Forte aumento della produzione idroelettrica in Italia nel 2024, cresce la domanda di energia ma cala il termoelettrico

Forte aumento della produzione idroelettrica in Italia nel 2024, cresce la domanda di energia ma cala il termoelettrico

Nel 2024 l’Italia registra un aumento del 2,3% nei consumi energetici, con una crescita del 14,9% delle fonti rinnovabili guidata dall’incremento del 30,2% dell’idroelettrico secondo Arera.
Forte Aumento Della Produzione Forte Aumento Della Produzione
Nel 2024 l’Italia ha registrato un aumento del 2,3% nei consumi elettrici, con una forte crescita della produzione idroelettrica (+30,2%) grazie a maggiori precipitazioni, mentre il termoelettrico è diminuito del 6%. Le fonti rinnovabili crescono complessivamente del 14,9%, segnando una svolta nella composizione energetica nazionale. - Gaeta.it

Nel corso del 2024, l’Italia ha registrato una modifica significativa nella composizione della sua produzione di energia elettrica. Questo cambiamento è legato a un aumento generale dei consumi e a variazioni rilevanti nella disponibilità delle fonti energetiche, in particolare un forte incremento della produzione idroelettrica dovuto a maggiori precipitazioni. Questi dati emergono dalla relazione annuale di Arera, che analizza l’andamento energetico italiano nell’ultimo anno.

Aumento dei consumi energetici in italia nel 2024

La domanda di energia elettrica in Italia nel 2024 è cresciuta del 2,3%. Questo incremento riguarda quasi tutti i settori economici, quindi si osservano maggiori consumi sia nelle attività commerciali sia nei servizi domestici. L’unico comparto che ha registrato una contrazione è quello industriale, con un calo dello 0,5%. Questo dato indica una possibile riorganizzazione o rallentamento produttivo in determinati segmenti industriali, o anche un maggior ricorso all’efficienza energetica.

Per soddisfare questa domanda, l’Italia ha prodotto internamente la maggior parte dell’energia necessaria, arrivando all’83,7% della domanda con energia nazionale netta, ossia escludendo quella destinata alle operazioni di pompaggio utilizzate per lo stoccaggio. Il saldo import-export ha poi integrato la differenza, coprendo il restante 16,3%. La produzione nazionale lorda ha raggiunto 273,3 terawattora , in crescita del 3,2% rispetto all’anno precedente. Questi numeri segnalano un trend di crescita nella produzione energetica che accompagna un aumento del consumo.

La spinta delle fonti rinnovabili e l’incremento dell’idroelettrico

Le fonti rinnovabili hanno continuato a estendersi nel 2024 con una crescita complessiva del 14,9% nella produzione di energia verde. Questo risultato è soprattutto merito di un significativo aumento dell’energia idroelettrica, che ha fatto segnare un +30,2% rispetto al 2023. La produzione idroelettrica si è attestata a 52,8 TWh, una cifra che si avvicina ai valori massimi registrati negli ultimi dieci anni. Il motivo principale di questa impennata è l’incremento delle precipitazioni che hanno aumentato l’afflusso di acqua nei bacini utilizzati per la produzione.

Effetti sul termoelettrico e altre fonti rinnovabili

La crescita dell’idroelettrico ha compensato in parte la riduzione nella produzione da fonti termoelettriche, che sono scese del 6%. Questo calo si riflette in una percentuale minore di energia prodotta attraverso centrali a combustibili fossili o a gas. Si evidenzia quindi uno spostamento nella composizione energetica verso fonti più pulite, dovuto anche agli eventi climatici che hanno inciso sulla disponibilità idrica. Altri tipi di rinnovabili, come il solare e l’eolico, hanno mantenuto una tendenza positiva di crescita ma più contenuta.

La leadership delle aziende energetiche italiane nella produzione 2024

Il gruppo Enel si conferma come il primo produttore di energia elettrica in Italia, pur con una quota di mercato in calo rispetto al 2023. Nel 2024, la sua quota è scesa al 13,4% dal 16,9% dell’anno precedente. Questo trend segnala un riassetto nel mercato e la crescita di altri operatori. In seconda posizione si trova Eni, stabile con il 9,1% di quota. Eni mantiene il primato nella generazione di energia termoelettrica, con una percentuale del 18,5%.

Al terzo posto segue Edison, concessionaria di una quota dell’8,9% nel complesso della produzione elettrica. Enel, invece, nella produzione termoelettrica ha subito un calo più marcato, scendendo al quarto posto con il 7,8% rispetto al 15,2% dell’anno prima. Questi dati testimoniano un mercato energetico in Italia dove la competizione e la ripartizione dei ruoli tra i grandi gruppi si modifica rapidamente, parallelamente ai cambiamenti nella domanda e nella disponibilità di fonti energetiche.

Segnali dalla relazione arera sulla transizione energetica

Le informazioni raccolte da Arera disegnano un quadro preciso della transizione energetica italiana che continua a svilupparsi nel 2024, con segnali chiari sull’importanza crescente delle fonti rinnovabili e con impatti evidenti sulle quote di mercato delle principali aziende produttrici. Questa evoluzione segue tendenze climatiche e di domanda che potrebbero aprire nuove sfide nel prossimo futuro.

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