Il caso di Anastasia Trofimova, 28enne russa trovata senza vita a villa Pamphili, continua a muovere le indagini coordinate dalla procura di Roma. Mentre si attendono i risultati degli esami istologici, nuovi dettagli spingono gli investigatori a considerare spostamenti della ricerca anche all’estero, in particolare in Grecia, per gestire i tempi legati all’estradizione dell’indiziato principale.
La testimonianza della madre di anastasia: un passo chiave nelle indagini
I magistrati romani hanno previsto di sentire la madre di Anastasia Trofimova per fare chiarezza sugli ultimi giorni della donna e sulle dinamiche familiari che potrebbero aiutare a ricostruire la vicenda. La donna potrebbe essere ascoltata appena sarà disponibile a recarsi in Italia, oppure in alternativa tramite rogatoria internazionale. Gli inquirenti puntano a raccogliere ogni dettaglio utile, considerando anche la distanza geografica, visto che la madre risiede all’estero.
Il colloquio con la madre è fondamentale per ricostruire una cronologia precisa, tracciare eventuali tensioni o situazioni che possono aver influito nel dramma e capire se ci fossero segnali o richieste di aiuto rimasti inascoltati. Vista la complessità dell’indagine, ogni elemento è considerato prezioso per orientare le prossime mosse investigative.
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Le analisi istologiche sul corpo di anastasia e le ipotesi sulle cause della morte
L’autopsia effettuata presso l’istituto di medicina legale dell’università cattolica a Roma ha aperto un capitolo importante nel caso, ma per avere risposte certe bisognerà attendere il completamento degli esami istologici, previsti per luglio. Questi esami approfondiranno la natura dei danni subiti dal corpo e chiariranno con precisione le cause del decesso.
Le tracce raccolte fino a ora hanno indicato l’ipotesi che Anastasia possa essere stata soffocata, ma restano aperti altri scenari da verificare. I risultati attesi saranno determinanti per confermare o escludere questa tesi, e potranno anche indirizzare la direzione delle indagini verso nuovi presunti responsabili o dinamiche.
In attesa di questi esami, la procura continua a raccogliere testimonianze e a verificare informazioni, per costruire un quadro più completo della tragedia.
la possibile estensione delle indagini in grecia per accelerare l’estradizione di Francis Kaufmann
Se l’estradizione di Francis Kaufmann dovesse subire ritardi significativi, gli investigatori italiani sono pronti a recarsi direttamente in Grecia per portare avanti le indagini sul territorio estero. Kaufmann, 46enne americano rinchiuso nel carcere di Larissa, è il principale indiziato per il duplice omicidio di Anastasia e della sua figlioletta di 11 mesi, Andromeda.
L’uomo ha rifiutato il trasferimento in Italia, complicando le procedure giuridiche collegate, e ora si attende la decisione dei giudici greci. La lente internazionale aggiunge tensione al caso, che richiede tempi giuridici più lunghi e inevitabilmente rallenta il processo. In questo scenario, l’opzione di un intervento diretto degli inquirenti in Grecia serve come misura per non perdere tempo e continuare a monitorare da vicino l’evoluzione del caso.
Inoltre, è emerso che Kaufmann ha usato un passaporto sotto falso nome, Rexal Ford, per acquistare una sim telefonica a Roma. Questo dettaglio apre nuove piste sull’organizzazione dei suoi spostamenti e sui possibili tentativi di nascondere le proprie tracce nelle settimane precedenti al fatto.
Questi sviluppi segnalano che le indagini sono ancora lontane dalla chiusura e che per far luce sull’accaduto servirà confrontarsi con più giurisdizioni e dettagli.