Il 10 giugno 2025 segna una giornata intensa per la città di Ascoli Piceno e per tutto il territorio del Piceno. Due eventi importanti si susseguiranno, con al centro temi di grande rilievo sociale come la giustizia, la speranza e il ruolo della comunicazione. A dare spessore all’intera giornata sarà la presenza di Matteo Maria Zuppi, cardinale e presidente della Cei, che si muoverà dal contesto carcerario a quello culturale, offrendo più spunti di riflessione su questioni attuali e sensibili.
Il convegno nella casa circondariale di marino del tronto: giustizia e speranza in carcere
La mattina del 10 giugno si aprirà con un evento dedicato all’interno della casa circondariale di Marino del Tronto, ad Ascoli Piceno. Qui, il cardinale Matteo Maria Zuppi prenderà parte al convegno intitolato “Giustizia e Speranza. Carcere e territorio”, promosso dalle diocesi della zona. L’iniziativa vuole mettere al centro l’urgenza dei problemi che affliggono le carceri italiane, ormai note per sovraffollamento e strutture inadeguate.
Nel carcere si concentrano questioni legate alla convivenza di persone con difficoltà specifiche, tra cui bisogni sociali e psichiatrici non sufficientemente gestiti. L’evento rappresenta un momento per accendere i riflettori su queste emergenze, cercando di trovare una visione che affianchi la giustizia penale e la possibilità di recupero umano. Il vescovo di Ascoli, Gianpiero Palmieri, ha evidenziato proprio la necessità di portare speranza in un luogo relegato spesso a destinazione definitiva, più che a spazio di rinascita.
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All’incontro partecipano anche figure istituzionali come Giancarlo Giulianelli, Garante dei diritti, Angelomarco Barioglio del Dipartimento salute mentale e Rosa D’Arca dell’associazione Vic. La direttrice del carcere, Daniela Valentini, sarà parte attiva nel dialogo insieme a Zuppi e Palmieri, per affrontare temi concreti che riguardano la gestione quotidiana e le esigenze degli ospiti della struttura.
Il meeting nazionale dei giornalisti, il dibattito su disarmare le parole e la comunicazione responsabile
Nel pomeriggio, dopo l’incontro carcerario, il cardinale Zuppi si sposterà alla sala parrocchiale Santi Simone e Giuda ad Ascoli Piceno. Qui prenderà vita l’undicesima edizione del Meeting nazionale dei Giornalisti, che nel 2025 ha scelto come tema “Disarmare le parole”. L’iniziativa segue il messaggio della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e si rivolge a professionisti della comunicazione e dell’informazione.
La mattinata e la parte centrale del meeting vedranno la presenza di giornalisti e commentatori di rilievo, tra cui Antonio Preziosi del Tg2, Alessandra Ferraro di Rai Isoradio e il docente Giulio Tremonti. Saranno coinvolti nel confronto anche figure come Massimo Monzio Compagnoni e il giornalista Daniele Rocchi della testata Sir. Un ospite importante arriva da Gaza: Padre Gabriel Romanelli, che porterà la sua esperienza diretta collegata a contesti di conflitto.
Il cardinale Zuppi chiuderà il meeting con un focus dedicato al carcere, affiancato dalla direttrice Valentini e dal vescovo Palmieri. A guidare l’incontro sarà Susanna Lemma del Tg1, mentre la conduzione generale spetta a Chiara Genisio, vicepresidente della Federazione italiana settimanali cattolici . Anche chi non potrà essere presente dal vivo avrà modo di seguire i lavori grazie allo streaming disponibile su giornalistioggi.it.
Il contesto sociale e culturale del piceno nel 2025
Questi appuntamenti si inseriscono in un contesto locale che da tempo mostra attenzione a questioni di rilievo sociale e culturale, anche in relazione a temi nazionali. Il Piceno affronta sfide comuni a molte aree italiane, come la gestione delle carceri e la responsabilità del racconto mediatico in una società spesso frammentata.
La giornata del 10 giugno mette a confronto due realtà apparentemente distanti, ma legate da un filo sottile: il bisogno di dare voce a chi si trova ai margini e di riflettere sui mezzi con cui comunichiamo ciò che accade. La partecipazione del cardinale Zuppi conferisce un’attenzione speciale, alla luce anche del suo ruolo primario nella Chiesa e come portavoce di temi che riguardano la dignità umana.
Il convegno e il meeting rappresentano così un’occasione di dialogo aperto verso la comunità, e testimoniano l’impegno delle diocesi locali e dei media per sostenere percorsi di giustizia e verità, attraverso l’ascolto e il racconto consapevole.