Grande sciame di api recuperato nei cortili del ministero dell’economia a roma

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Un imponente sciame di api è stato individuato e rimosso da un cortile interno al ministero dell’economia e delle finanze di roma, dove si affacciano gli uffici amministrativi. L’intervento si è svolto grazie all’intervento degli apicoltori della Federazione Apicoltori Italiani , chiamati dopo la segnalazione del personale ministeriale. L’episodio mostra quanto sia delicata la gestione della fauna urbana specie quando coinvolge insetti fondamentali per l’ambiente.

Intervento degli esperti della federazione apicoltori italiani

Dopo la comunicazione del ministero, è arrivato sul posto l’esperto Fabrizio Piacentini, specializzato nel recupero degli sciami. L’operazione, durata più di un’ora, ha visto il recupero di oltre ventimila api che si erano posate sull’inferriata esterna di uno dei cortili interni. La presenza della regina tra le api ha reso necessario un’azione precisa: Piacentini ha utilizzato un contenitore specifico, detto “porta-sciami”, per garantire il trasferimento completo e sicuro della colonia. L’attenzione è stata massima, poiché l’area è sede di passaggi frequenti di personale ministeriale.

Tecnica particolare per evitare rischi

Gli esperti hanno spiegato che operazioni di questo tipo richiedono una tecnica particolare per evitare stress agli insetti e per scongiurare rischi a chi si trova nelle vicinanze. L’obiettivo principale era mantenere intatta la struttura sociale dello sciame, assicurandosi che tutte le api, compresa la regina, fossero raccolte senza provocare danni.

Il fenomeno dello sciame fuori stagione e la tecnica del favo di covata

Lo sciame, comparso in un periodo insolito, ha attirato l’attenzione degli apicoltori. Tradizionalmente, le api abbandonano la colonia principale per creare un nuovo alveare in primavera. Questa volta il fenomeno è avvenuto in periodo non consueto e la causa probabile è legata alle condizioni meteorologiche mutevoli registrate nelle ultime settimane a roma. Variazioni di temperatura e umidità possono alterare il comportamento naturale delle api, spingendole a sciami anticipati o fuori stagione.

Metodo del favo di covata

Per la rimozione è stata adottata la tecnica del “favo di covata”. Questo metodo consiste nell’avvicinare un favo contenente api vive e larve al luogo dove si trova lo sciame. Le api, guidate dal materiale biologico, si dispongono in maniera ordinata e ritornano nel contenitore predisposto. In questo modo non si lascia alcuna ape dispersa ed è possibile catturare tutto lo sciame rapidamente, senza pericoli per chi si trova nelle vicinanze.

Il ruolo della federazione apicoltori italiani e la salvaguardia della biodiversità

La Federazione Apicoltori Italiani agisce con frequenza nelle sedi istituzionali di roma, dove la presenza di api sciolte può rappresentare un rischio o un elemento di disturbo. Il presidente Raffaele Cirone ha sottolineato come la collaborazione con il personale del ministero e la conoscenza tecnica dell’associazione permettano di svolgere interventi mirati, volti alla tutela dell’ape. Una specie fondamentale per l’ecosistema, vista la sua capacità nell’impollinazione di colture e piante.

Le api recuperate sono state trasferite all’Apiario Urbano Sperimentale gestito dalla federazione, un luogo dedicato alle api in città che consente loro di continuare a svolgere la funzione di impollinazione. Questo contributo non è solo ambientale, ma ha rilevanza anche nella conservazione di specie locali, che garantiscono la qualità e la biodiversità dei territori.

Lo sciame recuperato al ministero dell’economia si aggiunge ad altri interventi simili effettuati in luoghi come il quirinale, il senato della repubblica e la camera dei deputati, mostrando una rete di controlli continuativi e attenti a proteggere queste specie senza causare problemi a chi lavora negli stessi ambienti.

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