L’Europa della motonautica riparte da Trani con un evento che mancava da tempo, richiamando migliaia di appassionati lungo il percorso di gara. Le barche, rapide come vetture di Formula 1 ma sull’acqua, hanno segnato un weekend di spettacolo e sport ad altissimi livelli. Il campionato europeo off shore si è acceso con la vittoria di Serafino Barlesi e lo svedese Joakin Kumlin, protagonisti di una long race che ha entusiasmato il pubblico presente. Questa tappa ha mostrato l’unione di velocità, tecnica e passione, il tutto incorniciato nella suggestiva cornice tranese.
La gara e gli incidenti: sicurezza e ritiri sul circuito tranese
Durante la short race, gara breve e più intensa, è capitato un incidente con il ribaltamento di un’imbarcazione che ha coinvolto i piloti Frederik-Eriksson. Fortunatamente nessuno dei due ha riportato ferite, sebbene l’episodio abbia causato il ritiro della squadra. Anche M. Petroni – F. De Mitri non hanno portato a termine la gara, ritirandosi all’ottavo giro.
Nonostante qualche momento di tensione, la sicurezza è stata garantita dalle squadre di supporto e dagli organizzatori, che hanno assicurato il corretto svolgimento delle prove. Incidenti come quello segnalato sono purtroppo parte del rischio nella motonautica, ma sotto controllo grazie a protocolli precisi e tempestivi interventi. L’equilibrio tra spettacolo e attenzione è risultato fondamentale per mantenere l’evento in linea con gli standard internazionali.
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Serafino barlesi protagonista nella long race con kumlin
Barlesi, 72 anni, si è imposto con autorità in questa prova, dimostrando ancora una volta la propria esperienza in un settore dove l’età è un fattore accessorio rispetto alla preparazione e al talento. Nel suo palmares spiccano otto titoli europei e cinque mondiali, a cui si aggiungono 154 podi in carriera. La sua imbarcazione, la Blu Banca, ha mantenuto il comando dalla partenza fino all’ultimo giro.
In coppia con Joakin Kumlin, pilota svedese al suo fianco, ha ottenuto la prima posizione registrando il tempo finale di 43’25.7. Il successo non è stato solo frutto della velocità pura, ma anche della capacità di gestire la navigazione in condizioni variabili del mare. Il podio si è completato con la seconda posizione di L. Bacchi – A. Bacchi e la terza di D. Cardazzo – G. Coltro. Altre squadre hanno chiuso subito dietro, radicalizzando il confronto agonistico lungo tutto il percorso di gara.
Il ritorno della motonautica a tranI e la lunga tradizione delle gare
Trani ha accolto la motonautica dopo una lunga assenza, riportando in città quella energia che da decenni l’ha caratterizzata. Le gare, conosciute come le F1 del mare, attraggono ogni anno appassionati e famiglie attratti dal rumore e dal fascino delle imbarcazioni che sfidano la velocità sull’acqua. La lunga pausa ha lasciato spazio a grande attesa, e i bolidi hanno superato i 180 chilometri orari, regalando emozioni a ogni curva del circuito.
La cornice è stata il percorso tradizionale lungo la costa, con spettatori posizionati in punti strategici per ammirare il passaggio delle imbarcazioni. Il banco di prova è stato la Long Race, una gara di 18 giri sul tracciato marino tranese, capace di mettere a dura prova piloti e mezzi. Trani, già rinomata per gli eventi culturali e sportivi, ha così confermato la sua vocazione a ospitare manifestazioni di rilievo internazionale.
Organizzazione e spettacoli collaterali durante l’evento sportivo
L’aspetto logistico e organizzativo ha avuto un ruolo centrale nel successo della manifestazione. Marino Masiero, vice presidente di Assonautica Italiana e organizzatore della gara, ha sottolineato la perfetta riuscita dell’evento e la partecipazione di oltre 250 persone provenienti da tutta Europa. Ha presentato la direzione rivolta a chiedere l’assegnazione del campionato del mondo 2026 proprio a Trani, grazie soprattutto alla qualità del circuito e alla spettacolare location naturale.
Oltre alla competizione in acqua, il pubblico ha trovato momenti di intrattenimento con visite ai paddock allestiti al Molo Santa Lucia, dove si poteva osservare da vicino le imbarcazioni e i preparativi delle squadre. Roberto Mariani, campione di freestyle jetsky, ha offerto acrobazie spettacolari per gli appassionati. Mattia Lancia e Carlotta Infussi hanno incantato con esercizi complessi sul flyboard, danzando sospesi a vari metri sopra la superficie dell’acqua.
Le opinioni di barlesi e kumlin sul ritorno a tranI
Barlesi ha espresso grande soddisfazione per il ritorno alla gara in una città che ama, rimarcando la lunga pausa prima di questa tappa, gli anni trascorsi e l’accoglienza riservata dagli spettatori. Ha sottolineato il forte legame con lo sport e la passione che mantiene viva la sua attività nonostante l’età. “Ho 72 anni, un fisico che regge grazie all’adrenalina e molta esperienza”, ha detto durante una breve intervista in banchina.
Kumlin ha mostrato altrettanto entusiasmo per l’esperienza in Italia. L’atleta svedese ha definito Trani come una sorpresa positiva, una città che ha trovato bella e accogliente. Ha aggiunto quanto fosse fiero di correre con un pilota come Barlesi, da cui apprende costantemente strategie e tecniche di gara. Questo equilibrio tra veterano e giovane talento ha fatto emergere un modello vincente nel campionato.
Atmosfera serale tra musica e cultura a tranI
Le serate di festa hanno completato il quadro di quattro giorni ricchi di energia sportiva e momenti sociali. La programmazione musicale ha presentato uno spaccato della scena italiana e internazionale: dal cantautorato ai ritmi swing con i gatti di via Bramante e artisti come Larry Franco Quartet e Antonio Bucci. Il pubblico ha potuto alternare l’adrenalina della gara con l’aria rilassata delle esibizioni musicali, creando un’esperienza integrata e coinvolgente.
La combinazione di sport e cultura ha reso questa festa della motonautica a Trani non solo un appuntamento agonistico, ma un’occasione per riscoprire la città attraverso eventi adatti a diverse età e interessi. La parata di emozioni ha rappresentato una cartolina viva della vitalità del territorio pugliese, che continua a investire in manifestazioni capaci di attrarre visitatori da tutto il continente.
Il circuito europeo si sposta verso nuove tappe in vista della stagione
Dopo la pausa pugliese, il circus della motonautica si è spostato a Cervia, sede della seconda prova del campionato europeo off shore. Le prossime tappe vedranno la carovana impegnata in Finlandia e Norvegia, regioni dove lo sport nautico mantiene un seguito consolidato. La stagione si concluderà con l’approdo sul lago di Como in ottobre, per un epilogo di alto livello e scenografie naturali molto apprezzate dagli atleti.
Il calendario conferma così un percorso itinerante che attraversa l’Europa, mettendo a confronto tradizioni diverse e atleti provenienti da più paesi. Ogni tappa presenta condizioni meteomarine e circuiti differenti, rendendo ogni gara un capitolo unico della stagione. La varietà di ambienti contribuisce a testare la capacità tecnica dei concorrenti e a portare lo sport su vari palcoscenici.