Governo presenta esco card, nuovo supporto per famiglie vulnerabili nelle case popolari contro la povertà energetica

Governo presenta esco card, nuovo supporto per famiglie vulnerabili nelle case popolari contro la povertà energetica

Il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica lancia la esco card per famiglie in difficoltà nelle case popolari, offrendo un credito derivante dal risparmio energetico per coprire spese di energia e acquisti efficienti.
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Il ministero dell’Ambiente lancia la "esco card", una carta prepagata per famiglie in difficoltà che abitano in case popolari, che permette di ricevere una quota del risparmio energetico derivante da lavori di riqualificazione, da utilizzare per pagare bollette o acquistare elettrodomestici efficienti. - Gaeta.it

Il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha annunciato un’iniziativa pensata per aiutare le famiglie in difficoltà che abitano nelle case popolari. La esco card si inserisce nel Piano Sociale per il Clima, puntando a fornire un aiuto concreto per affrontare i costi legati all’energia. Questa misura vuole creare un legame diretto tra interventi di riqualificazione energetica e vantaggi economici per chi vive negli edifici pubblici, offrendo un sostegno mirato a ridurre la povertà energetica.

Come funziona la condivisione del risparmio energetico

Le energy service company procedono coprendo in anticipo i costi delle ristrutturazioni energetiche, recuperandoli poi attraverso il risparmio sulle bollette. La novità consiste nel meccanismo che assegna alle famiglie residenti una quota del risparmio certificato. L’importo assegnato viene caricato sulla esco card, una carta prepagata che può essere spesa esclusivamente per coprire spese energetiche o per acquistare apparecchiature a basso consumo.

Il valore disponibile sulla carta è calcolato in base alla riduzione reale dei consumi sull’intero edificio. Ogni abitazione riceve una parte proporzionale, tenendo conto dei consumi e dei metri quadri. Così, si garantisce un ritorno tangibile ai residenti, alle prese con difficoltà economiche e con bollette che pesano sul bilancio familiare.

Questo modello di incentivazione mira a generare un effetto positivo sia sul fronte ambientale – grazie ai lavori energetici – sia su quello sociale, mitigando il peso dei costi per chi vive in condizioni svantaggiate. Il percorso porta con sé una nuova concezione dell’efficienza energetica, che supera l’aspetto tecnico per diventare un vero aiuto economico.

Cosa si può acquistare con la esco card

I fondi caricati sulla esco card potranno servire a coprire diverse spese legate all’energia domestica. In concreto, le famiglie potranno pagarci le bollette di elettricità e gas. Sarà possibile acquistare elettrodomestici con alta efficienza energetica, come frigoriferi o lavatrici di ultima generazione, capaci di consumare meno e quindi aiutare a ulteriormente ridurre le spese future.

La carta potrà essere utilizzata anche per comprare dispositivi utili a migliorare l’efficienza della casa, per esempio lampadine a LED o pompe di calore portatili. Questi acquisti contribuiscono a un uso più consapevole dell’energia e a contenere i consumi, mantenendo al centro il bisogno delle famiglie più fragili di gestire la spesa senza rinunciare alla qualità della vita.

Va sottolineato che la misura riguarda esclusivamente chi risiede in edifici popolari sottoposti a interventi finanziati dal Piano Retrofitting energetico. Sono esclusi gli immobili già coinvolti in interventi co-finanziati da fondi europei o dal PNRR, così da evitare sovrapposizioni o finanziamenti duplicati.

Che cos’è la esco card e a chi si rivolge

La esco card nasce come una carta prepagata destinata alle famiglie vulnerabili che abitano in edifici di edilizia residenziale pubblica soggetti a lavori di miglioramento energetico. Attraverso questo strumento, chi vive in queste abitazioni potrà disporre di un credito ottenuto dal risparmio energetico generato dagli interventi realizzati da società specializzate, le cosiddette energy service company . Queste aziende si occupano di installare impianti più efficienti, intervenire sull’isolamento degli edifici o sostituire vecchi sistemi di riscaldamento. In passato, tutto il risparmio prodotto finiva a coprire i costi degli interventi sostenuti dalle ESCO, ma ora parte di questo sarà trasferito direttamente alle famiglie sotto forma di credito.

L’idea è dettagliata nelle schede ufficiali pubblicate dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Piano Sociale per il Clima. Questa iniziativa si inserisce nella fase di consultazione pubblica attiva fino a metà giugno 2025 e si propone di rispettare gli obiettivi previsti dalla Direttiva Case Green. Risulta quindi un passo concreto per combinare la riduzione dell’impatto ambientale con un aiuto economico diretto a chi ha più bisogno.

Tempistiche e risorse previste per l’attuazione della esco card

Il progetto della esco card si apre a lungo termine. L’Italia ha presentato il piano al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica con l’intenzione di completare entro fine 2026 tutte le norme e i criteri per attuare la misura. A quel punto si potrà dare il via alla distribuzione della carta a partire dal 2027 e fino al 2032.

La gestione sarà affidata al ministero, eventualmente a un soggetto esterno designato con un decreto specifico. I fondi per finanziare l’intera operazione arriveranno dal Fondo Sociale per il Clima, un finanziamento europeo destinato proprio a simulare progetti in materia di sostegno sociale e ambientale. Le famiglie beneficiarie non dovranno sostenere costi diretti.

L’avvio del sostegno dipende dall’approvazione definitiva del piano da parte della Commissione Europea, che valuterà la correttezza e la sostenibilità dell’iniziativa. Se tutto seguirà l’iter previsto, sarà una delle misure concrete messe in campo per rispondere alla povertà energetica attraverso un sistema di incentivi diretto e legato alla sostenibilità.

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