Holger Rune, numero 11 del ranking Atp, è al centro dell’attenzione con la Danimarca in Coppa Davis. Sabato 13 settembre il team danese affronta la Spagna, che però dovrà fare a meno del suo campione Carlos Alcaraz, fresco numero uno del mondo. Rune vuole ridurre il gap con Alcaraz e Jannik Sinner, i suoi principali punti di riferimento nel circuito. Oltre agli allenamenti, il danese punta su una novità tecnica: una racchetta diversa dal solito, ancora poco conosciuta dal grande pubblico.
Danimarca-spagna Senza Alcaraz: una sfida con un sapore particolare
La sfida di Coppa Davis tra Danimarca e Spagna ha perso un pezzo da novanta: Carlos Alcaraz non ci sarà. Il giovane talento spagnolo, che ha da poco preso il posto di numero uno al mondo dopo gli Us Open, salta l’appuntamento. La Spagna si presenta dunque senza il suo asso, mentre la Danimarca può fare affidamento su Holger Rune, la sua punta emergente.
L’incontro del 13 settembre è molto più di una semplice partita. La Danimarca vuole sfruttare ogni chance per avvicinarsi ai grandi nomi del tennis maschile. Ecco perché si punta anche su strategie tecniche nuove. In questo contesto, Rune non è solo un giocatore: è il fulcro di una squadra che sfida una nazione con una tradizione tennistica molto più solida come quella spagnola.
La nuova racchetta nera di Rune: una mossa tra tattica e mistero
Holger Rune ha scelto una racchetta nuova di zecca, nera e dal design sobrio, che nasconde bene le sue caratteristiche tecniche. L’obiettivo è tenere sotto silenzio le differenze rispetto al passato. Sta provando questo nuovo attrezzo durante gli allenamenti e ha deciso di testarlo in Coppa Davis, poi alla Rod Laver Cup.
Lo stesso Rune ha confermato la novità ai media danesi, ma senza entrare nei dettagli tecnici. Ha ammesso di essere ancora in fase di adattamento, cercando il giusto feeling con la racchetta. Solo col tempo si vedrà se questo cambio funziona davvero. Alle domande su un possibile uso definitivo ha risposto con un secco “no comment”, lasciando aperta la porta a un eventuale ritorno agli strumenti vecchi. Dietro a questa scelta c’è probabilmente una mossa tattica per restare imprevedibile agli occhi degli avversari e migliorare il proprio gioco.
L’obiettivo è superare Alcaraz e Sinner: il 2025 di Rune parte da qui
L’ascesa di Alcaraz in cima al ranking ha stravolto le gerarchie del tennis maschile. Jannik Sinner, che aveva fatto capolino al vertice, ha perso terreno dopo la finale degli Us Open. Rune segue da vicino questi cambiamenti e punta a raggiungere questi campioni, oggi i più forti in circolazione.
Per farlo non basta migliorare tecnica e preparazione fisica: serve anche sperimentare, provare soluzioni diverse. La nuova racchetta è parte di questa strategia, pensata per perfezionare il gioco e ottenere risultati concreti. Coppa Davis e Rod Laver Cup saranno il banco di prova per capire i progressi e valutare l’impatto di queste novità sul campo.
La sfida contro la Spagna senza Alcaraz, pur priva di un protagonista assoluto, segna il percorso di Rune per il 2025: una scalata sempre più dura in un tennis che non è mai stato così competitivo.