Un giovane bracciante indiano è stato rinvenuto senza vita lunedì pomeriggio a Fondi, in un terreno incolto vicino allo scalo ferroviario. Le autorità ipotizzano che la causa del decesso possa essere un malore legato all’assunzione di sostanze stupefacenti, mentre gli accertamenti proseguono per chiarire ogni dettaglio. Nel frattempo, emergono i primi elementi raccolti dai carabinieri e dal medico legale intervenuti sul luogo.
Ritrovamento del corpo e prime ipotesi sugli eventi
Il giovane, identificato come Gundeep Singh, 27 anni, è stato scoperto morto in una zona isolata alle spalle della stazione ferroviaria di Fondi. I carabinieri hanno subito puntato l’attenzione su una possibile overdose, viste le circostanze del ritrovamento. Accanto al corpo, infatti, è stata trovata una quantità di materiale utilizzato per il consumo di droghe pesanti. Questa strumentazione, rinvenuta in una piccola rimessa agricola vicina, ha orientato gli investigatori verso una morte probabilmente legata all’eroina.
Il corpo non presentava segni evidenti di violenza estrema, ma l’ipotesi più accreditata resta quella dell’assunzione di sostanze che hanno causato un malore fatale. La zona incolta è un luogo appartato, non facilmente visibile, confermando che il ragazzo potrebbe aver cercato un posto appartato per il suo gesto o che si è trovato in difficoltà lì. Lo scenario richiama purtroppo il fenomeno dell’uso di stupefacenti in zone rurali, una realtà spesso nascosta.
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La vita recente del giovane e le circostanze della sparizione
Gundeep Singh risiedeva a Fondi da qualche tempo, dopo essersi trasferito da Sabaudia. Era un bracciante, impegnato in lavori agricoli stagionali. La sua scomparsa è stata segnalata domenica mattina, quando si è allontanato portando con sé una bicicletta elettrica. Questa bici è stata ritrovata proprio sul campo dove è stato scoperto il corpo.
La dinamica dell’allontanamento non è chiara: non si hanno informazioni precise sui motivi che lo hanno spinto quel giorno a uscire di casa. Non risultano telefonate o messaggi recenti che lascino intendere uno stato di crisi specifico. È probabile che la fuga dalla quotidianità fosse legata alle difficoltà personali o al problema con le sostanze. Al momento resta da capire se qualcuno abbia avuto contatti con lui in quelle ore.
Diversi testimoni non hanno segnalato movimenti sospetti nella zona nelle ultime 24 ore prima della scoperta. La pista privilegiata dagli inquirenti si concentra su un problema personale di dipendenza che potrebbe aver portato all’epilogo drammatico.
Valutazioni medico-legali e prossimi accertamenti sull’accaduto
Sul posto è intervenuta la dottoressa Maria Cristina Setacci, medico legale incaricata della prima ispezione esterna. L’esame ha evidenziato una lesione alla testa, ma ritenuta lieve e probabilmente causata da una caduta. Questa potrebbe essere avvenuta subito dopo o durante il malore che avrebbe portato al decesso. La ferita da sola non giustifica la morte del giovane.
L’autopsia è stata disposta dal sostituto procuratore di Latina, Martina Taglione, e programmata per venerdì all’obitorio del cimitero comunale di Fondi. L’esame sarà fondamentale per accertare causa esatta della morte e valutare la presenza di sostanze nel corpo. Gli esiti potranno confermare o escludere definitivamente l’ipotesi overdose.
Quel che è certo finora è che il caso richiede ulteriori approfondimenti, anche su eventuali responsabilità o contatti legati alla gestione dello spaccio e consumo. Il quadro resta da completare, con l’obiettivo di ricostruire l’ultima giornata di vita di Gundeep Singh e fornire una risposta chiara ai suoi familiari.
Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle indagini in corso, mentre la comunità locale osserva l’evolversi della situazione. Nel frattempo, il dramma di questo giovane bracciante richiama l’attenzione sul problema delle sostanze stupefacenti nelle aree rurali della provincia di Latina.