Fondo per l’innovazione in agricoltura: 47 milioni in più per il 2025 e sostegno agli allevatori colpiti dalla peste suina africana

Fondo per l’innovazione in agricoltura: 47 milioni in più per il 2025 e sostegno agli allevatori colpiti dalla peste suina africana

Il governo italiano aumenta di 47 milioni il fondo per l’innovazione in agricoltura nel 2025 e destina 5 milioni agli allevatori colpiti dalla peste suina africana, sostenendo giovani imprese e tecnologie digitali.
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Il governo italiano aumenta di 47 milioni di euro il fondo per l’innovazione in agricoltura nel 2025 e destina 5 milioni agli allevatori colpiti dalla peste suina africana, sostenendo la modernizzazione e la sostenibilità del settore. - Gaeta.it

Il governo italiano ha deciso di rafforzare il fondo dedicato all’innovazione in agricoltura per l’anno 2025, aggiungendo 47 milioni di euro alle risorse già stanziate. Questi fondi servono a sostenere le aziende agricole, della pesca e dell’acquacoltura che adottano tecnologie digitali e macchinari all’avanguardia. Contemporaneamente, è previsto un nuovo stanziamento di 5 milioni di euro a favore degli allevatori colpiti dalla peste suina africana, una malattia che ha causato numerosi danni al settore.

Incremento del fondo per l’innovazione digitale nel settore agricolo

Nel Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2025 è stato approvato un decreto legge che porta a un aumento significativo delle risorse destinate al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura. Lo stanziamento passa così a coprire nuove esigenze con 47 milioni di euro aggiuntivi per il prossimo anno. Questo fondo nasce con l’obiettivo di supportare le imprese che investono in strumenti tecnologici come macchinari moderni, trattori di ultima generazione e sistemi robotici, oltre a infrastrutture digitali 4.0. Per le aziende agricole, questi strumenti sono fondamentali per gestire al meglio le attività, ridurre l’uso di sostanze chimiche e contenere i consumi idrici.

Domanda e partecipazione record

L’incremento della dotazione segue la grande partecipazione registrata nell’ultimo avviso pubblico, pubblicato da ISMEA a dicembre 2024 e finanziato con 175 milioni, che ha superato ampiamente le aspettative. La domanda di contributi ha infatti superato di gran lunga le risorse disponibili, spingendo il governo a intervenire prontamente per sostenere un maggior numero di realtà produttive. Queste risorse supplementari riusciranno a finanziare molte altre aziende, in particolare micro e piccole imprese condotte da giovani imprenditori e imprenditrici, che finora non erano state inserite nelle graduatorie di accesso ai fondi.

Il sostegno a queste imprese va nella direzione di promuovere la competitività del settore primario attraverso la diffusione di tecnologie digitali e di nuove metodologie di produzione, più sostenibili e rispettose dell’ambiente. Non a caso, tra gli strumenti finanziabili figurano anche sensori e piattaforme digitali che aiutano a monitorare le colture e ottimizzare l’uso dei mezzi agricoli.

Sostegno agli allevatori contro la peste suina africana, nuovi fondi per i danni subiti

Parallelamente al sostegno per l’innovazione tecnologica, il decreto del Consiglio dei Ministri ha previsto un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro dedicato agli allevatori colpiti dalla peste suina africana. Questa malattia ha provocato danni economici rilevanti alle aziende zootecniche, destabilizzando una parte importante dall’economia rurale italiana. Questi fondi si aggiungono ai 24 milioni già messi a disposizione dal ministero per ristorare gli allevatori danneggiati a causa del diffondersi del virus.

Ampliamento del sostegno

Avere una dotazione più ampia consente di coprire tutte le richieste pervenute da parte degli allevatori che hanno subito perdite materiali e produttive. I nuovi fondi quindi ampliano la capacità d’intervento e assicurano un sostegno più completo per riprendersi. Nel contesto delle difficoltà causate dalla malattia, questa misura rappresenta un supporto diretto per chi opera nella filiera zootecnica.

Il ministero dell’Agricoltura ha sottolineato l’importanza di coniugare l’emergenza sanitaria con la spinta all’innovazione, aiutando imprese che affrontano sfide diverse ma che condividono l’obiettivo di rafforzare il comparto agricolo italiano.

Dichiarazioni del ministro e scenari per il futuro del settore agricolo

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha evidenziato il ruolo del governo nel sostenere concretamente il mondo agricolo con misure che rispondono sia alle emergenze sanitarie sia all’esigenza di innovazione. Il ministro ha ricordato come il settore primario rappresenti una componente fondamentale per l’economia nazionale, con eccellenze riconosciute a livello internazionale.

“Il finanziamento del fondo e l’appoggio agli allevatori colpiti dalla peste suina africana mostrano un impegno deciso nel mantenere vive le attività produttive, stimolando la modernizzazione e la sostenibilità.”

Questo clima di attenzione mette in evidenza una strategia che punta a sostenere la crescita e la tenuta delle aziende agricole, per affrontare sfide complesse legate al cambiamento climatico, alla sicurezza alimentare e al mercato globale.

Focus su giovani e sostenibilità

La distribuzione dei fondi è indirizzata in modo particolare verso imprese di piccole dimensioni e giovani che hanno iniziato da poco l’attività, favorendo in questo modo il ricambio generazionale nel settore e la diffusione di pratiche agricole più avanzate. Le risorse serviranno anche a implementare soluzioni efficienti sul fronte della gestione dell’acqua e della riduzione di agenti inquinanti.

Questi interventi si inseriscono in un quadro più ampio di politiche agricole nazionali e comunitarie orientate a migliorare la qualità e la sostenibilità delle produzioni italiane negli anni a venire.

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