Il cardinale cipriani partecipa alle congregazioni pre-conclave nonostante sanzioni papali per abusi

Il cardinale cipriani partecipa alle congregazioni pre-conclave nonostante sanzioni papali per abusi

Il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani, sanzionato dal Vaticano per accuse di abusi, partecipa alle esequie di papa Francesco e alle congregazioni pre-conclave a Roma, suscitando critiche e dubbi sull’applicazione delle misure.
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Il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani, sanzionato dal Vaticano per accuse di abusi, ha ignorato le restrizioni partecipando alle esequie di papa Francesco e alle riunioni pre-conclave, suscitando critiche e dubbi sull’efficacia delle misure disciplinari. - Gaeta.it

La recente vicenda che coinvolge il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani pone in evidenza una situazione poco chiara nei confronti delle sanzioni imposte dal Vaticano. Mentre altri porporati colpiti da provvedimenti restrittivi hanno rispettato le disposizioni papali, Cipriani si è presentato a Roma per le esequie di papa Francesco e prende parte alle riunioni che precedono il conclave, suscitando interrogativi in Vaticano e nel pubblico.

Le sanzioni imposte a cipriani a seguito delle accuse di abusi

Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima e cardinale appartenente all’Opus Dei, era stato colpito da misure disciplinari nel 2019. Queste erano conseguenza di accuse risalenti al 2018, relative a presunti abusi sessuali su un adolescente negli anni 80. Il papa Francesco impose al cardinale un divieto di indossare le insegne cardinalizie, lo obbligò a risiedere fuori dal Perù, vietandogli di fare dichiarazioni pubbliche e, in caso fosse stato ancora eleggibile, a non partecipare ad un futuro conclave.

Le sanzioni puntavano a limitare la partecipazione pubblica e l’attività ecclesiastica di Cipriani. Veniva imposto un precetto penale, che lo costringeva a uno status di semi-isolamento per limitare ogni influenza sulla comunità e rilievo pubblico. A quanto dichiarato dal portavoce vaticano Matteo Bruni, tale misura è ancora in vigore e firmata dallo stesso porporato, che aveva accettato il provvedimento senza un processo canonico.

La partecipazione di cipriani nonostante le restrizioni

La scelta di Cipriani di ignorare il divieto di partecipare al conclave e alle riunioni vaticane ha sollevato molte critiche. La situazione mostra come le sanzioni, pur formali, possono essere difficili da far rispettare quando coinvolgono figure di alto rango.

La presenza di cipriani a roma e il comportamento durante le congregazioni pre-conclave

Nonostante il divieto e i limiti, Cipriani si è fatto notare per la sua presenza alle esequie di papa Francesco che si sono svolte a Roma. Dopo la scomparsa del pontefice, il cardinale ha partecipato attivamente alle congregazioni generali che si tengono prima del conclave, atteggiamenti che hanno provocato stupore, soprattutto tra l’opinione pubblica latino-americana.

Il cardinale, che non può comunque votare, essendo già oltre l’età massima prevista , si presenta in abito corale tra gli altri cardinali, facendo finta che le sanzioni non abbiano effetto sulla sua partecipazione agli eventi vaticani. Nel corso delle riunioni in Aula del Sinodo, non sono emersi interventi ufficiali per sollevare la questione della sua presenza. Le autorità vaticane, interrogate sul caso, hanno mantenuto una posizione ambigua.

Stupore in america latina per la sua presenza

Molti fedeli e osservatori in America Latina esprimono incredulità e disagio per il fatto che Cipriani partecipi alle attività vaticane nonostante le sanzioni. La situazione alimenta sospetti e perplessità sull’effettiva applicazione delle misure disciplinari.

La risposta del vaticano e il silenzio ufficiale sui comportamenti di cipriani

Matteo Bruni, portavoce della Santa Sede, ha confermato più volte l’esistenza e la validità delle misure disciplinari contro Cipriani. Nel gennaio precedente aveva sottolineato che la sanzione imponeva limitazioni sulla sua attività pubblica e sul luogo di residenza. Ha ricordato che il cardinale aveva ottenuto deroghe ragionevoli per l’età e la situazione familiare, ma nel complesso il precetto penale rimane vigente.

Tuttavia, non sembrano esserci stati provvedimenti per escluderlo dalle congregazioni pre-conclave, né azioni pubbliche per bloccare la sua presenza. Il riserbo vaticano ha lasciato spazio ai commenti della stampa, ma senza interventi ufficiali o modifiche alle restrizioni. Il portavoce, rispondendo ai giornalisti, ha invitato ognuno a trarre le proprie conclusioni dalla situazione.

Interventi mancati da parte delle autorità ecclesiastiche

L’assenza di una presa di posizione netta da parte delle autorità vaticane ha contribuito ad aumentare il senso di confusione intorno al caso Cipriani.

Le dichiarazioni di cipriani e le reazioni dell’opinione pubblica

Juan Luis Cipriani ha sempre respinto con fermezza le accuse. In un comunicato ha ribadito la sua totale innocenza, negando di aver commesso abusi sessuali nel 1983 o in qualsiasi altro periodo. Ha ammesso che nel 2018 era stato presentato un reclamo, ma ha sottolineato che non è mai stato aperto un processo canonico o giudiziario per accertare i fatti.

Il cardinale ha definito “completamente false” le imputazioni contro di lui, mantenendo il silenzio e limitando i suoi interventi pubblici come imposto. Ha assicurato di non nutrire rancore contro chi lo accusa, ma di voler far valere la sua versione in modo fermo e discreto. Intanto, in Perù e in America Latina, cresce il disagio per la sua partecipazione alle attività vaticane, nonostante i provvedimenti confermati dal papa.

Il caso come nodo irrisolto dentro la santa sede

Il caso Cipriani si presenta come un nodo irrisolto dentro la Santa Sede, mettendo in luce le difficoltà nel gestire situazioni delicate quando coinvolgono figure di alto rango. L’assenza di interventi netti alimenta dubbi su come vengano applicate le sanzioni e quali siano i limiti oltre i quali la disciplina deve farsi sentire.

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