Gip di milano dispone arresti domiciliari per ex assessore e manager nell’inchiesta urbanistica senza convalidare l’accusa di induzione indebita

Gip di milano dispone arresti domiciliari per ex assessore e manager nell’inchiesta urbanistica senza convalidare l’accusa di induzione indebita

Il gip Mattia Fiorentini dispone arresti domiciliari per Tancredi, Catella e altri indagati nell’inchiesta urbanistica di Milano, escludendo l’accusa di induzione indebita per il sindaco Giuseppe Sala.
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Il gip di Milano ha disposto misure cautelari per alcuni indagati nell’inchiesta sull’urbanistica milanese, escludendo però l’accusa di induzione indebita per il sindaco Sala e altri principali imputati. - Gaeta.it

Una recente decisione del giudice per le indagini preliminari di Milano, Mattia Fiorentini, ha segnato una nuova fase nell’inchiesta sul settore urbanistico milanese, coinvolgendo figure di spicco come l’ex assessore Giancarlo Tancredi e il ceo di Coima Manfredi Catella. Il tribunale ha stabilito misure cautelari per diverse persone, ma ha escluso la convalida dell’accusa di induzione indebita, contestata ai principali indagati. Il provvedimento ha anche escluso il sindaco Giuseppe Sala dal capo di imputazione legato a questa accusa specifica.

Misure cautelari e figure coinvolte nella vicenda milanese

Il gip Mattia Fiorentini ha disposto gli arresti domiciliari per cinque indagati ritenuti centrali nell’inchiesta sull’urbanistica meneghina. Tra questi figurano Giancarlo Tancredi, ex assessore al Comune di Milano, e Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, gruppo immobiliare con un ruolo cruciale nello sviluppo urbano. Sono stati arrestati anche Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra, rispettivamente presidente e componente della commissione paesaggio del capoluogo lombardo, e Federico Pella, ex manager della società J+S. Per il patron di Bluestone, Andrea Bezziccheri, invece, è stato disposto il carcere.

Queste misure sono state decise nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla procura di Milano su presunte irregolarità e comportamenti illeciti legati a interventi urbanistici. Gli arresti disciplinano la posizione degli indagati in modo diverso, in base al ruolo e al presunto coinvolgimento. L’attenzione delle autorità si è concentrata sui rapporti tra amministrazioni pubbliche e operatori privati, con particolare riguardo agli enti che avrebbero potuto indirizzare o condizionare approvazioni e autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica.

Esclusione dell’accusa di induzione indebita per giuseppe sala

Nel provvedimento firmato dal gip, non è stata riconosciuta l’accusa di induzione indebita sostenuta dalla procura meneghina. Questo capo d’imputazione riguarda fatti contestati a più soggetti, tra cui il sindaco Giuseppe Sala e l’architetto Stefano Boeri, relativamente a quanto definito “vicenda del Pirellino”. L’indagine ipotizzava che, in quella fase, vi fossero condotte illecite finalizzate a influenzare decisioni amministrative o a presentare falsità.

La decisione di non convalidare questa specifica accusa non annulla tuttavia l’intero impianto investigativo né esclude altri profili di irregolarità contestati. La vicenda del Pirellino – nome con cui è identificato un complesso edilizio noto nel centro di Milano – rimane al centro di accertamenti, ma con il gip che ha evidenziato carenze negli elementi probatori riguardo alla presunta induzione indebita nel caso del sindaco Sala.

Contesto dell’inchiesta e possibili sviluppi futuri

L’inchiesta milanese si inserisce in un quadro di crescenti controlli e verifiche sul rapporto tra politica, imprenditoria e trasformazioni del territorio urbano. Negli ultimi anni, l’attenzione degli inquirenti si è focalizzata su pratiche amministrative e contratti pubblici relativi a progetti di riqualificazione e nuovi insediamenti, aree dove il potere decisionale può assumere una particolare rilevanza e impatto.

L’arresto di figure di rilievo come Tancredi e Catella testimonia l’intensità delle indagini e il tentativo della magistratura milanese di fare luce su possibili condizionamenti non trasparenti. Gli sviluppi prossimi potranno fornire nuovi elementi, in particolare sulle altre accuse ancora in corso di accertamento. Intanto, il rigetto dell’accusa di induzione indebita per i principali imputati rappresenta un aspetto chiave, destinato a influenzare il prosieguo del procedimento.

Il caso mantiene alta l’attenzione su Milano, città alle prese con sfide urbanistiche complesse e interessi forti, in cui i rapporti tra pubblico e privato restano al centro della scena giudiziaria e politica.

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