Una nuova fase nell’indagine sull’omicidio di chiara poggi ha preso il via con un blitz eseguito di prima mattina nel pavese. Le autorità hanno svolto perquisizioni e controlli in più abitazioni legate a persone presenti all’epoca del delitto, cercando nuovi riscontri e prove. Nel frattempo i vigili del fuoco hanno scandagliato un canale vicino a garlasco, puntando a recuperare l’arma usata per il femminicidio.
perquisizioni mirate a vigevano e dintorni collegati ad andrea sempìo
Il fulcro dell’azione investigativa si è concentrato su case riconducibili a andrea sempìo, principale sospettato dell’omicidio di chiara poggi. Gli agenti hanno eseguito controlli nell’abitazione di sempìo a vigevano, oltre che in quella dei suoi genitori e nelle dimore di due amici della stessa epoca. Questi ultimi, pur risultando estranei come indagati, erano frequentatori del fratello della vittima e conoscevano la villetta di via pascoli, teatro del delitto.
Le perquisizioni hanno portato al sequestro di computer e telefoni cellulari, dispositivi utili a chiarire gli eventi della mattina del crimine. Non è stata aggiunta nessuna posizione a quella di sempìo, che ha confermato il proprio stato di serenità e il distacco dai fatti.
Leggi anche:
ricerca dell’arma nel canale tromello tra garlasco e i palazzi del paese
Simultaneamente i vigili del fuoco si sono dedicati alla ricerca di un attrezzo di ferro, ritenuto l’arma del delitto, nel canale tromello. Questo corso d’acqua scorre lungo le porte di garlasco e passa sotto alcune abitazioni della cittadina lombarda. Le operazioni, durate tutta la giornata, si sono concentrate sulla possibile presenza di un attizzatoio o martello, strumenti che potrebbero essere stati usati sull’aggressione di chiara poggi nella villetta di via pascoli.
I familiari della vittima hanno negato la scomparsa degli attrezzi del camino dalla loro casa, mentre alcune testimonianze hanno indicato agli inquirenti la zona d’interesse per le ricerche. Da dichiarazioni emergono inoltre assenze di altri oggetti di ferro, come un martello, mai trovato e sospettato di essere coinvolto.
Telefonate e frequentazioni: dettagli sulle relazioni dell’epoca del delitto
Le indagini hanno raccolto nuovi particolari riguardo alle persone in contatto con simpìo e la vittima nei giorni che circondano il delitto. Gli amici perquisiti avevano ricevuto una telefonata da sempìo proprio la mattina in cui chiara poggi è stata uccisa. Entrambi frequentavano il fratello della vittima e la stessa casa di via pascoli, ma non risultano indagati.
Questi elementi spingono a ipotizzare movimenti e comunicazioni rilevanti per comprendere la dinamica del crimine. La polizia continua ad approfondire i rapporti e gli spostamenti di ognuno per far luce sul caso che resta aperto dopo tanti anni.
Attenzione ancora alta nel caso di garlasco
L’operazione di queste ore conferma che gli inquirenti mantengono viva l’attenzione sul caso di garlasco, indagando ogni possibile traccia e testimonianza utile. Le perquisizioni e la ricerca di oggetti nel canale sono un segnale che il fascicolo non è chiuso, mentre la comunità locale attende sviluppi significativi. “Il lavoro continua senza sosta”, fanno sapere fonti investigative.