Giubileo a Roma: i B&B non decollano tra case vuote e mercati strani

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Giubileo a Roma, B&B in difficoltà tra case vuote e mercati incerti. - Gaeta.it

Armando Proietti

21 Settembre 2025

Nel 2025 Roma si trova a fare i conti con nuove sfide. Il Giubileo, che avrebbe dovuto portare un fiume di turisti, non ha dato la spinta attesa ai B&B. Offerta e domanda non hanno trovato un equilibrio, mettendo in luce le difficoltà di chi investe nel turismo “fai da te”. Nel frattempo, la città si confronta con spazi abbandonati, problemi fiscali legati alle seconde case e una movida che trasforma quartieri già complicati. Tutto questo disegna il volto di una Roma in cambiamento, spesso segnata da tensioni nascoste.

B&b, flop durante il Giubileo: perché non è andata come sperato

Per il Giubileo, Roma ha visto moltiplicarsi i B&B, con tante case convertite in strutture ricettive improvvisate. Si pensava che l’ondata di pellegrini e turisti avrebbe fatto esplodere gli affari. E invece i numeri dicono altro. Molti albergatori “fai da te” hanno registrato meno prenotazioni del previsto, senza il guadagno sperato. Troppa offerta ha fatto crollare il mercato, soprattutto in quartieri residenziali non pronti ad accogliere così tanti visitatori. Il risultato? Frustrazione diffusa, con zone trasformate in “alberghi a cielo aperto” senza vantaggi reali per chi ci vive o lavora.

Chi ha puntato su questo modello ha dovuto affrontare costi di gestione più alti dei ricavi. Senza una vera pianificazione e con una concorrenza agguerrita, il bilancio è stato in rosso. Molti proprietari hanno incontrato più problemi che benefici, anche perché il turismo si è concentrato in poche aree, lasciando fuori gran parte della città. Il Giubileo 2025 ha dimostrato che trasformare le case in business non basta: serve una rete e regole chiare per sostenere davvero il fenomeno. Altrimenti si rischia di creare una bolla che scoppia sulle spalle dei cittadini.

Spazi abbandonati e seconde case: i problemi che pesano su Roma

Roma si scontra con i “relitti urbani”: vecchi distributori di benzina chiusi da anni che restano fermi nei quartieri, difficili da riqualificare. Questi spazi abbandonati sono fonte di degrado e insicurezza. Sistemarli è complicato, servono investimenti pubblici e privati ma la burocrazia rallenta tutto. Così restano zone fantasma che peggiorano la vita intorno a loro. È un problema che parla anche del destino di vaste aree un tempo funzionali e ora inutilizzate.

Nel frattempo, Roma detiene il record italiano per seconde case e per evasione IMU su questi immobili. Questo pesa molto sulle casse comunali, riducendo fondi che potrebbero servire ai servizi. Molti proprietari non pagano le tasse, alimentando un circolo vizioso difficile da spezzare. Il Comune si trova a gestire risorse scarse e una pressione fiscale che grava di più sui residenti, aumentando il divario tra bisogni reali e servizi offerti.

A peggiorare la situazione ci sono anche immobili pubblici con problemi evidenti. Alcuni palazzi non pagano l’acqua da anni, accumulando debiti pesanti. Questo fa emergere le falle nella gestione di strutture pubbliche o semi-pubbliche, con danni alle finanze comunali e poca trasparenza verso i cittadini.

Movida e quartieri divisi: gli spaccati di una Roma che cambia

In zone come Città Giardino la movida anima le serate, con locali pieni e una vita notturna più vivace. Ma questo rinnovamento non è accolto da tutti: tra residenti, commercianti e amministratori si creano tensioni. Gli interessi spesso si scontrano, anche se il dialogo mostra che le distanze non sono così grandi come sembrano. La nuova vitalità porta opportunità, ma serve trovare un equilibrio per non rovinare la qualità della vita.

Al contrario, quartieri come Grottaperfetta raccontano storie di abbandono, con spazi pubblici lasciati a se stessi. L’ex bocciofila, in mezzo al verde, è una ferita aperta che denuncia come la città fatichi a gestire patrimoni con potenziale inespresso. Sono questi angoli dimenticati che pesano sul quotidiano, creando degrado e spopolamento in zone che avrebbero bisogno di interventi mirati.

La difficoltà a valorizzare e recuperare questi spazi rappresenta un nodo centrale. La manutenzione e gli investimenti pubblici spesso arrancano, lasciando dietro di sé pezzi di città spezzati e poco utilizzabili.

Ospedali e enti pubblici: scambi opachi e sprechi

Roma è il teatro di scambi poco trasparenti sugli ospedali. Stato e Regione si passano strutture sanitarie, in un gioco che rischia di oscurare gli interessi veri della collettività. A guadagnare sembrerebbe soprattutto il Vaticano, attore importante nella governance cittadina. Questi scambi somigliano a un “calciomercato” della sanità, dove le priorità per migliorare cure e accesso restano sullo sfondo. Le decisioni sembrano più dettate da equilibri di potere che da un progetto chiaro e organico.

Nel frattempo, gli enti pubblici romani continuano a pesare sui cittadini e sui conti con sprechi evidenti. L’inefficienza di queste strutture alimenta sfiducia, perché spesso sembrano bloccate senza segnali di miglioramento. Questo sistema “carrozzone” rallenta la capacità di Roma di rispondere ai bisogni di base e lascia sul tavolo molte risorse sprecate.

Criminalità, banconote false e tensioni sociali: cosa bolle sotto la superficie

Nel mondo della criminalità, questa settimana è emersa una rete internazionale di prostituzione che va da Bogotá a Roma. Gli arresti, 11 persone coinvolte, segnano una svolta nelle indagini. I traffici mostrano collegamenti internazionali e modalità che toccano diverse zone italiane, Roma compresa. Il lavoro della polizia ha smantellato un’organizzazione complessa e ben strutturata, dimostrando quanto questi fenomeni siano radicati.

A Viterbo, un arresto durante la festa di Santa Rosa ha riportato sotto i riflettori la mafia turca nella Tuscia. La zona è ormai una base stabile per questa criminalità straniera, con effetti precisi sul tessuto sociale e politico. La presenza di questa mafia aggiunge un livello di preoccupazione che va affrontato per garantire sicurezza e legalità.

Sul fronte della contraffazione, il mercato delle banconote false si diffonde anche tramite canali digitali come Telegram. Un’esperienza diretta ha fatto emergere rischi e incertezze di questo sistema sommerso, che mina la fiducia nell’economia. La diffusione del fenomeno mostra quanto sia urgente intervenire con controlli e informazione per limitare i danni a cittadini e imprese.

Derby E Curve: lo specchio delle nuove tensioni tra i tifosi romani

Nel clima infuocato del derby della Capitale, le tifoserie di Roma e Lazio vivono un momento di fermento. Indagini e nuovi equilibri nelle curve raccontano una realtà in movimento. I gruppi ultras mostrano tensioni ma anche nuove alleanze, cambiando i rapporti di forza tradizionali. Questi mutamenti riflettono più ampi cambiamenti sociali e culturali che riguardano non solo il calcio, ma tutta la città.

Le rivolte silenziose e i retroscena che emergono offrono uno spaccato raro sulla passione dei tifosi, sempre centrale ma anche difficile da gestire per le istituzioni. Il derby diventa così più di una partita: un osservatorio sullo stato delle relazioni sociali a Roma.

Roma si mostra con volti diversi, tra difficoltà e speranze. La città resta un laboratorio dove si intrecciano storia, attualità e sfide future. Questi racconti raccontano una realtà viva e in trasformazione, con nodi ancora da sciogliere per migliorare la vita di chi ci abita.