Il cambiamento del rapporto degli italiani con il cibo tra tradizione, innovazione e attenzione alla salute nel 2025

Il Cambiamento Del Rapporto De

Italiani e cibo nel 2025: tra tradizione, innovazione e benessere. - Gaeta.it

Armando Proietti

9 Settembre 2025

Il rapporto degli italiani con il cibo continua a evolversi nel 2025, con segnali evidenti di un mutamento nelle abitudini e nelle scelte alimentari. I dati più recenti mostrano una diminuzione di chi si identifica esclusivamente con la tradizione e un aumento di chi sceglie stili alimentari innovativi o miscelati. Questa trasformazione si riflette anche nei consumi, nelle preferenze di acquisto e nella rilevanza crescente che la salute assume nella dieta quotidiana. Riflettendo sulle ultime rilevazioni del “Rapporto Coop 2025”, emergono elementi concreti sull’orientamento degli italiani verso un cibo più domestico, salutare e funzionale.

Evoluzione delle identità alimentari: dalla tradizione all’innovazione ibrida

Nel 2025 gli italiani si stanno allontanando dall’identità alimentare basata esclusivamente sulla tradizione. Questo dato si evince dal calo dal 34% al 22% delle persone che si definiscono legate solo alle abitudini tradizionali, mentre aumentano coloro che si riconoscono in stili alimentari innovativi, passati dal 23% al 31%. C’è poi una fetta consistente, salita dal 30% al 38%, che unisce elementi tradizionali e innovativi nel proprio modo di mangiare. Questo mutamento indica un ripensamento radicale dei valori legati al cibo, che si trasforma da semplice nutrimento a campo di sperimentazione e di attenzione più consapevole.

Il cambiamento si accompagna al ritorno alla cucina casalinga. La diminuzione della spesa per la ristorazione fuori casa nel primo semestre dell’anno, pari al 2,2%, testimonia come sempre più persone preferiscano consumare pasti preparati in casa. Un italiano su tre avrebbe scelto di rinunciare alla ristorazione esterna anche nei mesi seguenti. Dal lato opposto si osserva una ripresa sulle vendite nei supermercati, con aumenti del 3,8% in valore e del 2% in volume. La frutta, la verdura e altri prodotti freschi sono stati tra i principali driver di questa ripresa. Questi dati rivelano un orientamento a favore di alimenti nutrienti e freschi, che conferiano un’idea di benessere e qualità a tavola.

La spinta verso il cibo salutare e la rivoluzione delle scelte nutrizionali

La salute rappresenta una priorità crescente per gli italiani quando acquistano cibo. Circa il 70% delle persone controlla regolarmente le etichette nutrizionali, attingendo a queste informazioni per orientare le scelte. Nei carrelli della spesa prende sempre più spazio la frutta esotica, latte fermentato, pane, yogurt, e olio, mentre diminuiscono zucchero, sale e carboidrati. La sfiducia verso i cibi ultraprocessati è evidente: prodotti con molti additivi etichettati hanno registrato cali sensibili nelle vendite.

Il biologico sta espandendo il suo mercato in tutte le regioni, compreso il sud, con 8,4 milioni di italiani pronti ad aumentare i loro acquisti nei prossimi mesi. Parallelamente, il fenomeno del no-alcohol conquista soprattutto i più giovani: 15,4 milioni di italiani preferiscono alternative analcoliche anche quando in presenza di offerta alcolica. Questi dati indicano una panoramica dove la ricerca di equilibrio e prevenzione da malattie passa per la dieta quotidiana.

Ma questa rivoluzione salutista va oltre il cibo. Un segmento della popolazione guarda anche all’uso di farmaci specifici per controllare il metabolismo e il peso. Il 16% degli italiani ha già utilizzato o vorrebbe provare farmaci per il diabete con effetti sul controllo del peso. La pressione sull’aspetto fisico si traduce in un boom delle vendite di bilance, sia quelle per la persona sia quelle per gli alimenti: oltre 432.000 unità vendute in più nel primo semestre 2025, con incrementi del 55% per le prime e del 5,5% per le seconde.

Un’altra tendenza alimentare importante è data dall’aumento di chi segue diete iperproteiche: coinvolgono il 17% della popolazione. Le vendite di sostitutivi vegetali della carne crescono del 20,9%, molto più delle carni stesse, seguite da un aumento di uova e legumi .

L’impatto dell’inflazione e le scelte di risparmio a tavola

L’inflazione sul cibo in Italia nel 2025 si mantiene al di sotto della media europea: +3,1% nei primi sette mesi su base annua, rispetto a +3,3% in Europa. Tuttavia, le restrizioni di bilancio condizionano le scelte alimentari. Gli italiani puntano a risparmiare pur senza rinunciare alla qualità. Si osserva una crescita del 1,8% a volume negli acquisti nei discount, ma il vero motore del risparmio sembra essere rappresentato dai grandi supermercati, dove vendite a volume sono aumentate del 2,7%.

Gli acquirenti scelgono soprattutto prodotti in promozione e a marchio del distributore: il 40% degli italiani farà più acquisti con sconti, mentre solo il 5% ridurrà questo tipo di spese. L’acquisto di prodotti a marca privata crescerà per l’18%, quasi il doppio rispetto a chi aumenterà l’acquisto di marchi industriali . La preferenza verso queste scelte riflette la volontà di contenere i costi senza rinunciare alla qualità percepita.

La sfida futura della grande distribuzione tra innovazione, personale e tecnologia

Secondo il sondaggio condotto tra i manager del food & beverage, la grande distribuzione italiana deve affrontare una fase cruciale. La maggioranza indica nell’innovazione di prodotto e di processo il punto centrale . Ci si attende un rinnovamento in grado di intercettare le nuove esigenze dei consumatori, puntando sia su prodotti più sani che su servizi più efficaci.

Il miglioramento delle condizioni di lavoro e politiche più adeguate per il personale raccolgono il consenso del 36% degli intervistati. Spazio anche a collaborazioni strategiche con partner esterni per accelerare la crescita e rendere più reattivi i sistemi distributivi. L’intelligenza artificiale acquisisce un ruolo sempre più rilevante, con un potenziale calcolato al 20% di incremento di produttività nei prossimi dieci anni. La sfida resta aperta e richiede risposte rapide alle nuove abitudini di consumo e di spesa degli italiani.