Gaeta, la Grotta del Turco riapre dopo dieci anni: fede, leggenda e 275 scalini verso il mare

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Il litorale laziale continua ad attirare visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. Tra le località più apprezzate spiccano Sperlonga e Gaeta, luoghi dove mare, storia e panorami mozzafiato convivono in perfetta armonia. Proprio a Gaeta, dopo dieci anni di chiusura, è tornata accessibile una delle attrazioni più suggestive: la Grotta del Turco, cavità naturale che si apre sul versante occidentale del Monte Orlando, all’interno del complesso del Santuario della Montagna Spaccata.

La cerimonia di riapertura si è svolta il 15 agosto, giorno dell’Assunzione di Maria, alla presenza del Rettore del Santuario della Santissima Trinità padre Daniele Belussi, dei Padri del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) e del sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Un evento simbolico che ha restituito al pubblico un luogo capace di racchiudere bellezza naturale e spiritualità.

La leggenda della Montagna Spaccata e la Grotta del Turco

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 Gaeta, La Grotta Del Turco Riapre Dopo Dieci Anni: Fede, Leggenda E 275 Scalini Verso Il Mare – Gaeta.it

Il Santuario della Montagna Spaccata è legato a una tradizione secolare. Secondo la leggenda, la montagna si sarebbe aperta in tre fenditure al momento della morte di Cristo sulla croce. Proprio accanto a queste spaccature, che ancora oggi si possono osservare, si trova la Grotta del Turco.

La storia racconta che un marinaio turco, non credendo al miracolo, si appoggiò con la mano sulla roccia che miracolosamente si ammorbidì sotto il suo tocco, lasciando impressa la forma della mano. Ancora oggi, i visitatori possono ammirare la cosiddetta “Mano del Turco”, incastonata nella pietra come testimonianza di fede e leggenda.

La grotta, affacciata sul mare, ha sempre rappresentato un punto d’incontro tra mito e spiritualità, un luogo in cui la natura diventa parte integrante di un racconto che unisce credenze popolari e devozione religiosa.

La riapertura e la visita oggi

Chiusa per motivi di sicurezza legati al rischio idrogeologico, la Grotta del Turco è rimasta inaccessibile per un intero decennio. Il ritorno alla piena fruizione è stato possibile grazie ai lavori promossi e finanziati dai Padri del Pime, che hanno curato il rifacimento dei gradini, la messa in sicurezza delle pareti rocciose e delle ringhiere, consentendo nuovamente l’accesso in totale sicurezza.

Oggi i visitatori possono percorrere i 275 scalini che conducono dal Santuario fino al cuore della grotta, dove la vista si apre sul mare e sulle bianche scogliere del Monte Orlando. L’esperienza non è solo fisica, ma anche emotiva: ogni gradino racconta un frammento della storia di questo luogo e accompagna il visitatore in un percorso che unisce natura, leggenda e spiritualità.

La Grotta del Turco è visitabile dal martedì alla domenica, con orari 9-12 e 14.30-17.30. L’ingresso è previsto a offerta libera, scelta che sottolinea la volontà di rendere questo patrimonio accessibile a tutti. La giornata di lunedì resta dedicata alla chiusura.

Con la sua riapertura, la Grotta del Turco torna ad essere uno dei simboli più forti di Gaeta: un luogo in cui l’uomo si confronta con la grandezza della natura e con una storia che ancora oggi si tramanda, generazione dopo generazione.