Fuoriuscita di cloro nella piscina di Borghesiana a Roma: cinque bambini intossicati, uno grave

Fuoriuscita di cloro nella piscina di Borghesiana a Roma: cinque bambini intossicati, uno grave

Cinque bambini intossicati da una fuoriuscita di cloro nella piscina del circolo privato di Borghesiana a Roma; un bambino di 9 anni è in condizioni critiche al Policlinico Umberto I, mentre sono in corso verifiche sulle cause.
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Cinque bambini sono stati intossicati da una fuoriuscita di cloro in una piscina di un circolo privato a Borghesiana, Roma; uno di loro è in condizioni critiche al Policlinico Umberto I. - Gaeta.it

Lunedì mattina un episodio all’interno di un circolo privato nella zona di Borghesiana a Roma ha visto coinvolti cinque bambini, che sono stati intossicati a causa di una fuoriuscita di cloro nella piscina. La gita, partita come momento di svago, si è trasformata in un rischio serio per i ragazzini, con un piccolo di 9 anni trasportato in condizioni critiche al Policlinico Umberto I.

I fatti della mattinata: la fuoriuscita di cloro e l’intervento immediato

Erano circa le 10 del mattino quando nel circolo privato di Borghesiana è esploso un problema con il sistema di dosaggio del cloro nella piscina. Il liquido ha invaso l’area riservata ai bambini, che si trovavano in acqua o nei pressi del bordo. Questo ha provocato un’immediata reazione da parte dei piccoli: hanno cominciato a tossire, lamentarsi di bruciore a occhi e gola, sintomi tipici di un’esposizione a sostanze chimiche nocive come il cloro.

In poco tempo gli operatori del circolo hanno chiamato i soccorsi e isolato la zona per evitare che altri utenti potessero entrare in contatto con la sostanza. Il personale sanitario è arrivato rapidamente, attivando le procedure di emergenza per un’intossicazione chimica. Cinque bambini sono stati soccorsi e portati al pronto soccorso. Tra questi, il più piccolo, di 9 anni, è apparso subito in condizioni critiche e trasferito al Policlinico Umberto I di Roma, dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva.

Condizioni dei bambini e interventi medici nel policlinico umberto i

I cinque bambini coinvolti nell’incidente sono stati sottoposti a visite e trattamenti per il contatto acuto con il cloro. L’ospedale ha attivato un protocollo specifico per intossicazioni di questo tipo, con attenzione particolare ai danni alle vie respiratorie e agli occhi. Gli specialisti hanno valutato ciascun caso, garantendo la somministrazione di ossigeno, fluidi e farmaci per ridurre l’infiammazione.

Il bambino di 9 anni, viste le condizioni più gravi, è rimasto in terapia intensiva. Le sue condizioni vengono monitorate costantemente dai medici. Gli altri quattro, pur avendo avuto esposizioni meno gravi, restano sotto osservazione per escludere complicazioni successive. Il personale sanitario ha escluso che siano necessari interventi chirurgici al momento.

Responsabilità e verifiche in corso all’interno del circolo privato

Dopo l’incidente la direzione del circolo di Borghesiana ha avviato verifiche interne per chiarire le cause della fuoriuscita di cloro. Si segue la pista di un probabile guasto al sistema di dosaggio o a una cattiva manutenzione delle apparecchiature che gestiscono la qualità dell’acqua. L’ente locale preposto alla sicurezza pubblica è stato allertato e ha avviato un’ispezione per valutare la regolarità delle operazioni svolte dal circolo.

Le autorità intendono accertare se ci siano state negligenze o violazioni delle normative sulla sicurezza nelle piscine. Le ispezioni punteranno anche a verificare se i materiali usati per il trattamento dell’acqua siano stati conservati e manipolati correttamente. A breve potrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti sulle responsabilità e eventuali sanzioni.

Impatto sull’utenza e misure preventive per evitare nuovi incidenti

L’incidente ha creato un momento di preoccupazione tra le famiglie e gli abitanti della zona, che ora chiedono garanzie sulla sicurezza delle strutture sportive frequentate dai bambini. Il circolo ha sospeso temporaneamente l’uso della piscina, annunciando controlli approfonditi per garantire la sicurezza ambientale e chimica.

Quest’episodio mette in luce l’importanza di regolari manutenzioni e controlli sulle attrezzature delle piscine, specialmente dove si trovano minori. Le associazioni di categoria e gli enti comunali hanno già avviato discussioni su protocolli più stringenti e formazione dello staff, così da limitare il rischio di simili avvenimenti.

Roma, con numerose strutture di questo tipo, deve garantire standard elevati per chi frequenta questi luoghi di svago, senza trascurare il corretto uso di prodotti chimici che possono risultare pericolosi se gestiti male.

Contesto più ampio: incidenti da sostanze chimiche nelle piscine in italia

Non è la prima volta che in Italia si verificano casi di intossicazione per esposizione al cloro in strutture pubbliche o private. Le cause principali sono legate a errori nella miscelazione o perdite non tempestivamente controllate. Questi incidenti, seppure non frequenti, hanno un impatto serio sulla salute soprattutto dei più giovani.

Le norme igienico-sanitarie impongono limiti rigorosi sulla concentrazione di cloro nell’acqua delle piscine e obbligano a verifiche periodiche da parte di personale qualificato. L’episodio accaduto a Roma si inserisce in questo quadro e potrebbe spingere a un aggiornamento delle regole o a nuove verifiche nei centri natatori della capitale e del paese.

Il caso riporta l’attenzione sulla necessità di informare e formare meglio gli operatori e di diffondere consapevolezza tra chi frequenta queste aree, per evitare rischi legati a sostanze che, pur utili per la pulizia, se gestite male diventano fonte di pericolo.

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