Francesco villeroy de galhau: no investo in bitcoin, l’euro digitale è la vera sfida europea

Francesco villeroy de galhau: no investo in bitcoin, l’euro digitale è la vera sfida europea

Banca di Francia e Banca centrale europea confermano che bitcoin è un asset digitale rischioso, mentre Villeroy de Galhau sostiene l’euro digitale come soluzione sicura e democratica per il futuro monetario europeo.
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Il governatore della Banca di Francia, Villeroy de Galhau, ribadisce che i bitcoin sono asset rischiosi e non valute, sottolineando l'importanza di un euro digitale emesso da istituzioni pubbliche per garantire stabilità e sicurezza nel sistema finanziario europeo. - Gaeta.it

Banca di Francia e Banca centrale europea ribadiscono scetticismo verso le criptovalute. Il governatore Villeroy de Galhau ha confermato che i bitcoin non sono una valuta ma asset rischiosi, sottolineando la necessità di un progetto digitale serio come l’euro digitale. Ecco le sue dichiarazioni più significative.

Il bitcoin non è una valuta riconosciuta, ma un asset digitale rischioso

François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della BCE, ha risposto con decisione a chi gli chiedeva se investirebbe in un “Trump bitcoin”. Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: “No, non posso farlo e comunque non lo farei”. Per lui i bitcoin non sono valute. Il motivo è chiaro: non sono accettate come mezzo di pagamento ovunque e nessuno garantisce il loro valore, dettaglio fondamentale per considerare un bene come una moneta.

Criptovalute viste come asset digitali

Le criptovalute, ha spiegato, vanno viste come asset digitali. Questo significa che si possono comprare e vendere, proprio come azioni o obbligazioni, ma la loro natura è molto diversa dalla moneta tradizionale. Sono strumenti rischiosi, soggetti a forti oscillazioni di prezzo e legati a interessi privati. Villeroy de Galhau invita a essere consapevoli di queste caratteristiche e a non confondere il bitcoin con strumenti finanziari con funzioni più stabili e pubbliche.

La sfida europea: il bisogno di un progetto digitale per la moneta unica

Il governatore della Banca di Francia ha sottolineato un’altra questione cruciale: l’Europa deve abbandonare la dipendenza dai contanti e dalla carta per restare competitiva e innovativa sul piano monetario. Ha affermato che continuare a puntare su banconote e moneta fisica significa rischiare di restare indietro nel contesto tecnologico globale.

Villeroy de Galhau ha ribadito il sostegno deciso all’euro digitale, inteso come un mezzo di pagamento elettronico emesso dalle autorità monetarie europee. Ritiene che questa sia la vera strada da percorrere per modernizzare il sistema finanziario e garantire un’alternativa credibile ai sistemi privati di criptovalute. La questione coinvolge anche la fiducia: secondo lui, l’euro digitale sarebbe l’unica valuta emessa da istituzioni democratiche riconosciute, capaci di assicurare stabilità e trasparenza.

Criptovalute e interessi privati: un confronto netto con le istituzioni pubbliche

Villeroy de Galhau ha fatto notare l’importanza di distinguere le criptovalute dalle valute ufficiali. Le prime sono legate a interessi privati e non godono di mandati democratici o tutele pubbliche.

Nel suo discorso alla seconda giornata di Young Factor, ha ribadito che proprio questa indipendenza dai mandati democratici è uno dei motivi per cui occorre essere cauti con strumenti digitali non regolamentati. Le criptovalute nascono in contesti privati e rispondono a logiche di mercato spiccatamente speculative. L’intervento pubblico, attraverso strumenti come l’euro digitale, serve a garantire sicurezza, regole condivise e tutela dei consumatori.

Un appello alla fiducia nelle istituzioni democratiche

L’appello di Villeroy de Galhau è chiaro: la fiducia deve rimanere salda nelle istituzioni democratiche anche in materia di moneta, per non rischiare di cadere in sistemi instabili e privi di responsabilità pubblica. Solo così si può assicurare un equilibrio tra innovazione digitale e certezza finanziaria.

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