Frutteto ad alta quota per attrarre l'orso bruno marsicano tra le montagne di gioia dei marsi

Frutteto ad alta quota per attrarre l’orso bruno marsicano tra le montagne di gioia dei marsi

Un progetto a Gioia dei Marsi nell’Aquila crea un frutteto ad alta quota per attirare l’orso bruno marsicano e ridurre i conflitti con le comunità locali nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
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A Gioia dei Marsi, un progetto crea un frutteto ad alta quota per attrarre l'orso bruno marsicano lontano dai centri abitati, favorendo la convivenza tra uomo e fauna nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. - Gaeta.it

Nelle montagne di gioia dei marsi, provincia dell’aquila, nasce un progetto mirato a richiamare l’orso bruno marsicano nel suo ambiente naturale. La zona rappresenta un punto d’accesso al parco nazionale d’abruzzo, lazio e molise, dove le probabilità di incontrare questo plantigrado aumentano. L’iniziativa punta a mantenere gli orsi lontani dai centri abitati, minimizzando così conflitti con gli esseri umani e tutelando il territorio.

Il progetto del frutteto: strategie per limitare la vicinanza ai centri abitati

L’idea di creare un frutteto ad alta quota nasce per attirare gli orsi verso un’area più adatta alle loro esigenze ed evitare che si avvicinino ai paesi. Questo frutteto, situato in una zona montuosa ben distante dagli abitati, offre una fonte naturale di cibo che può soddisfare la dieta tipica del plantigrado durante i mesi in cui frutta e bacche sono disponibili. I responsabili della gestione ambientale sperano che, in presenza di una risorsa abbondante, gli orsi non si spingano più verso le coltivazioni e gli allevamenti vicini agli insediamenti umani.

Il contesto ambientale e la presenza dell’orso bruno marsicano

L’orso bruno marsicano abita principalmente le aree montane dell’appennino centrale, un territorio che si estende tra abruzzo, lazio e molise. La sua popolazione, considerata a rischio, vive in un habitat dalle caratteristiche specifiche: boschi fitti, altitudini elevate e fonti d’acqua pulita. Gioia dei marsi è tra le zone in cui l’incontro tra uomo e orso può accadere più facilmente, visto il delicato equilibrio tra insediamenti umani e ambiente naturale circostante. Questo equilibrio spesso genera problemi legati alla presenza degli orsi vicino ai paesi, con rischi sia per la fauna che per la popolazione.

L’orso bruno marsicano, differente per dimensioni e comportamento dalle altre specie di orso europeo, ha bisogno di spazi ampi e relativamente tranquilli. La sua dieta varia stagionalmente, comprendendo frutti di bosco, insetti e piccoli animali. Negli ultimi anni, l’aumento dell’attività umana nelle montagne ha reso più frequenti gli incontri ravvicinati, causando tensioni e talvolta danni a coltivazioni e allevamenti. La convivenza con l’uomo diventa quindi una sfida importante, soprattutto nei territori di frontiera tra natura e insediamenti.

Impatti attesi sulla convivenza tra uomo e orso e tutela del territorio

La raccolta di alberi da frutta autoctona, ad esempio meli, peri e susini, è stata pianificata tenendo conto delle specie più apprezzate dall’orso e del loro periodo di maturazione. Collocare il frutteto ad alta quota implica anche un ruolo di barriera naturale che rende meno appetibile la discesa verso territori abitati. La collaborazione tra enti locali, associazioni ambientaliste e parco nazionale supporta questo progetto. Obiettivo primario è ridurre il numero di incursioni degli orsi nelle aree abitate, diminuendo i rischi per le persone e per l’animale.

L’attivazione del frutteto ha effetti diretti e indiretti sul rapporto tra attività umane e fauna selvatica. Dai dati preliminari raccolti in altre zone simili, gli orsi si spostano volentieri verso fonti di cibo facilmente accessibili in natura, evitando così di avvicinarsi all’uomo. Garantire una disponibilità alimentare nelle zone montane favorevoli per l’orso aiuta a preservare il suo comportamento naturale, evitando così episodi di predazione su animali domestici o danneggiamenti alle coltivazioni nelle aree abitate.

Il progetto contribuisce anche alla tutela del paesaggio montano, valorizzando le specie vegetali tipiche dell’area e favorendo la biodiversità. Oltre a prevenire possibili conflitti, questo approccio può funzionare come modello replicabile in altre parti d’italia dove convivono orso e comunità locali. L’esperienza di gioia dei marsi dimostra come, puntando su soluzioni territoriali mirate e rispettose dell’ecosistema, sia possibile contenere i problemi derivanti dalla vicinanza tra uomo e fauna selvaggia.

Monitoraggio e prospettive future

Il monitoraggio costante degli spostamenti dell’orso tramite radio-collari e l’osservazione diretta permettono di valutare l’efficacia del frutteto come attrattore naturale. In caso di risultati positivi, la gestione degli habitat potrebbe integrare altre formule simili per mantenere l’equilibrio tra conservazione degli animali e sicurezza delle comunità montane. “L’obiettivo è mantenere la presenza dell’orso bruno marsicano nelle montagne senza compromettere la tranquillità degli abitanti e prevenire emergenze legate a incontri indesiderati.”

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