Il ritorno dei fantastici 4 segna un evento atteso dal pubblico e dagli esperti del cinema di supereroi. Dopo anni di tentativi poco riusciti, il nuovo film dei marvel studios si propone come una reinvenzione del quartetto originale, portando sullo schermo una storia che intreccia emozioni familiari e grandi minacce cosmiche. La pellicola, in uscita il 23 luglio in nord america, promette di rinnovare l’interesse verso i personaggi creati da stan lee e jack kirby e rilanciare lo studio con un incasso stimato superiore ai cento milioni di dollari.
Un cast selezionato e la visione di kevin feige per un marvel nuovo e accessibile
Il presidente dei marvel studios, kevin feige, ha mostrato soddisfazione durante la conferenza stampa tenuta al four seasons di los angeles alla vigilia della premiere. Feige ha definito il film “incredibilmente umano e incredibilmente fantastico”, sottolineando come questo sia un nuovo punto di partenza per l’universo marvel dopo 37 film.
Il cast è composto da attori scelti per incarnare le sfumature dei personaggi originali. Pedro pascal interpreta reed richards, il geniale mister fantastic; vanessa kirby è sue storm, la donna invisibile e cuore della famiglia; joseph quinn veste i panni di johnny storm, la torcia umana; mentre ebon moss-bachrach dà volto a ben grimm, noto come la cosa.
Una storia semplice per tutti
Feige ha spiegato che il film evita complicazioni, puntando a rendere comprensibile la storia anche a chi non ha familiarità con il materiale di partenza. In pochi minuti lo spettatore impara che i protagonisti sono una famiglia con emozioni e difetti.
Matt shakman, regista della pellicola, ha collocato la vicenda in un universo parallelo, creando un’ambientazione che mescola elementi anni ’60 e riferimenti cinematografici come “2001: odissea nello spazio”. Questo sfondo retro-futuristico contribuisce a definire un mondo immerso nello spirito dei fumetti originali senza ancorarsi completamente alla linea temporale principale di marvel.
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Sue storm, la donna al centro di una famiglia e di una nuova eredità
Vanessa kirby ha interpretato sue storm mettendo in luce un aspetto poco esplorato in passato: la sua centralità come leader e futura madre. Il film mostra sue come una donna complessa, forte e affettuosa, che non resta relegata in secondo piano rispetto agli altri membri del gruppo.
Questa scelta riflette un tentativo di rappresentare il femminile con autenticità, mostrando le sfide di una madre lavoratrice anche in un contesto eroico.
Dettagli umani nella narrazione
Kirby ha definito il suo personaggio una “pregnancy hero”, sottolineando che la pellicola porta sullo schermo la normalità e le paure legate alla gravidanza in mezzo a battaglie spaziali. In questo modo il film crea un parallelo tra la dimensione eroica e quella quotidiana, con dettagli come reed che osserva i calzini di sue o sue che si impegna nelle azioni più semplici della vita quotidiana.
Si rafforza così la consapevolezza di personaggi con caratteristiche reali e umane, legati da rapporti familiari credibili.
Reed richards tra genio e padre in formazione
Pedro pascal ha definito reed richards l’uomo più intelligente del mondo, ma anche una persona che si trova impreparata davanti alla paternità imminente. Il film mostra un uomo che risponde alle emozioni familiari cercando di proteggere il mondo intero, senza riuscire a vivere pienamente le novità personali.
Pascal ha raccontato che la sua entrata nel ruolo ha avuto un momento decisivo durante una semplice scena fuori dal set, quando ha accettato con leggerezza il coinvolgimento di un bambino prima ancora della recitazione.
Una figura imperfetta e autentica
Questo aspetto umano caratterizza un protagonista complesso, incapace di affrontare con la stessa brillantezza le equazioni scientifiche e le dinamiche emotive. La rappresentazione di reed si sviluppa proprio su questa imperfezione, rendendo più veri i suoi rapporti affettivi attraverso situazioni di malintesi o fragilità che il pubblico può riconoscere facilmente.
Il percorso di lui e sue diventa così il motore emotivo del film.
Gli altri protagonisti e la tecnologia al servizio della narrazione
Joseph quinn ha ottenuto il ruolo della torcia umana in un momento delicato, durante uno sciopero degli attori. Il ricordo della telefonata che lo ha informato è legato a un dialogo con Pedro pascal, che ha condiviso sostegno e un po’ di gioco sulle emozioni provate.
Ebon moss-bachrach, che interpreta la cosa, ha vissuto la sua prima esperienza con la motion capture con senso di nervosismo. Poi, lavorando con il team, ha trovato una nuova libertà espressiva che ha descritto come sorprendente.
Effetti visivi tra reale e digitale
Il film punta molto anche sugli effetti visivi. L’uso della tecnologia serve a dare corpo a scenari spaziali e battaglie visive che supportano la storia senza sopraffarla. La combinazione tra recitazione reale e motion capture crea un equilibrio, consentendo agli attori di mantenere un contatto diretto durante le riprese.
Questo ha permesso di preservare un’interazione autentica nonostante l’uso di strumenti spesso considerati freddi o artificiali.
L’appuntamento con “i fantastici 4 – gli inizi” è fissato per la prossima uscita nelle sale nordamericane. Il film intanto attira l’attenzione per il modo in cui torna a raccontare supereroi con difetti e legami domestici, in un contesto che sa essere sia familiare che fuori dal comune.