Furto con la tecnica dello specchietto, uomo derubato di un patek philippe da 60 mila euro a milano

Furto con la tecnica dello specchietto, uomo derubato di un patek philippe da 60 mila euro a milano

Un uomo a Milano viene derubato di un orologio Patek Philippe da 60 mila euro con la tecnica dello specchietto in viale Certosa; la polizia indaga e invita alla massima attenzione nel traffico.
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A Milano, in viale Certosa, un uomo è stato derubato di un orologio Patek Philippe da 60 mila euro con la tecnica dell'urto allo specchietto retrovisore, mentre era in auto nel traffico. - Gaeta.it

Un furto di alta gioielleria si è verificato a Milano, nel tardo pomeriggio di ieri, con un metodo ormai noto e veloce. Un 50enne, a bordo della sua auto, è stato derubato di un orologio Patek Philippe dal valore di 60 mila euro mentre attraversava uno snodo trafficato della città. Il modus operandi ha sfruttato un urto allo specchietto retrovisore esterno, attirando l’attenzione della vittima quel tanto che basta per consentire il furto. L’uomo è rimasto illeso, ma il danno materiale è stato ingente.

Il luogo e il contesto del furto in viale certosa

L’episodio si è svolto ieri sera, intorno alle 19, in viale Certosa, una zona trafficata di Milano frequentata da veicoli provenienti da più direzioni. A quell’ora il traffico era ancora intenso per la fine della giornata lavorativa, e il semaforo ha costretto molti automobilisti a fermarsi. Il 50enne si trovava a bordo della sua Audi nel traffico in attesa del verde quando è stato avvicinato da due persone su uno scooter.

Lo scooter ha toccato leggermente l’auto, urtando lo specchietto retrovisore destro. L’uomo ha reagito mettendo fuori il braccio per sistemare il retrovisore, una naturale azione dovuta all’imprevisto contatto. Fuori dal finestrino, ha avuto il tempo di percepire solo un tocco e null’altra cosa, mentre altri movimenti si sono svolti rapidamente. La scena si è consumata in un paio di secondi, in una dinamica tipica dei furti con la tecnica dell’urto sullo specchietto.

La tecnica dello specchietto: come funziona il colpo

La tecnica usata per questo furto è ormai conosciuta dalle forze dell’ordine e circolante fino a pochi anni fa in altre grandi città italiane. Si basa su un gioco di distrazione e velocità. Lo scooter si avvicina all’auto e tocca delicatamente lo specchietto retrovisore. La reazione della vittima è quella di controllare il danno o riallineare il pezzo. Proprio nel momento in cui l’auto ha il finestrino abbassato e il braccio fuori, il complice si avvicina per afferrare rapidamente l’oggetto di valore esposto sul polso o sulla mano del guidatore.

Questo stratagemma sfrutta le condizioni di traffico e la sovrastimolazione del guidatore che, centralizzando l’attenzione sul retrovisore dall’esterno, abbassa la guardia su altri dettagli importanti. Gli oggetti presi sono quasi sempre orologi di pregio o altri gioielli, facilmente rimovibili e trasportabili senza destare sospetti immediati in mezzo al traffico.

Il valore del bottino e il rischio per le vittime

L’orologio Patek Philippe rubato ieri vale circa 60 mila euro, cifra che mette in luce la pericolosità e il peso di questo tipo di furti. Questi orologi non sono solo preziosi per il materiale o la manifattura, ma anche per la loro quotazione nel mercato del lusso. I ladri sono consapevoli di poter ricavare grossi guadagni con un singolo colpo, motivo per cui continuano a usare metodi rapidi e mirati.

Per la vittima, l’impatto sul piano materiale è evidente, ma spesso la rapina genera uno stato di allarme e disagio non trascurabile. Anche quando non si riportano ferite, il rischio è alto: azioni improvvise o reazioni possono provocare incidenti o infortuni, specialmente in situazioni di traffico intenso o su strade aperte. Nel caso specifico il 50enne non ha subito danni fisici, ma è evidente il pericolo intrinseco di queste evidenti aggressioni.

Le reazioni delle autorità e la prevenzione

Gli agenti di polizia milanesi stanno indagando sull’episodio, confezionando un identikit dalle descrizioni fornite e analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Interventi come questo, purtroppo frequenti, testimoniano la necessità di campagne di prevenzione rivolte a guidatori e pedoni.

Le forze dell’ordine consigliano una serie di accorgimenti: evitare di reagire a urti esterni abbassando il finestrino se non in luoghi sicuri; mantenere sempre sotto osservazione ciò che succede attorno al proprio veicolo e, se possibile, spostarsi subito in aree più frequentate o illuminate prima di fermarsi. Anche la segnalazione tempestiva del furto aiuta a bloccare la circolazione degli oggetti rubati e può facilitare l’intervento sul territorio.

Questi episodi confermano la necessità di una vigilanza attiva in città come Milano, dove il traffico e la frequentazione di massa favoriscono movimenti rapidi e a volte nascosti. L’attenzione del singolo resta un elemento decisivo per limitare il verificarsi di tali episodi.

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