesse la decisione.
Pressione politica e richiesta di concretezza sulla mobilità scolastica
I consiglieri della minoranza mantengono alta la pressione verso l’amministrazione comunale affinché questa assuma impegni chiari e attivazioni concrete. La mobilità per gli studenti delle scuole medie rappresenta un aspetto pratico che influisce sulla quotidianità di molte famiglie, soprattutto quelle che abitano nelle periferie o zone meno servite da mezzi pubblici.
La mancata estensione del servizio scuolabus viene vista come un segnale di disattenzione verso questa fascia di cittadini. Romano e Albano insistono affinché l’amministrazione non continui a rimandare, ma agisca concretamente per offrire un servizio utile e funzionale a un numero più ampio di studenti.