L’ordine degli architetti paesaggisti pianificatori di Ancona ha un nuovo presidente, l’architetto Gloria Vitali. Dopo il mandato di Viviana Caravaggi Vivian, Vitali guida il consiglio che si propone di rafforzare la professione con un approccio aperto al confronto e attento alle esigenze degli iscritti. Il sindacato professionale si impegna in un programma quadriennale che punta al dialogo e all’inclusione, valorizzando l’esperienza ed aprendo spazi per le nuove generazioni e la presenza femminile nel settore.
Scelta del nuovo presidente e composizione del consiglio dell’ordine
Gloria Vitali è stata designata nuova presidente dell’ordine dopo una carriera ventennale da libero professionista, attualmente impegnata nell’ufficio urbanistica del comune di Ancona da meno di un anno. La sua nomina rappresenta una continuità ma anche un cambio generazionale nel gruppo dirigente. Accanto a Vitali, come segretario è stata scelta l’architetto Isabella Calducci, mentre il ruolo di tesoriere è affidato a Carlo Beer.
Consiglio e competenze
Il consiglio comprende, tra gli altri, gli architetti Annalisa Appolloni, Lorenzo Campodonico, Elisa Ciucciovè, Giovambattista Padalino, Andrea Tabocchini, Federica Teodosio, Maurizio Volpini e il giovane consigliere Luigi Verdini. Questa composizione punta a rappresentare diverse esperienze e competenze, equamente distribuite fra generazioni e competenze specifiche per una professione che deve affrontare problemi complessi legati al territorio.
Leggi anche:
Obiettivi e priorità del mandato quadriennale
Il programma del nuovo consiglio si concentra su alcune parole chiave: attenzione ai giovani, valorizzazione della professione declinata al femminile, formazione e coinvolgimento attivo nel servizio alla comunità. L’ordine vuole proseguire un percorso di apertura, ampliare il confronto e rafforzare la rappresentanza degli iscritti in tutti gli ambiti.
Secondo Vitali, serve consolidare quanto realizzato finora, dando però spazio a nuove idee e alle istanze che giungono dagli iscritti. La professione deve mantenere una dimensione concreta e vicina al territorio, con una visione che guardi alla sostenibilità del lavoro quotidiano e alle ripercussioni sociali e ambientali dei progetti.
Collaborazioni con enti istituzionali e impegni sul territorio
Nei mesi precedenti, il percorso dell’ordine ha portato a instaurare contatti continui con istituzioni chiave della regione. Tra i risultati più importanti figura la costituzione della federazione architetti marche. Questo consorzio mira a unire le forze degli ordini provinciali per avere una voce più autorevole a livello regionale.
L’ordine di Ancona ha svolto un ruolo attivo nella stesura di protocolli di intesa con Anci Marche, la diocesi di Ancona-Osimo, Upi e altri enti. Queste collaborazioni riguardano la tutela del patrimonio artistico e architettonico, ma anche la gestione di emergenze ambientali. In casi come l’alluvione di Senigallia e le difficoltà subite dal comune di Osimo, l’ordine ha partecipato a tavoli tecnici dimostrando una presenza concreta al fianco della popolazione e delle amministrazioni.
Impegno operativo e supporto
L’ordine si è infatti mostrato pronto a intervenire ogni volta che serve per tutelare il territorio e le comunità che lo abitano, consolidando così il suo ruolo istituzionale.
Visione futura per la professione e ruolo nel contesto locale
Il mandato di Gloria Vitali intende dare continuità al dialogo istituzionale iniziato in passato, ma soprattutto ampliare l’impatto dell’ordine nel territorio marchigiano. Non si tratta solo di gestione interna ma di un progetto che vede l’architetto come figura chiave per tutelare e migliorare il patrimonio, intervenendo con competenza nel contesto urbano e ambientale.
Vitali sottolinea la necessità di guardare al futuro con una visione a lungo termine, ponendo al centro la difesa e la crescita della professione. La sfida è mantenere alta la qualità tecnica e culturale e offrire risposte alle nuove esigenze sociali, anche valorizzando la partecipazione femminile e la formazione continua.
L’ordine di Ancona si presenta così come un soggetto attivo nel campo dell’urbanistica e della conservazione, con attenzione alle dinamiche locali e regionali.