Giovani palestinesi bloccati dalla polizia a milano mentre chiedono la fine degli accordi militari con israele

Giovani palestinesi bloccati dalla polizia a milano mentre chiedono la fine degli accordi militari con israele

A Milano giovani palestinesi protestano contro gli accordi militari tra Italia e Israele, bloccati dalla polizia a Porta Venezia; presidio anche in piazza San Babila con nuove mobilitazioni previste.
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A Milano, giovani palestinesi hanno tentato di manifestare contro gli accordi militari tra Italia e Israele, ma la polizia ha bloccato il corteo. Nonostante il divieto, hanno tenuto un presidio a Porta Venezia, chiedendo solidarietà e una presa di posizione ufficiale del Comune. - Gaeta.it

A Milano, un gruppo di giovani palestinesi residenti in Italia ha tentato di manifestare per chiedere la rottura degli accordi militari tra Italia e Israele, ma la polizia ha impedito che il corteo partisse verso la Prefettura. L’appuntamento iniziale era fissato a Porta Venezia, dove si sono comunque radunati per un presidio. La protesta si inserisce nel contesto delle tensioni internazionali e di una crescente mobilitazione per la causa palestinese.

Il blocco a porta venezia e la contestazione al divieto di corteo

I giovani palestinesi hanno denunciato di essere stati fermati e circondati dalle forze dell’ordine appena arrivati a Porta Venezia. Secondo gli organizzatori, la questura di Milano ha vietato il corteo giustificando la decisione con la mancanza di agenti sufficienti per garantire la sicurezza pubblica. Eppure sul posto c’era un vasto schieramento di polizia: una decina di camionette della celere e numerosi agenti in assetto antisommossa. Questa discrepanza ha suscitato molte critiche da parte dei manifestanti, che hanno definito la motivazione ufficiale una “vergogna”.

Il clima tra i manifestanti

Il clima tra i partecipanti è risultato teso. Nonostante l’impossibilità di marciare verso la Prefettura, i giovani hanno continuato a tenere alta la protesta restando fermi in presidio, esponendo bandiere palestinesi e uno striscione con la scritta “Fermiamo il sionismo con la resistenza”. La loro presenza in strada vuole essere un segnale forte contro ciò che definiscono un “genocidio” durato ormai due anni, chiedendo al Comune di Milano di non restare più in silenzio su questa situazione.

Le motivazioni dei giovani palestinesi e le rivendicazioni espresse

Il gruppo organizzatore ha spiegato di voler portare avanti rivendicazioni precise, che coinvolgono sia l’azione politica che la sensibilizzazione dell’opinione pubblica locale. La richiesta principale è la fine degli accordi militari tra Italia e Israele, considerati un sostegno diretto alle operazioni dell’esercito israeliano contro la popolazione palestinese. Inoltre, chiedono che il Comune di Milano prenda una posizione ufficiale, riconoscendo le denunce sulle violenze in corso.

Messaggi e riferimenti della protesta

I partecipanti si sono presentati con una presenza visibile, non solo con le bandiere ma anche con messaggi forti puntati contro il sionismo. Il riferimento è alla resistenza palestinese come unica risposta possibile davanti a quello che descrivono come un conflitto estremamente squilibrato. Da questo punto di vista, la protesta vuole essere non solo un momento di denuncia, ma anche di sostegno alla lotta nei territori palestinesi.

Le iniziative parallele in piazza san babila e i prossimi appuntamenti

Oltre al presidio di Porta Venezia, in serata un altro gruppo di attivisti, tra cui l’Associazione palestinesi d’Italia e il centro sociale Vittoria, si è incontrato in piazza San Babila. Hanno scelto un presidio statico piuttosto che un corteo, mettendo in relazione la manifestazione con le prossime giornate referendarie e con la festa islamica del Sacrificio, che quest’anno cade venerdì e sabato.

Slogan e mobilitazione

Uno degli slogan più ripetuti durante questo secondo appuntamento è stato “Noi festeggiamo ma Gaza non festeggia, Gaza si sacrifica per salvare la nostra umanità”. Questo evidenzia la forte solidarietà che guidava le manifestazioni e la volontà degli organizzatori di continuare la mobilitazione nel weekend. Il prossimo corteo è già fissato per sabato 14 giugno, con partenza alle 17 da Piazzale Piola e arrivo a Lambrate, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sulle condizioni a Gaza e sulla causa palestinese.

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