Giorgia meloni ribadisce l'impegno del governo per rilanciare l'economia e tornare a una visione industriale di lungo termine

Giorgia meloni ribadisce l’impegno del governo per rilanciare l’economia e tornare a una visione industriale di lungo termine

Giorgia Meloni presenta una strategia industriale a lungo termine per rilanciare l’economia italiana, puntando su innovazione, sostenibilità e il ruolo chiave dei giovani imprenditori di Confindustria.
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La premier Giorgia Meloni ha illustrato al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria una strategia industriale di medio-lungo termine per rilanciare l'economia italiana, puntando su innovazione, sostenibilità e coesione tra politica e imprese. - Gaeta.it

La premier Giorgia meloni ha presentato un quadro dettagliato delle azioni messe in campo dal suo esecutivo per sostenere l’economia italiana. Nel corso di un videomessaggio inviato al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha evidenziato la necessità di puntare su una strategia industriale che guardi oltre l’immediato per far crescere il paese come protagonista economico.

Le sfide economiche italiane verso una ripresa strutturale

Durante il suo intervento, meloni ha riconosciuto che l’Italia si trova davanti a ritardi e difficoltà accumulate nel tempo. Questi problemi, ha detto, vanno affrontati con un approccio deciso e al tempo stesso realista. Le criticità sono molteplici, dai sistemi produttivi obsoleti alle infrastrutture ancora da migliorare. A suo avviso, il percorso per rimettere il paese in carreggiata richiede interventi mirati e correttivi che non possono limitarsi a soluzioni temporanee.

Ha sottolineato che l’Italia, per tornare competitiva, deve uscire da una visione limitata al presente. Serve una lettura più ampia e lungimirante, capace di dare certezze e indirizzi chiari agli investitori e agli attori economici. L’obiettivo è recuperare terreno, ma soprattutto disegnare una traiettoria che anticipi i cambiamenti tecnologici e sociali in atto a livello globale.

Una visione politica industriale orientata al futuro

La premier ha insistito sull’importanza di una politica industriale con un orizzonte temporale di medio e lungo periodo. Questa, ha spiegato, deve evitare le misure emergenziali che puntano solo a risolvere l’oggi. Nel suo discorso ha evidenziato la necessità di progettare una strategia coerente con le sfide dell’economia contemporanea, inclusi gli obiettivi di sostenibilità e innovazione.

Meloni ha chiesto a imprenditori e istituzioni di “pensare in grande”, superando logiche ristrette o di breve durata. La politica industriale immaginata dovrebbe valorizzare le potenzialità territoriali, rafforzare la filiera manifatturiera e attrarre investimenti esteri con un’offerta chiara e stabile. Solo così, ha detto, l’Italia può sperare di riaffermarsi come potenza produttiva e industriale.

Il ruolo degli imprenditori giovani e la sfida della coesione sociale

Il messaggio affidato ai giovani imprenditori di Confindustria porta con sé un invito diretto alla responsabilità e all’azione. Meloni ha voluto richiamare l’importanza di un tessuto produttivo coeso e motivato che sappia cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti in corso. In un paese come l’Italia, dove la crescita è spesso frammentata, gli imprenditori giovani risultano decisivi nel guidare la trasformazione e nel portare innovazioni.

La premier ha rimarcato che alla politica spetta il compito di creare condizioni stabili e favorevoli, tra cui regole e infrastrutture funzionali, mentre spetta al mondo degli affari tradurre quelle condizioni in lavoro, competenze e sviluppo economico. La sfida resta complessa, ma il governo evidenzia come prioritaria la costruzione di un legame forte tra politica industriale e capacità imprenditoriale, visto che solo con questo gioco di squadra l’Italia può mantenere il proprio ruolo nell’economia globale.

Uno sguardo al futuro del tessuto economico nazionale

L’intervento della premier al convegno di Confindustria fotografa una fase in cui il governo tenta di bilanciare stabilità e slancio, con uno sguardo che corrente al superamento di debolezze storiche per rilanciare lo sviluppo. Dalle parole emerge la consapevolezza dei problemi e la volontà di proporre una strada che legga il futuro senza perdere di vista le radici del tessuto economico nazionale.

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