A pochi chilometri da roma, il castello del gallo si erge sulle colline di mandela, immerso tra i boschi del parco naturale dei monti lucretili. Questo luogo affascinante, ora accessibile al pubblico grazie alla famiglia del gallo, unisce storia, natura e arte in un percorso tra suggestive vedute panoramiche e ambienti carichi di memoria. Dalle origini romane e medievali fino alle trasformazioni avvenute nei secoli, il castello racconta vicende di residenze nobiliari, ospiti illustri e paesaggi senza tempo.
La storia antica e la trasformazione del castello del gallo
Il castello del gallo si trova su un territorio abitato fin dall’epoca degli equi, popolo antico che resse la zona per quasi due secoli fino alla conquista romana, avvenuta tra il 500 e il 300 a.C. In quel periodo sorse anche il villaggio noto come pagus mandela, nominato persino nelle poesie di quinto orazio flacco, che visse nei dintorni. Dopo la caduta dell’impero romano il controllo del castello passò a diverse abbazie, tra cui quelle di farfa e subiaco, legate all’abbazia di cluny in francia, vera potenza economica e culturale dell’epoca. Grazie ai monaci si diffuse la coltivazione dell’olivo, tradizione che ancora oggi caratterizza il paesaggio locale e l’azienda agricola della famiglia del gallo.
Durante il medioevo la struttura fu una fortezza chiave per la famiglia orsini, successivamente nel diciassettesimo secolo venne trasformata in dimora signorile dalla famiglia nuñez sanchez con l’aggiunta di un giardino pensile e alcune cisterne scavate nella roccia. Nel diciannovesimo secolo la presenza di julie bonaparte, nipote di napoleone, e di alessandro del gallo, marchese di mandela, rilanciò il castello come centro culturale. Ospitarono salotti letterari frequentati da artisti e intellettuali, arricchendo gli spazi con arredi d’epoca e curando giardini e terrazze. Il castello resta oggi abitato dalla famiglia del gallo, che conserva la sua storia attraverso ogni stanza e artefatto.
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I giardini e le vedute che ispirarono poeti e artisti
Proprio davanti al castello si apre il belvedere con una vista che sembra uscita da un verso di orazio: questa è infatti l’area dove un tempo sorgeva la villa che il celebre poeta romano possedeva grazie a un podere donato da mecenate. Seguendo il corso del fiume licenza si possono ancora individuare vecchi sentieri che naredavano al poeta lo sguardo sul paesaggio di frutteti e oliveti. Nei secoli successivi viaggiatori del grand tour e artisti come jakob philipp hackert e jean-baptiste camille corot scelsero questi luoghi per fissare la natura in dipinti che celebrano quell’equilibrio tra arte e natura.
Il castello accolse anche wolfgang goethe, che soggiornò qui e lasciò tracce evidenti nella cosiddetta “loggia di goethe”. Sua nipote valerie von wagner, invece, entrò nella famiglia del gallo attraverso il matrimonio, contribuendo a legare il castello alla storia culturale europea. I giardini del castello sono oggi un invito a passeggiare tra siepi all’italiana, boschi romantici e aree ispirate ai caratteristici giardini inglesi, che offrono angoli di silenzio e riflessione.
I giardini segreti, il bosco romantico e il giardino inglese
Accedendo al castello dal versante medievale si arriva al giardino segreto, uno spazio creato nel diciassettesimo secolo e arricchito nel diciannovesimo con elementi tipici francesi. Qui, cisterne scavate nel tufo regolano l’acqua, mentre siepi curate e rose ottocentesche completano l’atmosfera. Alla valle del fiume licenza si stagliano paesaggi che raccontano una storia antica, con riferimenti al convento di san cosimato e alla battaglia combattuta tra saraceni e truppe imperiali nel nono secolo. Da qui si scorge anche il borgo di saracinesco, uno dei tre comuni fondati dai saraceni sulle colline.
Il bosco romantico, creato nel diciannovesimo secolo, cresce in modo libero e naturale, senza rigide forme geometriche. L’obiettivo era creare un luogo di pace, con sentieri ombreggiati e una vegetazione che pare scegliere il cammino e il tempo. Gli alberi secolari osservano silenziosi mentre chi passeggia si perde nella natura che si mostra nel suo aspetto più spontaneo.
Il giardino inglese, nato per contrapporsi allo stile formale francese, sembra un’area selvaggia ma in realtà è frutto di una progettazione attenta. Tra i cespugli e gli alberi si trovano templi neoclassici, grotte artificiali e rovine, oggetti di meditazione e ricordo. La “torraccia”, antica struttura medievale, racconta storie di famiglie e leggende, come quella di caio del gallo e la sua prigionia. Poco lontano il “cottage dell’amore” nascondeva incontri segreti di amanti di casate rivali. Dalle alture si intravedono la valle dell’aniene, i ponti della ferrovia roma-pescara progettati anche da gustave eiffel, e la via tiburtina valeria, antica strada romana.
La chiesa di san vincenzo ferrer e il patrimonio artistico
Accanto al castello si trova la chiesa dedicata a san vincenzo ferrer, costruita nel 1726 per volere di vincenzo nuñez sanchez su progetto di girolamo theodoli. Questa piccola chiesa barocca conserva affreschi pregiati di michelangelo cerruti e giovanni odazzi. La sua cripta ospita importanti figure della famiglia del gallo e della storia romana e europea, tra cui luigi del gallo, noto mecenate romano, giulia bonaparte, fondatrice di un celebre salotto letterario, e luigi del gallo, vescovo e segretario di quattro papi.
L’edificio svolge un ruolo centrale nella narrazione della storia locale, testimoniando il rapporto tra fede, cultura e potere nella campagna romana d’epoca barocca.
Visite, orari e biglietti per scoprire il castello del gallo
Dal 5 luglio 2025 il castello del gallo apre al pubblico i suoi spazi ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 17.30. Le visite guidate, della durata di circa 40 minuti, accompagnano i visitatori attraverso il castello, il giardino privato, il bosco francese e il giardino paesaggistico. Il biglietto intero costa 15 euro, mentre per i bambini fino a 11 anni l’ingresso è gratuito. Chi preferisce un’esperienza all’esterno può optare per la visita con app in realtà aumentata, al costo di 8 euro.
I biglietti sono disponibili online sul sito ufficiale castellodelgallo.it o presso la biglietteria fisica a borgo mandela 7, nel comune di mandela .
Questo luogo rappresenta una tappa affascinante per chi vuole combinare cultura, natura e arte in un territorio ricco di memorie e paesaggi ancora intatti.