La situazione ad Haiti è drammatica a un anno dall’escalation di violenza tra bande. Secondo Save the Children, le condizioni di vita per le famiglie e i bambini, in particolare quelli sfollati, continuano a deteriorarsi. Con oltre 500mila bambini costretti a fuggire, circa 200mila di loro hanno meno di cinque anni. Questi piccoli vivono in condizioni critiche, privi di accesso ai servizi essenziali come vaccinazioni, acqua pulita e cibo.
Il contesto attuale in Haiti
Il Paese ha dichiarato lo stato di emergenza il 3 marzo 2024 a causa dell’aumento della violenza, specialmente a Port-au-Prince, dove i gruppi armati hanno assunto il controllo delle strade. Le famiglie sfollate hanno trovato rifugio in scuole trasformate in accampamenti, ma le loro condizioni restano precarie. Mancano cibo, acqua potabile e adeguata protezione dal clima. La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di sicurezza: tutti hanno paura di uscire, dato che le bande continuano ad operare senza ostacoli.
La storia di Esther e la nascita di Roseline
Esther, una donna di 34 anni, ha vissuto il dramma degli sfollamenti e ha partorito in una palestra improvvisata, appena un giorno dopo che lo stato di emergenza è stato dichiarato. La sua vita è cambiata radicalmente da novembre 2022, quando gli armati hanno attaccato il suo quartiere. Esther e i suoi cinque figli sono stati costretti a fuggire, passando da un rifugio all’altro. Racconta di aver lanciato le sue bambine oltre un muro in un momento di panico mentre la sua casa veniva distrutta.
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Dopo la fuga, ha scoperto che sette membri della sua famiglia erano stati uccisi durante quell’attacco. Nella palestra dove ha partorito, la situazione è divenuta subito critica. A pochi giorni dalla nascita di Roseline, un confronto tra bande e polizia ha provocato il lancio di lacrimogeni, mettendo in pericolo la vita della neonata. Roseline ha riportato un disturbo permanente alla vista e ora richiede assistenza medica, impossibile da ottenere per Esther, che si trova senza risorse.
I rischi per i bambini in un contesto di violenza
La situazione per i bambini ad Haiti è particolarmente allarmante. Save the Children ha lanciato un allerta sul reclutamento di minori da parte delle bande e sul rischio di abusi sessuali. Con il 85-90% di Port-au-Prince sotto il controllo di gruppi armati, la sicurezza dei bambini è a rischio. L’associazione sta fornendo assistenza economica alle famiglie, ma le necessità rimangono elevate e la violenza continua a crescere.
Le esperienze come quella di Esther sono emblematiche della crisi che sta attraversando il Paese. Le famiglie si trovano in una spirale di violenza e insicurezza, con i bambini esposti a pericoli inimmaginabili. Gli scambi di aiuto e sostegno sono fondamentali, ma la strada verso la stabilità appare ancora lunga e difficile.