I cantieri per il restauro di port’alba a Napoli stanno proseguendo e si prevede che si concludano entro la fine del 2025. L’intervento riguarda uno dei luoghi storici del centro, caratterizzato da una serie di elementi architettonici e decorativi che necessitano di un consolidamento. Questo progetto è stato seguito direttamente dal sindaco Gaetano Manfredi, che ha effettuato un sopralluogo per valutare i progressi dei lavori.
Sopralluogo del sindaco a port’alba e stato dei lavori
Il sindaco Gaetano Manfredi si è recato direttamente sul cantiere di port’alba per accertare personalmente lo stato del restauro. Ha osservato che gli interventi sono particolarmente complessi per la precarietà strutturale dell’area, soprattutto riguardo elementi decorativi come fregi che mostrano segni evidenti d’usura e rischio di distacco. Durante questo sopralluogo, sono state comunicate le difficoltà riscontrate dagli esperti impegnati nell’indagine sul sito. Le verifiche tecniche hanno evidenziato la necessità di adottare soluzioni di fissaggio solide e durature, per evitare che i fregi danneggiati possano peggiorare o cadere. L’attenzione si è concentrata su misure di consolidamento adatte a garantire la sicurezza e conservare l’integrità storica dell’area. La fine del 2025 è indicata come termine per consegnare questa parte di ristrutturazione al pubblico.
La memoria culturale di port’alba e la storia della cartoleria amodio
Durante la visita al cantiere Manfredi ha colto l’occasione per celebrare i cento anni della storica cartoleria Amodio, situata proprio in port’alba. La cartoleria rappresenta una testimonianza della tradizione libraria e del commercio culturale nel cuore di Napoli. Al sindaco si è unita l’assessora al turismo e attività produttive Teresa Armato, insieme a figure istituzionali come Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del comune, Antonio De Iesu assessore alla legalità e Maria Caniglia, presidente della quarta municipalità. La consegna di una targa ha sancito il riconoscimento all’attività e ai suoi proprietari per il contributo mantenuto nelle generazioni.
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Manfredi ha sottolineato come port’alba sia da sempre un punto di riferimento per la diffusione del libro in città e che il sostegno all’associazione che gestisce la cartoleria mira a preservare questo spazio dedicato alla lettura. Il progetto di restauro si lega infatti a un rinnovato investimento culturale che vuole mantenere vive le tradizioni di port’alba anche nel contesto delle nuove generazioni.
Impatto dei lavori di restauro sulle attività e il tessuto urbano circostante
I lavori a port’alba coinvolgono non solo una riqualificazione estetica, ma hanno rilevanza per il tessuto economico e sociale del quartiere. Port’alba è sinonimo di cultura libraria nel centro antico di Napoli e il restauro serve anche a mantenere il luogo accessibile e sicuro per residenti, commercianti e visitatori. L’intervento è stato progettato per preservare dettagli architettonici originali e al contempo facilitare una fruizione più moderna dello spazio, che possa stimolare l’interesse anche dei più giovani.
Un legame tra conservazione e sviluppo
Mentre alcune parti del cantiere sono ancora in fase di completamento, la presenza di attività storiche come la cartoleria Amodio contribuisce a mantenere viva l’attrattiva del quartiere. I lavori puntano a limitare i disagi per chi vive e lavora in zona, mantenendo aperti i punti vendita e favorendo una ripresa graduale del flusso pedonale e turistico. Il progetto intende collegare conservazione e futuro sviluppo del territorio, rafforzando il ruolo di port’alba come centro culturale e commerciale.