Nel pomeriggio del 2 giugno 2025, un episodio di violenza verbale ha scosso il lungomare di Napoli, a Mappatella beach. Il deputato Francesco Emilio Borrelli, appartenente ad Alleanza Verdi-Sinistra, è stato aggredito verbalmente e minacciato da un uomo con precedenti penali. Sul posto, la presenza della scorta e l’arrivo tempestivo dei Carabinieri hanno evitato che l’alterco degenerasse in uno scontro fisico.
Aggressione verbale durante il sopralluogo a mappatella beach
Francesco Emilio Borrelli si trovava a Mappatella beach nel primo pomeriggio per un sopralluogo, accompagnato da Gianluigi Grittano, rappresentante del movimento civico “Una Nuova Napoli”. Quest’ultimo collabora da tempo sul territorio per monitorare le criticità legate a occupazioni abusive e comportamenti illegali. A un certo punto, un uomo noto alle autorità locali si è avvicinato con atteggiamento intimidatorio.
Le minacce sono diventate rapidamente pesanti. L’aggressore ha lanciato insulti particolarmente offensivi, includendo offese rivolte anche alla madre del deputato, e ha minacciato apertamente Borrelli di morte. L’uomo è originario del rione Sanità, ed è noto per episodi precedenti di disturbo della pubblica sicurezza. Nei mesi passati, era finito al centro di polemiche dopo aver postato un video su TikTok in cui indossava abusivamente una divisa della Polizia e cavalcava per le strade del centro di Napoli.
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Intervento immediato di scorta e carabinieri per contenere la minaccia
La situazione sembrava destinata a degenerare quando gli agenti della scorta di Borrelli sono intervenuti prontamente. Hanno contenuto l’aggressore prima che le parole si trasformassero in violenza fisica. Poco dopo sono arrivati i Carabinieri, che hanno identificato sul posto due persone legate alla vicenda.
Tra questi, il principale responsabile è stato denunciato per minacce aggravate. La presenza delle forze dell’ordine ha permesso di gestire la tensione in modo rapido evitando tensioni più gravi. L’episodio ha richiamato l’attenzione sulle rischiose condizioni in cui operano deputati e attivisti impegnati contro l’illegalità nel territorio napoletano.
Dichiarazioni di borrelli e contesto delle intimidazioni ricevute
Al termine dell’episodio, Borrelli ha reso noto tramite una dichiarazione pubblica che lui e la sua famiglia da giorni sono oggetto di “attacchi mirati e premeditati”. Ha definito la minaccia come parte di una strategia che viene portata avanti da “un gruppo ben organizzato di figli di camorristi, pregiudicati, tiktoker, pseudo-pentiti e colletti bianchi”.
L’onorevole ha specificato che questa strategia mira a colpire chi si schiera contro l’illegalità diffusa. Borrelli ha posto l’accento in particolare su fenomeni come ormeggi abusivi, occupazioni illecite di case popolari e assegnazioni opache che lui denuncia da tempo. Secondo lui, la nuova tecnica di intimidazione consiste nell’istigare al odio e all’aggressione per bloccare l’azione di chi si impegna per la legalità.
Risposte politiche e attenzione sull’emergenza sicurezza a napoli
L’aggressione a Mappatella beach ha scatenato reazioni immediate. Diverse personalità politiche locali hanno condannato senza riserve l’episodio mentre i cittadini hanno espresso solidarietà a Borrelli attraverso messaggi sui social e dichiarazioni pubbliche. Questa diffusa reazione sottolinea la crescente preoccupazione sul livello di minacce e violenze che colpiscono le figure istituzionali più esposte sul territorio.
L’evento riaccende il dibattito sull’emergenza sicurezza a Napoli, in particolare sul rischio che possano intensificarsi attacchi contro chi si batte contro la criminalità urbana. La situazione riflette una tensione diffusa nelle zone più difficili della città, dove il confronto tra istituzioni e ambienti criminali resta molto acceso e spesso minaccioso.