I lavori per contenere gli sversamenti a mare tra palombina e falconara potrebbero partire entro l’estate 2025

I lavori per contenere gli sversamenti a mare tra palombina e falconara potrebbero partire entro l’estate 2025

Interventi di Viva Servizi spa ad Ancona per ridurre gli sversamenti tra Palombina e Falconara Marittima, con lavori previsti entro il 2025 e attenzione a impatto ambientale e aspetti giudiziari.
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Viva Servizi spa avvierà entro il 2025 interventi per ridurre gli sversamenti nelle acque tra Palombina e Falconara Marittima, migliorando la qualità ambientale e la balneazione, nonostante ritardi burocratici e questioni giudiziarie ancora in corso. - Gaeta.it

A breve potrebbero partire i primi interventi per limitare gli sversamenti nelle acque tra palombina e falconara marittima. Queste operazioni riguardano il sistema idrico integrato gestito da Viva Servizi spa ad Ancona, da tempo al centro di diverse problematiche ambientali e amministrative. Ogni anno durante eventi di forti piogge, alcuni scolmatori si aprono e riversano liquidi in mare, causando disagi e divieti temporanei per la balneazione. Le opere hanno affrontato rallentamenti a causa di complesse procedure burocratiche e controlli ambientali, oltre a pesanti ripercussioni legali.

Le criticità legate agli sversamenti e i disagi per la balneazione

Tra palombina e falconara marittima, in occasione di piogge intense, il sistema fognario si satura e gli scolmatori sovraccarichi rilasciano acque reflue in mare. Questi eventi provocano un peggioramento della qualità delle acque costiere, costringendo le autorità ad emettere divieti temporanei per i bagnanti. La situazione si ripete da anni, compromettendo la sicurezza e l’attrattiva turistica della zona nei mesi estivi.

Gli sversamenti non solo rappresentano un rischio igienico-sanitario ma anche un fattore di tensione con i residenti e le attività commerciali legate al mare. A peggiorare la situazione concorrono le lungaggini amministrative e le difficoltà nel completare i lavori di adeguamento del sistema fognario. Negli ultimi anni i fenomeni meteorologici estremi hanno amplificato i problemi di drenaggio delle acque piovane e reflue, evidenziando la necessità di un intervento strutturale.

Interventi previsti e impatto sulla balneazione

L’intervento è indispensabile per migliorare la qualità delle acque e tutelare l’ambiente costiero, evidenziano esperti locali.

Il progetto di viva servizi spa e i tempi dei lavori

Viva Servizi spa, gestore del servizio idrico integrato di Ancona, ha programmato un progetto per limitare gli sversamenti, che dovrebbe vedere i primi cantieri già entro l’estate 2025. L’intervento interesserà principalmente la zona di villanova e il fosso di palombina, dove sono previsti lavori di ripascimento e la ristrutturazione dei pontili per migliorare la raccolta e lo smaltimento delle acque.

Il direttore generale, Moreno Clementi, ha sottolineato l’impegno della società nel mantenere un rapporto trasparente con i cittadini. Per questo sono stati installati cartelloni informativi nei luoghi interessati, con dettagli sulle opere e sulle tempistiche. I lavori si svilupperanno in più fasi, cercando di minimizzare l’impatto sulle attività balneari, prediligendo i mesi invernali per le operazioni più invasive.

Un nodo attuale riguarda la conferenza di servizi, assemblea tra enti gestori e autorità che deve approvare il piano e valutare l’impatto ambientale. Questo passaggio ha richiesto e richiede tempo, soprattutto per conformarsi alle normative ambientali vigenti e completare la valutazione degli interventi sul territorio. La chiusura della conferenza è prevista entro la fine del 2025, data da cui partiranno le fasi successive.

Dichiarazioni del direttore generale moreno clementi

“Stiamo lavorando per avviare le opere nel massimo rispetto dell’ambiente e con la massima trasparenza verso i cittadini,” ha dichiarato Clementi.

Gli aspetti giudiziari legati agli scolmatori

La questione degli sversamenti ha avuto un risvolto anche penale. Un primo procedimento riguardante gli eventi fino al 2018 si è concluso con l’assoluzione degli imputati, perché il fatto non sussisteva. Nel frattempo, è aperto un secondo fascicolo che riguarda i casi successivi al 2019. Questo accende ancora il dibattito sulla gestione delle infrastrutture e la responsabilità delle imprese coinvolte.

Gli inquirenti stanno valutando le condizioni tecniche e i protocolli applicati per gestire i flussi di scarico e la prevenzione di danni ambientali. La presenza di due procedimenti distinti indica la complessità della vicenda e la necessità di approfondire le dinamiche alla base degli eventi che causano il rilascio di liquidi in mare. Le autorità richiedono che vengano rispettate tutte le norme per evitare ripetizioni di emergenze ambientali.

La presenza di questa vicenda giudiziaria contribuisce a rallentare l’avanzamento delle opere, poiché ogni decisione strategica deve valutare anche i risvolti legali e le condizioni per la prosecuzione in sicurezza delle attività. Il quadro resta dunque in evoluzione, ma con segnali concreti di avvio nelle prossime settimane.

Il ruolo della conferenza di servizi e la valutazione di impatto ambientale

La conferenza di servizi costituisce il momento decisivo per autorizzare i lavori e coordinare gli enti coinvolti nella gestione del territorio tra palombina e falconara marittima. Questo organismo tecnico-amministrativo ha il compito di esaminare la documentazione, confrontare esigenze diverse e approvare il piano complessivo. Solo dopo la sua conclusione si potrà procedere con le fasi operative del progetto.

Una parte importante del percorso è rappresentata dalla valutazione di impatto ambientale , necessaria per opere che possono modificare assetti naturali, come nel caso del rifacimento dei pontili o del ripascimento delle spiagge. La Via esamina le ricadute ambientali e individua misure di mitigazione per limitare gli effetti negativi. Quest’operazione, benché allunghi i tempi, garantisce che il cantiere rispetti le regole di tutela del territorio.

Tempistiche previste per la valutazione ambientale

Il direttore generale di Viva Servizi prevede che la conferenza e la Via si chiuderanno entro il 2025, consentendo così di avviare concretamente i lavori. La programmazione prevede cantieri soprattutto nei mesi freddi, per limitare l’impatto sulle attività estive come stabilimenti balneari o turismo. Sarà comunque necessario monitorare l’evoluzione della situazione giudiziaria e amministrativa, perché ogni cambiamento potrebbe influenzare i piani.

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