Milano si prepara a ospitare il FringeMI Festival, manifestazione dedicata al teatro e agli spettacoli dal vivo che animerà la città dal 30 maggio all’8 giugno. In 13 quartieri diversi si snoderanno più di 200 appuntamenti in luoghi inusuali, che vanno dalle librerie agli appartamenti privati, passando per piazze, giardini, un’edicola e perfino una falegnameria.
Una rassegna diffusa tra i quartieri di milano, uno spazio di incontro e sperimentazione culturale
FringeMI arriva così alla settima edizione confermandosi come una realtà significativa nel calendario culturale milanese. L’assessore alla cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ne sottolinea il valore del festival, ormai diventato un evento atteso e riconosciuto. Sacchi mette in evidenza come la rassegna non si limiti a portare spettacoli, ma crei connessioni tra le diverse anime della città. Il festival, infatti, riesce a mettere insieme una pluralità di spazi e identità, offrendo innovazione e incontri tra generazioni e sensibilità eterogenee.
Non si tratta solo di una serie di spettacoli. FringeMI funge da laboratorio vivo, un luogo dove la cultura si sperimenta e si rinnova attraverso la collaborazione tra enti, associazioni e spazi diversi. Questo lavoro corale permette di avviare nuove iniziative culturali che coinvolgono la città in modo capillare. L’attenzione a portare eventi nei quartieri conferma l’impegno nel valorizzare la partecipazione diffusa dei cittadini.
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Il ruolo di fringeMI nel promuovere teatro indipendente e accessibilità culturale nei quartieri lombardi
Francesca Caruso, assessora alla cultura di Regione Lombardia, ribadisce il carattere popolare e accessibile del festival. L’evento porta il teatro e la creatività fuori dai circuiti tradizionali, arrivando direttamente tra la gente, nelle aree che spesso restano escluse dagli appuntamenti maggiori. Secondo Caruso, “questo tipo di iniziative apre a un modello di cultura capace di valorizzare i talenti emergenti e di mettere in risalto i territori.”
Il festival diventa così un mezzo per diffondere la cultura in modo ampio, abbattendo barriere geografiche o sociali, e permettendo a nuove realtà artistiche di farsi conoscere. Il dialogo che si crea tra pubblico e artisti nei quartieri è motivo di crescita per tutta la comunità. Questa distribuzione capillare nel tessuto urbano rende il FringeMI un appuntamento centrale per lo sviluppo culturale di Milano e dell’intera Lombardia.
La filosofia di fringeMI: inclusione, varietà di espressioni e superamento dei conflitti attraverso l’arte
Davide Verazzani, presidente di Bardha Mimòs e ideatore della rassegna, spiega che FringeMI punta a rappresentare l’unicità nella diversità, proponendosi come uno spazio aperto e inclusivo. Il festival dà voce a qualsiasi forma di espressione artistica e modalità organizzativa, senza filtri o limiti imposti. L’intento è quello di “far emergere la creatività in tutte le sue forme e di rivendicare il ruolo della cultura come luogo di ripartenza.”
Questo approccio rende FringeMI un esempio di convivenza culturale dove idee diverse si incontrano, creando dialogo e confronto. La rassegna risponde alle tensioni sociali con l’arte, proponendo valori di inclusività e partecipazione. La cultura diventa strumento per superare le divisioni, rilanciando un messaggio forte di unità.
Due spettacoli dedicati alla relazione tra esseri umani e macchine in programma al festival
Tra i tanti eventi in programma spiccano due spettacoli con un tema contemporaneo e molto attuale: il rapporto tra esseri umani e tecnologie artificiali. Il primo, Never Be Lonely Again – Intimacy in the age of the machines, è una produzione di Welcome project. Lo show indaga la possibilità che le macchine prendano il posto degli umani nei rapporti di intimità. Si tratta di un’esperienza intensa e breve, della durata di 20 minuti, pensata per un solo spettatore o spettatrice per volta.
Lo spettacolo si svolgerà in una stanza dell’Hotel Ramada Plaza il 31 maggio e il 1 giugno, con 20 repliche in totale. Questo formato ridotto e concentrato mira a coinvolgere lo spettatore in una riflessione personale e profonda.
Il secondo evento, S.A. – senso artificiale, nasce in collaborazione con il Politecnico di Milano. La scena si concentra sul legame tra Sofia, un androide, e l’ingegnere che l’ha costruita. Lo spettacolo mette in luce il rapporto complesso tra uomo e macchina, offrendo spunti di riflessione sulle frontiere dell’intelligenza artificiale e le implicazioni etiche.
Questi due appuntamenti rappresentano un focus importante del FringeMI sul tema della tecnologia, affrontato con linguaggi artistici e multidisciplinari, in linea con l’anima sperimentale della rassegna.