L’ultimo film Marvel sui fantastici 4 porta sul grande schermo una versione fedele ai celebri fumetti degli anni ’60, con supereroi alle prese con la minaccia di galactus, un pericoloso divoratore di pianeti. Un elemento nuovo coinvolge la trama: la donna invisibile aspetta un bambino mentre la battaglia si consuma. Il cast conta su nomi come Pedro Pascal e Vanessa Kirby, che insieme cercano di dare spessore a una storia ricca di effetti e tensione. Intanto, il debutto in Italia di questo reboot apre nuovi scenari nell’universo Marvel classico.
La lotta contro galactus negli anni ’60 e la trama
Nel film che si ispira al fumetto originale del 1961, i fantastici 4 sono l’uomo gomma , la donna invisibile, la torcia umana e la Cosa. Dopo un’esposizione ai raggi cosmici, acquisiscono poteri straordinari che li rendono celebri negli Stati Uniti, dove diventano veri e propri idoli popolari. La pellicola mostra l’inizio delle loro avventure, ambientata negli anni ’60, con un’attenzione particolare al contesto storico dell’epoca, dalla moda agli atteggiamenti sociali.
Il nemico principale, galactus, è un’entità cosmica che si nutre di pianeti, assistita dall’aliena silver surfer, che sceglie i mondi da offrire al suo padrone. L’arrivo di questa minaccia mette alla prova i protagonisti, soprattutto la donna invisibile, che scopre di essere incinta. Questo dettaglio aggiunge tensione alla narrativa, portando in primo piano il messaggio che una donna in gravidanza può affrontare perfino una battaglia epocale senza apparire vulnerabile. La rappresentazione di galactus è notevole, con un design ispirato a artisti come Moebius e H.R. Giger, conferendo al nemico un aspetto inquietante e iconico.
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Le dinamiche interne e il simbolismo naturale
Il film esplora anche le dinamiche interne del gruppo. Il fumetto originale rompeva con i canoni classici, mostrando una “superfamiglia” con conflitti reali. La pellicola evidenzia il legame tra i quattro e la loro complementarietà. Ogni membro incarna un elemento naturale: mr. fantastic rappresenta l’acqua, la donna invisibile l’aria, la torcia umana il fuoco e la Cosa la terra, rafforzando così il simbolismo all’interno della trama.
Pedro pascal e il ruolo di mr. fantastic nel cast
Pedro Pascal si conferma una presenza centrale nel panorama cinematografico del 2025, vestendo i panni di mr. fantastic, l’uomo gomma dei fantastici 4. Originario del Cile, l’attore ha consolidato la sua fama con ruoli in serie di successo come “Il trono di spade” e “The last of us” e ha guadagnato nuovo spazio con film come “Material love”, in uscita a settembre 2025. Pascal rappresenta una figura maschile che si distacca dagli stereotipi tradizionali di Hollywood, incarnando una “mascolinità alternativa” riconosciuta dal pubblico e dai media.
In questo film, il suo personaggio si preoccupa per la gravidanza della donna invisibile, mettendo in luce un lato più umano e protettivo del supereroe. Al suo fianco Vanessa Kirby, già nota per la sua interpretazione in “The crown” e vincitrice della coppa Volpi nel 2020 con “Pieces of woman”, conferma il suo valore artistico nel ruolo della donna invisibile.
Completano il quartetto Ebon Moss-Bachrach, nel ruolo della Cosa. L’attore ha raggiunto popolarità grazie a “The Bear” e porta sullo schermo un personaggio dalla forte presenza fisica e caratteriale. Joseph Quinn, conosciuto per “Stranger things”, interpreta la torcia umana, contribuendo a rendere il gruppo un insieme coeso che ha già dimostrato capacità nelle serie tv più apprezzate degli ultimi anni.
Un messaggio sulla forza della donna incinta e la reazione del pubblico
Il fatto che la donna invisibile sia incinta durante la lotta contro galactus rappresenta un elemento poco comune nelle storie di supereroi. La sceneggiatura sottolinea come una gravidanza non renda una persona necessariamente vulnerabile e che affrontare sfide complesse non sia esclusivo di chi è in perfetta forma fisica. Questo punto si rispecchia in alcune scene in cui la protagonista non è trattata come fragile ma come un’eroina a pieno titolo.
La scelta di ambientare la storia negli anni ’60 offre anche una lente storica che mette in evidenza le differenze di approccio verso la maternità e la donna in quel periodo, rispetto alla contemporaneità. Questo sfondo serve da contrasto e aggiunge una dimensione ulteriore al respiro narrativo.
Per quanto riguarda il pubblico più ampio, il film si rivolge soprattutto agli appassionati del fumetto e dell’universo Marvel tradizionale. Gli spettatori meno avvezzi potrebbero trovare la pellicola meno ricca di gag o riferimenti ironici tipici di altre produzioni Marvel, come thunderbolts, in uscita nello stesso anno. Chi si avvicina senza aspettative particolarmente leggere potrà apprezzare la struttura più classica e la profondità emotiva nelle relazioni dei protagonisti.
Il progetto ha già una conferma per un seguito previsto per il 2028, segno che l’impegno nel rinnovare la saga è ben avviato. La scena dopo i titoli di coda, ormai tradizione consolidata nei film Marvel, offre inoltre anticipazioni che stimoleranno l’attesa dei fan.
Curiosità su pedro pascal e il soprannome “internet daddy”
Il termine “internet daddy”, affibbiato a Pedro Pascal, indica un tipo di mascolinità apprezzata in rete, spesso associata a celebrità che suscitano fascino e ammirazione, non necessariamente legate alla paternità reale. L’attributo si collega a una figura maschile protettiva, carismatica e in qualche modo autoritaria, capace di creare un legame emotivo forte con i fan.
Pascal, a 50 anni, è riuscito a imporsi come uno degli ultimi sex symbol di Hollywood, insieme alle vecchie glorie come George Clooney e Brad Pitt, che negli ultimi anni hanno lasciato spazio a nuove figure. Il suo successo è legato anche alla capacità di interpretare ruoli complessi, passando da drammi televisivi a blockbuster con una presenza naturale e convincente.
Questa etichetta conferma come nel 2025 l’immagine dell’uomo affascinante si stia diversificando rispetto agli schemi di qualche decennio fa, includendo personaggi più maturi e sfaccettati dentro e fuori dal cinema. Pascal si è imposto così anche come modello per un pubblico attento alle sfumature della mascolinità contemporanea.