Il Super Team Cup Women ha raccolto un’attenzione inattesa nella prima edizione organizzata al campo comunale di Ancarano, in provincia di Teramo. Il torneo di calcio femminile ha visto mobilitate 20 squadre composte da ragazze tra i 12 e i 17 anni, provenienti da diversi territori abruzzesi e anche da altre regioni. La manifestazione ha segnato un passo significativo nella promozione dello sport femminile in una zona dove il calcio al femminile fatica a trovare spazio e visibilità.
Organizzazione e partecipazione al torneo di calcio femminile ad ancarano
Il torneo è stato pensato e allestito grazie alla collaborazione di figure esperte nel mondo dello sport locale. Sandro Di Berardino ha curato l’evento insieme a Giuseppe Menna e Gianluigi Ricchioni, entrambi membri dell’USAC Corropoli, una società impegnata nella promozione del calcio giovanile. Il numero di partecipanti è stato considerevole: 300 atlete di età compresa tra i 12 e i 17 anni, suddivise in 20 squadre si sono confrontate sul campo comunale di Ancarano.
Un interesse crescente per il calcio femminile
Questa presenza ampia ha sottolineato l’interesse che cresce attorno al calcio femminile, in particolare tra le nuove generazioni che mostrano passione e dedizione verso questo sport. La presenza di squadre non solo abruzzesi ma anche di altre regioni ha dato un valore aggiunto alla competizione, trasformandola in un vero momento sportivo di rilievo per tutta la zona. La presenza del pubblico e la partecipazione attiva degli atleti hanno garantito un clima di festa e di sport sano.
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Il sostegno delle istituzioni e l’impatto sul territorio
Dietro al successo della Super Team Cup Women c’è anche il sostegno concreto dell’amministrazione comunale di Ancarano. Il sindaco Panichi e l’assessore allo sport Marchetti hanno accolto con entusiasmo la proposta e hanno fornito appoggio logistico e organizzativo, condizioni che hanno facilitato lo svolgimento dell’evento. Il coinvolgimento delle istituzioni locali è stato fondamentale, perché ha permesso di superare quelle resistenze culturali che ancora oggi legano il calcio femminile a un ruolo secondario.
Un messaggio chiaro per il territorio
Questo progetto rappresenta un punto di partenza destinato a rinnovarsi e ampliarsi. Il messaggio che arriva è chiaro: il calcio non è solo uno sport per ragazzi. La valorizzazione delle giovani atlete è vista come una priorità, in un’area della Val Vibrata che presto potrà ospitare eventi simili coinvolgendo più comuni e ampliando la partecipazione. L’approvazione e il supporto delle autorità comunali hanno concretizzato un evento sportivo che si inserisce nei programmi territoriali per incrementare l’attenzione verso discipline che coinvolgono le ragazze.
Obiettivi sociali e futuri appuntamenti della super team cup women
La nascita del Super Team Cup Women si fonda su una scelta consapevole di utilizzare lo sport come veicolo di cambiamento sociale. Gli organizzatori puntano a superare i pregiudizi che hanno rallentato la diffusione del calcio femminile, offrendo alle ragazze occasioni per divertirsi e mettersi alla prova in un ambiente competitivo ma positivo. Il modello organizzativo si basa sulla passione di ex dirigenti di federazioni e enti locali, che hanno messo a frutto la loro esperienza per creare un progetto solido.
Una rete territoriale in crescita
L’intento è di rendere il torneo un appuntamento stabile, coinvolgendo progressivamente i comuni della Val Vibrata e promuovendo così una rete territoriale attiva. I promotori hanno già annunciato l’allestimento di almeno due eventi imminenti, concepiti per consolidare la presenza del calcio femminile e attirare ancora più partecipanti. Tra questi incontri ci sarà spazio per nuove sfide sportive e momenti di aggregazione che realizzeranno il sogno di molte giovani atlete dell’area.
La prima edizione del Super Team Cup Women lascia così aperte prospettive interessanti, diventando occasione non solo di sport ma di costruzione sociale. A confermare l’interesse, la presenza numerosa di squadre e atlete, insieme all’impegno operativo di organizzatori e istituzioni. Un modello esportabile in altri territori dove il calcio femminile cerca una nuova nascita e una maggiore considerazione.