Harrison Ford, celebre volto del cinema mondiale, ha recentemente ricevuto la sua prima nomination agli Emmy grazie alla serie Shrinking, segnando un nuovo capitolo nella sua lunga carriera iniziata decenni fa. Nonostante l’età, l’attore non ha alcuna intenzione di rallentare e continua a scegliere ruoli importanti sul piccolo schermo, spostando l’attenzione dagli incassi dei film al mestiere e alla passione per la recitazione. In questa intervista a Variety, Ford racconta il suo punto di vista sulla situazione americana attuale, il suo percorso artistico recente e le prospettive future nel mondo dello spettacolo.
L’attualità americana vista da harrison ford
Durante l’intervista, Ford ha espresso una critica netta rispetto alle disuguaglianze economiche negli Stati Uniti. Ha sottolineato come la forbice tra ricchi e poveri sia diventata troppo ampia, e ha definito questa condizione “ingiusta”. Il suo pensiero si collega al contesto sociale in cui vive il paese, dove le differenze tra classi sociali si fanno sempre più evidenti e rischiano di compromettere l’equilibrio della società. Ford porta avanti questa riflessione con un tono diretto, senza giri di parole, segnalando una preoccupazione concreta per la situazione attuale che molti americani affrontano quotidianamente. Questa posizione emerge anche dal suo coinvolgimento in storie che, sebbene siano di finzione, spesso toccano temi reali e complessi, riflettendo la realtà sociale che conosce da vicino.
Il percorso recente tra cinema e televisione
Harrison Ford ha alle spalle una carriera con ascolti e incassi straordinari, con oltre 12 miliardi di dollari totalizzati al botteghino. Nonostante questo successo leggendario, negli ultimi anni l’attore ha ampliato i suoi orizzonti professionali sfruttando il piccolo schermo. Oggi è noto per ruoli come quello nella serie “1923”, spin-off di Yellowstone ideata da Taylor Sheridan, e in “Shrinking”, dove interpreta il dottor Paul Rhoades, un terapeuta con il morbo di Parkinson. Ford evita di drammatizzare la fatica del proprio lavoro e, con la sua consueta ironia asciutta, racconta la recitazione come una routine: “Dico le parole, faccio il lavoro, risciacquo e ripeto”. La sua presenza in serie così diverse mostra la volontà di misurarsi con personaggi ricchi di sfumature, capaci di coinvolgere il pubblico in nuove maniere, molto distanti dal classico blockbuster hollywoodiano.
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Il rapporto con i premi e la creatività
Ford ha affrontato anche la questione dei premi nel mondo del cinema e della televisione, un tema spesso al centro di dibattiti nel settore. L’attore non nasconde il disinteresse verso una competizione che reputa poco adatta alla creatività, che a suo vedere non dovrebbe mai misurarsi a confronto con altre espressioni artistiche. “Se ti piace, ti piace; se non ti piace, guarda qualcos’altro”, spiega senza troppi giri di parole. Ford apprezza il riconoscimento della nomination agli Emmy, ma sottolinea che il suo impegno non cambia neppure in assenza di premi o manifestazioni ufficiali. L’amore per la recitazione resta il motore principale, con la volontà di raccontare storie e interpretare ruoli che lo coinvolgono pienamente, indipendentemente dall’attenzione della critica o del pubblico.
I progetti futuri e la carriera ancora aperta
Malgrado l’età e il successo già ottenuto, Harrison Ford si mostra tutt’altro che intenzionato a ritirarsi dal lavoro. Anzi, afferma che il mestiere dell’attore richiede voci e volti di tutte le età e che la presenza di attori anziani è fondamentale sul set. Ha espresso un interesse a recitare insieme alla moglie Calista Flockhart in un progetto comune, un’ipotesi che entusiasma i fan e al momento resta aperta. Ford ha respinto l’idea di tornare nell’universo Marvel, rimanendo fedele a ruoli più aderenti al suo stile e alla sua esperienza. Questo slancio verso nuove sfide segna la continuità di una carriera che continua a evolversi, dove l’età non rappresenta un limite ma un valore aggiunto. A 83 anni l’attore si conferma un punto di riferimento per chi segue il cinema e le serie tv, pronto a portare sullo schermo personaggi capaci di raccontare storie diverse, con la forza della sua esperienza personale e professionale.