Fondi di coesione europei e nazionali 2021-2027, l'italia ancora lontana dalla spesa totale prevista

Fondi di coesione europei e nazionali 2021-2027, l’italia ancora lontana dalla spesa totale prevista

i fondi di coesione europei e nazionali per l’italia 2021-2027 ammontano a 153 miliardi di euro, ma la spesa procede lentamente con rischi per il completamento dei progetti e lo sviluppo infrastrutturale.
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I fondi di coesione europei e nazionali 2021-2027, fondamentali per lo sviluppo italiano con 153 miliardi di euro, mostrano un utilizzo lento che rischia di rallentare progetti e investimenti, rendendo urgente un’accelerazione nella loro gestione. - Gaeta.it

I fondi di coesione europei e nazionali per il periodo 2021-2027 rappresentano una delle risorse più importanti per investimenti in Italia. Con un valore complessivo di 153 miliardi di euro, coprono circa tre quarti dei 190 miliardi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza . Ma lo stato di avanzamento della spesa e degli impegni è significativamente inferiore rispetto al Piano. Ecco il quadro aggiornato sulla distribuzione, l’utilizzo e i ritmi di spesa di questi fondi.

Il ruolo e l’utilizzo dei fondi nazionali di coesione

I fondi nazionali di coesione, che superano i 78 miliardi di euro, rappresentano un’altra parte sostanziosa delle risorse destinate al paese. Questi fondi finanziano interventi a livello regionale e nazionale, spesso decisivi per migliorare infrastrutture e servizi.

Analizzando gli accordi stipulati con le regioni , si evidenzia un valore totale programmato di circa 20,7 miliardi. Di questi, risultano impegnati poco più di 2,56 miliardi, pari al 12,4%. I pagamenti effettivi ammontano invece a circa 829,6 milioni, cioè il 4% delle risorse previste. Questa situazione segnala un utilizzo contenuto, che influirà sui tempi di realizzazione degli interventi.

Avanzamento della spesa dei fondi europei: dati e cause

I dati più recenti rivelano che, tra i fondi europei, gli impegni finanziari si attestano su 13,5 miliardi di euro, pari a circa il 18% del totale disponibile. Gli effettivi pagamenti ammontano a circa 3,8 miliardi, cioè il 5% dei fondi totali. Questi dati fanno emergere una lenta velocità d’impiego delle risorse.

Le cause di questo andamento si spiegano anche con i tempi reali della programmazione. Le attività hanno preso avvio già nel 2019, ma l’accordo di partenariato 2021-2027 tra Italia e Commissione europea è stato approvato solo a luglio 2022. Successivamente, i programmi nazionali e regionali si sono completati lungo tutto il 2022 e il 2023. Questo iter, più lungo di quanto previsto, ha contribuito a rallentare la fase di spesa e utilizzo delle risorse, che si è così concentrata negli ultimi mesi.

Valore e composizione dei fondi di coesione per l’italia 2021-2027

I fondi di coesione destinati all’Italia in questo ciclo finanziario ammontano a circa 153 miliardi di euro. Questa cifra comprende i fondi europei strutturali e di investimento, e quelli nazionali. Solo i fondi europei, cioè Fesr , Fse e Jtf , pesano per circa 74 miliardi. La restante parte, più di 78 miliardi, è garantita dai fondi nazionali.

Il totale di 153 miliardi si confronta con i 190 miliardi messi a disposizione dal Pnrr, diventando così una voce fondamentale per la realizzazione di progetti di sviluppo, infrastrutture, ambiente e inclusione sociale nel paese. Il peso di questi fondi dimostra un investimento rilevante, sebbene il ritmo di utilizzo sia ancora al di sotto delle attese.

Impatti e prospettive legati alla lentezza della spesa

Il ritardo nella spesa e nell’impegno dei fondi di coesione può riflettersi sulla capacità del paese di completare progetti essenziali entro i termini stabiliti. La lentezza dei pagamenti rischia di bloccare cantieri, rallentare investimenti e ostacolare lo sviluppo di infrastrutture.

Le cause di questa situazione si legano non solo ai tempi burocratici per l’approvazione e programmazione delle risorse, ma anche a difficoltà organizzative e amministrative nelle regioni. Il confronto con il Pnrr, che ha mostrato un avanzamento più rapido, mette in evidenza le sfide da affrontare per mettere a frutto queste risorse.

Gli enti coinvolti sono chiamati a velocizzare procedure e a semplificare monitoraggi, così da garantire investir subito e ridurre il rischio di perdite o disallineamenti rispetto agli obiettivi nazionali ed europei.

La situazione attuale disegna un quadro complesso, con risorse importanti ma un utilizzo ancora limitato. Ciò rende urgente un’effettiva accelerazione nella gestione e nella spesa dei fondi di coesione europei e nazionali per raggiungere gli obiettivi fissati per il settennato 2021-2027.

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