Gaetano mirabella costa in catene ad alligator alcatraz, situazione drammatica nel centro di detenzione in florida

Gaetano mirabella costa in catene ad alligator alcatraz, situazione drammatica nel centro di detenzione in florida

Gaetano Mirabella Costa, detenuto nel centro Alligator Alcatraz in Florida, vive condizioni dure e restrizioni severe mentre la famiglia chiede il suo immediato ritorno in Italia nonostante controversie sul permesso di soggiorno.
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Gaetano Mirabella Costa, italiano detenuto in un centro migranti in Florida, denuncia condizioni di detenzione dure e inumane, mentre la famiglia chiede il suo immediato ritorno in Italia. - Gaeta.it

La vicenda di gaetano mirabella costa, italiano detenuto in un centro per migranti negli stati uniti, fa emergere condizioni durissime nel centro conosciuto come alligator alcatraz. Le dichiarazioni della zia lucia vitale raccontano una realtà fatta di restrizioni pesanti e difficoltà quotidiane, mentre si attende il rientro in italia dell’uomo.

Chi è gaetano mirabella costa e i motivi della detenzione negli stati uniti

Gaetano mirabella costa ha 45 anni ed è originario di fiumefreddo di sicilia, nella provincia di catania. Da circa dieci anni vive negli stati uniti, ma la sua permanenza recente è segnata da un arresto avvenuto lo scorso 3 gennaio. Secondo quanto riferito dalla zia, mentre usciva da un supermercato è stato fermato da diverse pattuglie di polizia, che hanno utilizzato anche cani antidroga per la perquisizione. È stato trovato in possesso di due spinelli, motivo per cui è stato accusato di detenzione di sostanze stupefacenti e arrestato.

In aggiunta a questa accusa, gaetano affronta anche una contestazione relativa ad un presunto episodio di aggressione avvenuto l’estate precedente nei confronti di un uomo di 65 anni. La zia sostiene che nel fatto sia intervenuto solo per difendersi da un’aggressione da parte di tre persone. Nonostante questa situazione giudiziaria, il giudice aveva fissato una data per la sua scarcerazione dopo sei mesi di reclusione, con l’udienza prevista per il 9 luglio scorso.

Trasferimento ad alligator alcatraz e condizioni nel centro di detenzione

Il 9 luglio, durante l’udienza per la scarcerazione, il procuratore generale si è opposto alla liberazione di gaetano. Ha motivato la richiesta sostenendo che l’ice , l’agenzia federale incaricata delle procedure migratorie, avrebbe dovuto trasferirlo in un centro per migranti irregolari. Il passaggio ha portato alla sua detenzione in una struttura nota come alligator alcatraz, situata in una ex base aerea nelle paludi della contea di miami-dade, florida.

Secondo il racconto della zia lucia vitale, gaetano è stato condotto in questa struttura indossando le catene sia ai polsi sia alle caviglie. Viene descritto come un trattamento da “assassino”, nonostante si tratti di una detenzione per motivi legati all’immigrazione e non per reati violenti. La struttura si trova in un’area isolata, circondata da mangrovie e habitat naturalistici pericolosi come alligatori e serpenti velenosi, il che rende la permanenza ancora più gravosa.

Condizioni di vita e appello della famiglia per l’immediata scarcerazione

Nel centro di alligator alcatraz, gaetano dispone soltanto di una brandina come letto e condivide una tenda con altre trenta persone. Le condizioni igieniche sono del tutto inadeguate: i bagni non hanno porte e per garantire un minimo di privacy gli ospiti si coprono con lenzuola o tovaglie. Le docce sono concesse appena tre volte in nove giorni, mentre per andare in bagno è necessario chiedere il permesso al personale del centro.

Inoltre, la salute di gaetano pare aggravarsi. Da tre giorni presenta febbre ma non sono stati somministrati farmaci per alleviare il malessere. Il tono delle comunicazioni con la famiglia rivela uno stato di profonda disperazione. lucia vitale riporta frasi colme di sofferenza: “qui è un inferno, siamo trattati come animali”. È proprio la zia a diffondere un appello urgente per ottenere l’uscita di gaetano dal centro e permettere il suo ritorno in italia.

Appuntamenti imminenti e questioni burocratiche legate al permesso di soggiorno

Tra le contestazioni sull’irregolarità dei documenti, c’è una controversia sul permesso di soggiorno di gaetano mirabella costa. La famiglia afferma che il documento fosse valido e che avesse l’estensione fino a dicembre. Il 10 luglio, subito dopo la data prevista per la scarcerazione, era fissato un appuntamento al consolato italiano di miami per il rinnovo del passaporto. La stessa sera di quel giorno, gaetano avrebbe dovuto prendere un volo di ritorno in italia.

Questa pianificazione si è però infranta con il trasferimento forzato ad alligator alcatraz, motivo che ha spinto la zia a denunciare pubblicamente la situazione. La vicenda continua a suscitare attenzione sugli standard delle strutture di detenzione in florida e sulla gestione dei casi di migranti con documentazione in corso di rinnovo o valida.

L’evoluzione di questa storia verrà monitorata, in attesa di sviluppi che possano riportare gaetano mirabella costa al suo paese di origine. Nel frattempo restano al centro le condizioni di vita nel centro di detenzione e le misure adottate dall’amministrazione americana nei confronti dei migranti.

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