I formaggi cooperativi italiani protagonisti a tuttofood con showcooking e degustazioni

I formaggi cooperativi italiani protagonisti a tuttofood con showcooking e degustazioni

A tuttofood 2025 a Milano, le cooperative italiane valorizzano i formaggi DOP con showcooking, degustazioni e approfondimenti guidati da esperti come Valentina Bergamin e Maria Cristina Crucitti.
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Tuttofood 2025 a Milano celebra i formaggi DOP delle cooperative italiane con showcooking, degustazioni e momenti di approfondimento, promuovendo la valorizzazione e l’espansione commerciale di queste eccellenze casearie. - Gaeta.it

L’appuntamento di tuttofood 2025 a milano accende i riflettori sui formaggi prodotti dalle cooperative italiane, con un programma ricco di showcooking e degustazioni dedicate alle eccellenze casearie DOP. L’evento rappresenta un momento importante per valorizzare questi prodotti e confrontarsi sulle prospettive commerciali, soprattutto in un contesto geopolitico incerto.

Il calendario degli showcooking con le ricette e i formaggi protagonisti

Durante le giornate del 5 e 6 maggio, il pubblico potrà assaggiare piatti che combinano ingredienti stagionali e formaggi DOP noti. Tra le proposte si segnala il risotto al Franciacorta mantecato con grana padano DOP e rosmarino, che unisce sapori della tradizione con ingredienti locali. Insieme, la crostata salata con verdure di stagione e asiago DOP offre un mix di consistenze e aromi tipici.

Nel pomeriggio, il toast gourmet con fontina DOP, speck e cipolla caramellata aggiunge una nota sapida e leggermente dolce, pensata per un pubblico più esigente e attento alle combinazioni ricercate. Nei giorni successivi, le ricette cambiano per mantenere alta l’attenzione: gli gnocchetti con crema di valtellina casera DOP e erbette portano un sapore fresco e rustico, mentre la fonduta di parmigiano reggiano DOP con melanzana e limone dà spazio a contrasti veri tra dolce e acidulo.

Non manca una proposta dolce, con la panna cotta al latte accompagnata da un crumble salato al gorgonzola DOP, che chiude il percorso di degustazione con un tocco alternativo, sfruttando la ricchezza di un formaggio dal carattere deciso.

Lo stand come fulcro di relazioni e opportunità commerciali

Giovanni Guarneri, rappresentante di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, sottolinea il valore dell’evento in un momento segnato da tensioni geopolitiche. Secondo Guarneri, “tuttofood rappresenta un’occasione cruciale per le cooperative di rafforzare i contatti commerciali e aprire nuovi mercati di esportazione.” La cooperazione controlla quasi il 70% della produzione delle principali DOP casearie italiane, molte delle quali risentono delle difficoltà legate a politiche internazionali difficili.

La visione alla base della partecipazione a tuttofood è quella di cercare sbocchi commerciali più ampi per proteggere la versione internazionale di questi formaggi. Lo stand diventa quindi un luogo di confronto, non solo tra produttori e consumatori, ma anche tra diversi attori economici interessati a preservare e far crescere il valore delle produzioni cooperative. Questo approccio promette di sostenere la presenza dei formaggi italiani sui mercati esteri, con un occhio attento al futuro e alle sfide in arrivo.

I narratori del formaggio e i loro racconti al pubblico di tuttofood

Lo stand riserva momenti di approfondimento con due figure di spicco nella divulgazione casearia: valentina bergamin e maria cristina crucitti. Valentina bergamin, riconosciuta miglior assaggiatore d’Italia nel 2019 e maitre fromager della guide internationale des fromagers, guida un viaggio tra i formaggi grana padano e asiago DOP. Il suo racconto si concentra sui profili sensoriali, la storia lunga di questi prodotti e le caratteristiche di lavorazione che li rendono unici nel panorama caseario nazionale.

Nel corso di questa esperienza si approfondisce anche il formaggio di fossa di sogliano, una DOP poco comune ottenuta da latte vaccino e ovino, stagionata in fosse di arenaria. La descrizione dell’aroma ricco e intenso, che evoca il sottobosco, arricchisce la conoscenza dei partecipanti e porta alla luce aspetti tradizionali spesso poco conosciuti.

Mercoledì 7 maggio, il testimone passa a maria cristina crucitti, maestra assaggiatrice e docente onaf, che propone un percorso di degustazione della casciotta di urbino DOP. Questo formaggio nasconde una tradizione di oltre cinque secoli e racconta una parte significativa della cultura casearia marchigiana. Crucitti accompagna la prova con storie e dettagli sulle tecniche di produzione, invitando il pubblico a cogliere sfumature complesse.

Oltre alla casciotta, i partecipanti scoprono altre DOP protagoniste degli showcooking, come valtellina casera e parmigiano reggiano, evidenziando la relazione stretta tra territorio, sapere artigiano e qualità del prodotto finale.

Il progetto think milk e la valorizzazione dei formaggi cooperativi

Al padiglione 1 dello spazio V25, il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, promosso dal settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative italiane e realizzato con il supporto della Commissione europea, anima le giornate con attività dedicate a raccontare i formaggi DOP italiani. Lo stand diventa un punto di incontro dove approfondire la qualità e la varietà dei formaggi prodotti dalle cooperative.

L’iniziativa punta a mostrare la versatilità di questi prodotti attraverso eventi quotidiani che comprendono showcooking, degustazioni guidate e momenti informativi. Chi partecipa può seguire la preparazione in diretta di ricette pensate per valorizzare i sapori delle diverse DOP, scoprendo abbinamenti originali e tecniche di cottura diverse. Le attività si svolgono durante le pause pranzo e nel pomeriggio, così da raggiungere un pubblico vario e curioso.

Il palinsesto di piatti prevede un percorso gastronomico con proposte che cambiano di giorno in giorno, offrendo esperienze diverse e invitanti. Questa modalità racconta i formaggi tramite esperienze concrete, dal gusto ai profumi, fino agli aspetti culturali legati alla tradizione casearia cooperativa.

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