L’elezione di fra Carlos Alberto Trovarelli a Ministro generale dell’Ordine dei frati minori conventuali si è svolta al Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, confermando il francescano argentino come guida del gruppo. Questo evento, avvenuto nel 2025, rappresenta un momento cruciale per la comunità, che affida nuovamente a fra Carlos il ruolo di successore di san Francesco. L’appello alla pace rivolto al mondo e l’attesa udienza con papa Leone XIV al 20 giugno segnano le tappe principali di questo mandato.
L’elezione di fra carlos alberto trovarelli al capitolo generale di assisi
Sabato scorso, i frati minori conventuali si sono riuniti nel Sacro Convento di san Francesco ad Assisi, per il loro Capitolo generale. Dopo dieci giorni di incontri e discussioni, l’assemblea ha scelto fra Carlos al primo scrutinio, affidandogli nuovamente il ruolo di Ministro generale. Fra Carlos, nato in argentina nel 1962, guida la fraternità come successore numero 120 di san Francesco. La tempistica dell’elezione segue una tradizione consolidata: avviene spesso attorno alla solennità della Pentecoste. Questo perché lo Spirito Santo è considerato la fonte del discernimento e della sapienza necessarie a decisioni così rilevanti, confermando l’importanza spirituale della scelta.
Un’assemblea mondiale per l’ordine
Il Capitolo generale vede riuniti più di 250 frati provenienti da tutti i continenti. Questo tipo di assemblea è centrale per l’Ordine dei frati minori conventuali, e permette di riflettere sulla vita e sulla missione della comunità. La conferma di fra Carlos come Ministro generale indica la fiducia riposta in lui dai confratelli, che valutano la sua capacità di guidare i frati secondo l’esempio e gli insegnamenti di san Francesco.
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Il messaggio e l’impegno di fra carlos alberto trovarelli
Nel suo primo intervento dopo la conferma, fra Carlos ha ribadito la sua dedizione al servizio della comunità. Ha dichiarato di accettare l’incarico “nel nome del Signore”, motivato dall’obbedienza e dall’amore verso la fraternità. Ha rivolto un appello ai fedeli, ai seguaci e agli amici di san Francesco chiedendo preghiere per i frati. In particolare ha sottolineato il valore del Vangelo come stile di vita possibile e bello, un invito per tutti a vivere secondo le parole di san Francesco che incarnava quella via.
Collaborazione e corresponsabilità
Fra Carlos ha poi chiesto collaborazione ai sostenitori della missione francescana, ricordando come questa debba essere condivisa da tutti. La sua richiesta di vicinanza e di impegno “alla pari” indica la volontà di costruire insieme un cammino di fede e azione, che vada oltre i confini della comunità religiosa per coinvolgere persone di diversa provenienza e sensibilità. Questo approccio mette al centro la corresponsabilità e il senso di partecipazione di tutti al messaggio francescano.
L’appello alla pace dal santuario di san francesco e l’incontro con papa leone XIV
Durante la cerimonia nel luogo che custodisce le spoglie di san Francesco, fra Carlos ha pronunciato un saluto che ricorda da vicino quello che il santo portava agli altri, “Il Signore ti dia pace!”. La sua è stata una richiesta diretta e concreta rivolta ai leader mondiali e a chiunque abbia buona volontà, con l’auspicio che le guerre cessino e si spengano violenze e conflitti in ogni parte del mondo, così come dentro le persone.
Un invito al dialogo e al rispetto
In un momento storico in cui le tensioni internazionali coinvolgono molte zone, questo appello si fa sentire come un invito urgente a ritrovare dialogo e rispetto. Il 20 giugno, il Capitolo generale e fra Carlos saranno ricevuti da papa Leone XIV in udienza. Quell’incontro sarà importante per ribadire gli impegni della comunità francescana in un contesto più ampio, consolidando i legami tra la guida spirituale della Chiesa e l’Ordine dei frati minori conventuali.
La processione che ha accompagnato i partecipanti nella piazza inferiore di san Francesco ad Assisi ha rappresentato un momento di forte significato simbolico e spirituale, che ha unito idealmente frati provenienti da molte nazioni sotto lo stesso ideale di pace e fraternità.