Fuga da un volo di linea all’aeroporto di bologna: 29enne marocchino scappa al momento del rimpatrio

Fuga da un volo di linea all’aeroporto di bologna: 29enne marocchino scappa al momento del rimpatrio

Un giovane marocchino di 29 anni fugge dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna durante il rimpatrio, scatenando indagini sulle procedure di sicurezza e la gestione dei voli di espulsione.
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Un uomo marocchino di 29 anni, in procinto di essere rimpatriato dall’aeroporto di Bologna, è fuggito improvvisamente dal velivolo durante l’imbarco, scatenando indagini sulle procedure di sicurezza aeroportuali. - Gaeta.it

Un episodio inusuale ha coinvolto un giovane di 29 anni, originario del marocco, che stava per essere rimpatriato dall’aeroporto di Bologna. Il viaggio verso il suo paese d’origine si è interrotto bruscamente appena prima del decollo, quando l’uomo è riuscito a fuggire dal velivolo, sorprendendo passeggeri e operatori presenti nella zona di imbarco. Un testimone ha documentato la scena attraverso il finestrino dell’aereo, offrendo una testimonianza diretta dell’evento.

Il contesto dell’arrivo al’ aeroporto marconi e il percorso prima del tentativo di fuga

Il 29enne era stato trasferito al’ aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna dopo aver trascorso un periodo nel centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca, situato in Friuli Venezia Giulia. Era stato fermato a Venezia in assenza di documenti validi, con un decreto di espulsione che aveva disposto il suo allontanamento dall’Italia verso il marocco. Le autorità avevano organizzato il rimpatrio tramite un volo di linea, una procedura che prevede il controllo rigoroso e il coordinamento con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza del volo e dei passeggeri.

Arrivato in aeroporto, era stato scortato fino alla scaletta dell’aereo, dove si sarebbe dovuto imbarcare in modo regolare. L’operazione avrebbe dovuto terminare senza problemi, ma è avvenuto qualcosa di inaspettato che ha stravolto la normalità del momento. Questo caso evidenzia le difficoltà che possono emergere nelle procedure di espulsione, soprattutto quando la persona coinvolta è decisa a evitare il rimpatrio.

La fuga improvvisa durante l’imbarco: modalità e reazione dei presenti

Mentre il giovane marocchino era già sulla scaletta del velivolo, pronto a salire a bordo, ha trovato un modo per divincolarsi dalla sorveglianza che gli era stata predisposta. In un momento di distrazione o forse grazie a una mossa improvvisa, è riuscito a scappare dalla zona di imbarco e a far perdere le proprie tracce all’interno dell’aeroporto. L’azione è apparsa così improvvisa e inequivocabile da destare la sorpresa e l’allarme tra le persone coinvolte.

Un passeggero, che si trovava vicino all’aereo in attesa di prendere il volo, ha filmato la scena attraverso l’oblò. Le immagini mostrano l’uomo mentre si allontana rapidamente, manifestando la volontà di sottrarsi all’espatrio. Il gesto ha subito attirato l’attenzione della sicurezza aeroportuale e delle forze dell’ordine, che hanno avviato immediatamente le ricerche all’interno dello scalo.

Indagini in corso e implicazioni per la sicurezza dell’aeroporto di Bologna

Dopo la fuga del 29enne, le autorità hanno avviato un’indagine per ricostruire i dettagli di quanto accaduto. Si indaga su come sia stato possibile per l’uomo riuscire a sgusciare via dalla sorveglianza durante una fase delicata come l’imbarco su un volo di rimpatrio. Non è stato reso noto se vi siano state mancanze procedurali o eventuali collaborazioni esterne che abbiano agevolato la fuga.

L’evento fa emergere alcune criticità riguardanti la gestione dei rimpatri con voli di linea, una prassi comune ma complessa, specie quando coinvolge persone fermate con decreto di espulsione ma prive di documenti. La sicurezza negli aeroporti è una priorità, ma situazioni del genere mettono in discussione la capacità di controllare tutte le fasi dell’imbarco, specie in contesti affollati o con risorse limitate.

Le ricerche del 29enne sono tuttora in corso. L’episodio ha scatenato un dibattito sulle modalità di gestione degli espulsi, soprattutto in merito all’organizzazione degli scali e alle misure di controllo adottate dal personale di sicurezza. Le autorità competenti dovranno valutare anche se intervenire con misure più restrittive o cambiare alcune procedure per evitare nuovi casi simili.

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