I raid aerei russi su Kiev della sera precedente hanno provocato diverse vittime, incluso un cittadino americano. Washington ha espresso una dura condanna per questi attacchi che hanno colpito obiettivi civili nella capitale ucraina.
La reazione del dipartimento di stato degli stati uniti ai raid su kiev
Il dipartimento di stato Usa ha commentato con fermezza gli attacchi aerei russi contro Kiev avvenuti la sera del 25 gennaio 2025. Tammy Bruce, portavoce del dicastero americano, ha definito la situazione «gravissima», sottolineando come questi raid abbiano provocato la morte di persone innocenti, inclusa quella di un cittadino statunitense. La funzione principale di Washington, ha detto Bruce, rimane quella di proteggere i suoi cittadini ovunque si trovino. Ha ribadito inoltre che la priorità del governo americano è garantire sicurezza e tutela 24 ore su 24 per gli americani nel mondo. La portavoce ha espresso la “forte condanna” degli Stati Uniti per gli attacchi mirati contro zone civili.
Le conseguenze del raid sulla popolazione di kiev e i danni sul territorio
I raid notturni condotti dall’aviazione russa hanno colpito quartieri abitati e infrastrutture non militari della capitale ucraina, causando vittime e danni significativi. Le fonti locali hanno riportato la morte di almeno 5 persone, tra cui una famiglia. Il cittadino americano deceduto si trovava nella zona quando è scoppiata l’esplosione di un edificio residenziale. La situazione a Kiev è tornata ad essere fragile a causa di questi attacchi, con strutture essenziali come ospedali e reti elettriche seriamente danneggiate. Le autorità ucraine hanno confermato l’intervento immediato dei soccorsi, ma ancora si contano persone disperse o ferite. Questi raid hanno peggiorato la condizione di sicurezza nella città, elevando la tensione tra i civili che cercano rifugio in strutture di emergenza.
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Il ruolo delle autorità internazionali e lo scenario geopolitico
La risposta degli Stati Uniti si inserisce in un contesto di forte tensione tra Mosca e l’Occidente che va avanti ormai da diversi anni. Dopo gli attacchi su Kiev, molte nazioni hanno aumentato la pressione diplomatica sulla Russia. L’allarme sollevato da Washington richiama l’attenzione della comunità internazionale sull’escalation in Ucraina. In seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu sono previste discussioni urgenti per valutare le azioni da prendere contro questi atti, che violano norme internazionali e colpiscono la popolazione civile. L’attenzione si concentra anche sul percorso delle trattative di pace che appaiono bloccate e sui rischi di una nuova fase di conflitto diretto. Nel frattempo le ambasciate di vari paesi, tra cui quella americana a Kiev, adottano misure per la sicurezza dei loro cittadini. La situazione resta tesa e potrebbe evolvere rapidamente nelle prossime settimane.