Un giovane di 25 anni è stato ferito con un colpo di pistola ieri mattina nel quartiere Fuorigrotta a Napoli. L’episodio si è verificato in via Leopardi e coinvolge figure note alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio. Dietro il ferimento potrebbe esserci un debito non saldato connesso al traffico di stupefacenti. Gli investigatori indagano per chiarire la dinamica e individuare il responsabile.
Dettagli dell’agguato a fuorigrotta: quando e come è avvenuto il ferimento
L’attacco è successo in strada, mentre Ugo Cucarano rientrava a casa. Il ragazzo, già noto alle autorità per fatti legati alla droga, è stato avvicinato da un uomo con volto coperto in sella a uno scooter. L’aggressore ha estratto una pistola e sparato due colpi di pistola, uno dei quali ha centrato il braccio sinistro di Cucarano.
Il giovane ha riportato una ferita non grave e si trova ricoverato all’ospedale San Paolo di Napoli. La prognosi dei medici indica una guarigione prevista in circa 30 giorni. Dopo la sparatoria, un automobilista di passaggio ha prestato soccorso e ha condotto il ferito al pronto soccorso, evitando quindi che la situazione potesse aggravarsi.
Leggi anche:
Le forze dell’ordine, coordinate dalla Questura di Napoli, hanno avviato subito le indagini. Hanno ascoltato Cucarano, che ha ricostruito l’accaduto e ha confermato l’aggressione improvvisa senza che vi fosse un tentativo di rapina. L’ipotesi di un regolamento di conti legato a debiti per forniture di droga è quella che gli investigatori ritengono più attendibile.
Precedenti di Ugo Cucarano: dalla detenzione della droga al tentativo di corruzione
Ugo Cucarano non è nuovo ai problemi con la legge. Nel 2021 fu arrestato per detenzione di marijuana ai fini di spaccio dopo una perquisizione nella sua abitazione: la polizia sequestrò 34 grammi di droga, bilancini e denaro contante. In quell’occasione fu coinvolta anche un’amica, appena maggiorenne, che subì una denuncia.
Nel 2019, poi, Cucarano tentò di corrompere i carabinieri che lo fermarono con 4 grammi di marijuana e quasi 3.000 euro in contanti. Offrì denaro per farsi restituire la droga e il denaro confiscati. Quella azione gli costò una nuova denuncia per spaccio e istigazione alla corruzione.
Il suo coinvolgimento in episodi di droga e tentativi illeciti rende più chiaro il possibile motivo dietro la sparatoria: un debito non pagato o una disputa all’interno degli ambienti criminali in cui era inserito.
Il quadro della piccola criminalità e dello spaccio a Napoli: tensioni e violenze quotidiane
La sparatoria di Fuorigrotta rientra in un contesto più ampio, quello della piccola criminalità napoletana, spesso legata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Questi traffici organizzati in modo capillare intorno al territorio generano tensioni costanti tra singoli o gruppi in competizione.
Gli episodi di violenza, come quello che ha coinvolto Cucarano, sono spesso la conseguenza di rapporti deteriorati per questioni di soldi o debiti legati alla droga. Le forze dell’ordine lavorano per individuare responsabilità e prevenire simili atti, ma la complessità delle reti di spaccio rende l’intervento complicato.
Le telecamere della zona di via Leopardi sono al centro dell’attenzione degli investigatori, che vogliono estrarre ogni dettaglio utile per identificare l’autore del gesto e capire con precisione le circostanze che hanno portato all’aggressione.
Napoli resta una città dove la piccola criminalità impone una sfida continua per la sicurezza e la legalità, e questo episodio testimonia nuovamente il nodo irrisolto dei traffici illeciti e delle relative ripercussioni violente.