Gruppo casalasco presenta il bilancio di sostenibilità 2024 con focus su ambiente e filiera del pomodoro

Gruppo casalasco presenta il bilancio di sostenibilità 2024 con focus su ambiente e filiera del pomodoro

Il gruppo Casalasco rafforza la sostenibilità nella filiera del pomodoro con investimenti ambientali, certificazioni internazionali, innovazione tecnologica e programmi di welfare per oltre 2.000 dipendenti nel 2024.
Gruppo Casalasco Presenta Il B Gruppo Casalasco Presenta Il B
Il Gruppo Casalasco ha presentato il bilancio di sostenibilità 2024, confermandosi leader nella filiera del pomodoro con forti investimenti in sostenibilità ambientale, innovazione, qualità e benessere dei lavoratori. - Gaeta.it

Il gruppo casalasco, una delle principali realtà italiane nel settore agroalimentare, ha diffuso il bilancio di sostenibilità 2024. L’azienda rafforza così il proprio ruolo nella filiera del pomodoro, consolidando i dati delle controllate emiliana conserve, sac spa, pomì usa inc e de martino srl. Il rapporto evidenzia investimenti nella riduzione dell’impatto ambientale, iniziative in agricoltura sostenibile e un impegno costante per la qualità e il benessere delle persone coinvolte nella produzione.

Dati economici e strutturali del gruppo casalasco nel 2024

Nel 2024 il gruppo casalasco ha raggiunto un fatturato di 605 milioni di euro, confermandosi leader nazionale nella trasformazione agroindustriale del pomodoro. Le cinque sedi produttive del gruppo hanno una capacità complessiva di lavorare oltre 800 mila tonnellate di pomodoro fresco. La materia prima proviene da circa 800 aziende agricole raggruppate nel consorzio casalasco del pomodoro, che rappresenta una rete ampia e integrata nel territorio italiano.

Il gruppo investe in una strategia che ruota attorno a cinque pilastri fondamentali: ambiente, innovazione, ricerca e sviluppo, persone e filiera. Questi orientamenti mirano a garantire una distribuzione equa del valore generato e a tutelare sia il territorio sia la qualità di vita dei lavoratori e delle comunità coinvolte. Il bilancio sottolinea la volontà di mantenere trasparenza verso tutti gli stakeholder, ponendo attenzione all’equilibrio tra sviluppo economico, ambiente e responsabilità sociale.

Commento di costantino vaia

Costantino Vaia, amministratore delegato, ha commentato i progressi e le sfide affrontate nel corso dell’anno. “Ha segnalato il coinvolgimento di investitori come fsi e l’ampliamento del portafoglio marchi come tappe importanti che si integrano con obiettivi di sostenibilità economica e sociale.”

Governance e strumenti di controllo per la sostenibilità

Il gruppo casalasco adotta un modello di governance che garantisce trasparenza e controllo rigoroso delle operazioni. Le società casalasco società agricola spa ed emiliana conserve spa hanno ottenuto la certificazione ecovadis, riconosciuta a livello internazionale per valutare le performance ambientali, sociali, di diritti umani e di etica aziendale. Queste certificazioni certificano l’impegno concreto nella gestione responsabile.

Inoltre, l’azienda applica criteri esg per monitorare sia le attività interne sia quella dei fornitori, attraverso la piattaforma synesgy. L’adesione ai principi del global compact delle nazioni unite e alla piattaforma sedex rafforzano la trasparenza e la responsabilità sociale. Dal punto di vista finanziario, il gruppo si attiene ai principi contabili internazionali ias/ifrs.

Formazione e sicurezza digitale: progetto evolution

Tra le iniziative introdotte, spicca il progetto evolution che prevede un programma di formazione e sensibilizzazione in cyber security. Coinvolgendo tutti i dipendenti, casalasco punta a potenziare la sicurezza digitale nel pieno del processo di trasformazione tecnologica.

Azioni concrete per l’ambiente e il contenimento dell’impatto

Nel 2024 il gruppo ha proseguito il percorso road to net zero emission avviato l’anno precedente con lo scopo di abbattere le emissioni nocive in tutta la catena produttiva. Tutti i siti produttivi e i magazzini utilizzano energia elettrica da fonti rinnovabili al 100%. La gestione dei rifiuti è migliorata, con il recupero del 98% dei materiali scartati.

Gli investimenti si sono concentrati sulla efficienza energetica e sul miglioramento degli impianti di trattamento delle acque, incluso l’avvio di un nuovo depuratore da 420 mila abitanti equivalenti nella sede di rivarolo del re. Nel settore degli imballaggi, il packaging per la passata pomì destinata al mercato italiano è composto per il 78% da materiali vegetali certificati secondo parametri ambientali e sociali.

L’80% degli stabilimenti dispone della certificazione ambientale uni en iso 14001:2015. L’obiettivo è raggiungere il 100% entro il 2026, completando così il sistema di gestione ambientale in tutti i siti produttivi.

Filiera agroalimentare e controllo rigoroso della qualità

Il consorzio casalasco, nel 2024, ha rafforzato il suo modello di filiera integrata, promuovendo metodi di agricoltura rigenerativa a basso impatto. Questo grazie all’adesione al programma carbon farming sviluppato con la facoltà di agraria dell’università di piacenza. Nel secondo semestre è partita anche una nuova filiera per il basilico, basata su un controllo dettagliato volto a garantire qualità e sostenibilità elevate.

Progetto filiera sostenibile casalasco

Un progetto più ampio, chiamato filiera sostenibile casalasco e finanziato dal pnrr con oltre 40 milioni di euro, punta a ridurre l’impatto ambientale e migliorare il profilo sostenibile dell’intera produzione. Nel comparto del pomodoro, la produzione ammonta a circa 550 mila tonnellate di materia prima italiana. Il valore economico totale supera gli 82 milioni di euro. Tutto il prodotto segue un sistema di controllo certificato con sementi non ogm e il marchio qc – qualità controllata.

I controlli di sicurezza alimentare sono rigorosi e complessi. Nel corso dell’anno sono state effettuate oltre 1.400 analisi multiresiduali sulle bacche di pomodoro, quasi 420 mila analisi chimico-fisiche, circa 95 mila test microbiologici e molte verifiche specifiche sulle tossine di alternaria. Dal punto di vista ambientale, la tecnologia mvr, che riduce il consumo di gas metano, è già applicata in diversi siti.

Il gruppo ha aumentato l’uso di seminiere in polipropilene riutilizzabili raggiungendo 9.500 unità, con l’obiettivo di arrivare a 70 mila pezzi entro il 2025. L’adozione di questo materiale apporta un risparmio del 66% di emissioni co₂ eq rispetto ai vecchi sistemi in polistirolo. Sono stati piantati oltre 3 mila alberi, diretti verso i 3.500 entro il prossimo anno.

Persone, formazione e iniziative per la salute sul lavoro

Nel 2024 il gruppo casalasco ha raggiunto una forza lavoro complessiva di 2.037 unità, fra dipendenti e lavoratori stagionali, con circa 1.200 unità lavorative annue durante la campagna di raccolta. La composizione del personale risulta equamente distribuita tra donne e uomini . È presente una componente multietnica significativa: il 32% delle persone proviene da 66 nazionalità differenti.

L’azienda ha incrementato le ore dedicate a formazione e a salute sul lavoro, passando da 9,4 ore a 13,8 per dipendente. Gli investimenti in programmi di welfare includono iniziative gratuite rivolte al benessere, come corsi su stili di vita sani, campagne di prevenzione oncologica e incentivi per la mobilità sostenibile.

Screening oncologico e programmi welfare

Uno dei programmi più rilevanti ha riguardato lo screening oncologico, che ha permesso di effettuare 782 esami diagnostici nello scorso anno. “Queste azioni si inseriscono nelle misure a favore del personale, ritenuto elemento chiave per garantire la continuità e la qualità del lavoro lungo la filiera agroalimentare.”

Change privacy settings
×