La mattinata di oggi ha visto a palazzo margherita un incontro dedicato al legame tra le pro loco italiane e la valorizzazione dei territori in vista del giubileo 2025. L’evento, organizzato da Anci e Unpli, ha riunito rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di volontariato per fare il punto sulle iniziative che accompagneranno la manifestazione nazionale prevista a Roma il 29 giugno 2025.
L’evento a palazzo margherita e i protagonisti del dialogo
La sala conferenze di palazzo margherita ha accolto stamane un dibattito articolato sul ruolo delle pro loco nella promozione del patrimonio immateriale e culturale italiano. Presenti figure chiave come l’assessore al turismo del comune dell’Aquila, Ersilia Lancia, e il presidente Unpli Abruzzo Sandro Di Addezio. A rappresentare Anci Abruzzo c’era Antonio Di Bartolomeo, sindaco di San Demetrio ne’ Vestini e membro del direttivo regionale.
Il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina, ha offerto un quadro chiaro sull’impegno delle pro loco, sottolineando l’importanza di rafforzare la collaborazione con le amministrazioni territoriali. Non è mancato l’intervento del sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, che ha posto l’accento sull’interesse governativo verso la tutela delle tradizioni, della sovranità alimentare e delle foreste attraverso il coinvolgimento diretto delle associazioni locali.
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Una tappa rilevante per strategie condivise
Questa convergenza di intenti ha indicato l’incontro come una tappa rilevante per definire strategie congiunte atte a rilanciare prodotti culturali, feste popolari e rituali tradizionali che caratterizzano ogni angolo d’Italia.
La giornata del giubileo delle pro loco a roma
Il giubileo delle pro loco rappresenta un appuntamento centrale per le organizzazioni di volontariato sparse sul territorio. Inserito nel programma ufficiale del giubileo 2025, avrà luogo il 29 giugno in piazza San Pietro a Roma, fungendo da momento di riconoscimento per tutte le pro loco italiane che ogni anno mobilitano energie nella custodia delle tradizioni locali.
Questa giornata sarà dedicata ai volontari che animano le attività, coinvolgendo non solo le pro loco ma anche le comunità che esse rappresentano. Si tratta di un evento pensato per celebrare la ricchezza e la varietà delle identità regionali attraverso manifestazioni, esposizioni e momenti culturali coordinati nella capitale.
La rete delle pro loco in mostra
L’organizzazione ha già previsto la partecipazione di gruppi da tutta Italia, per testimoniare la capillarità di questa rete e il ruolo che svolge nel mantenere vive usanze che altrimenti rischierebbero di perdere rilevanza nelle società contemporanee.
Il valore culturale e valoriale delle pro loco nella conservazione delle tradizioni
Antonino La Spina ha evidenziato come Unpli operi da sempre nella difesa del patrimonio immateriale del paese. Le attività delle pro loco includono l’organizzazione di eventi come infiorate, riti religiosi, feste popolari e la promozione di artigianato tradizionale che costituiscono parte integrante della storia culturale italiana.
La sfida attuale è quella di consolidare la collaborazione con Anci e le amministrazioni, permettendo un lavoro di squadra capace di sostenere il territorio in termini di identità e attrattiva culturale. Fondamentale risulta il dialogo diretto tra enti locali e associazioni, per evitare dispersioni e moltiplicare le occasioni di promozione.
Turismo di prossimità e identità culturale
Questa alleanza porta a valorizzare non solo gli aspetti culturali ma anche quelli economici legati a un turismo di prossimità, rispettoso delle peculiarità di ogni luogo. Le pro loco diventano così custodi attivi, che favoriscono la trasmissione delle tradizioni alle nuove generazioni.
La prospettiva istituzionale sul ruolo dei territori e la valorizzazione turistica
Luigi D’Eramo, sottosegretario all’agricoltura, ha rilanciato l’importanza delle pro loco come ponte tra le tradizioni e lo sviluppo locale. Ha sottolineato la necessità di mettere a sistema le risorse dei comuni e delle associazioni per creare un’offerta turistica orientata alla scoperta del patrimonio storico, gastronomico e ambientale.
Il riferimento alla sovranità alimentare ha collegato le attività tradizionali a un’attenzione sempre maggiore verso la tutela dei prodotti locali e del paesaggio rurale. In quest’ottica, le iniziative delle pro loco si configurano come occasioni di educazione civica e di promozione di stili di vita sostenibili.
Il messaggio rivolto alle amministrazioni è quello di continuare a incentrare i programmi su queste collaborazioni di prossimità per rafforzare la qualità dell’esperienza turistica e stimolare un senso d’appartenenza delle comunità alle proprie radici.
Progetti come il giubileo delle pro loco dimostrano che tale percorso può trovare riscontri concreti, diventando modello replicabile anche in altre situazioni territoriali. L’appuntamento romano fungerà quindi da banco di prova e da momento di visibilità per queste realtà che dedicano tempo e passione alla loro terra.