La fondazione roma regeneration ha annunciato i nomi dei sei gruppi multidisciplinari che parteciperanno alla fase finale del concorso internazionale “a vision for rome”. Il progetto mira a raccogliere idee innovative per il futuro della capitale italiana, coinvolgendo esperti di diversi ambiti e valorizzando la collaborazione tra professionisti. Il concorso, sostenuto dalla regione lazio e da roma capitale, affronterà tematiche legate alla trasformazione urbana e sociale della città con un occhio rivolto al 2050.
La call for ideas e i sei gruppi finalisti
La call for ideas “a vision for rome” ha conquistato l’interesse di circa 1000 partecipanti nella prima fase del concorso, con 35 team iscritti da diversi settori professionali. Dopo una selezione rigorosa, la fondazione roma regeneration ha scelto i sei gruppi che accederanno alla fase due, in cui si contenderanno il podio con proposte finali. Questi team hanno nominato i loro progetti con titoli suggestivi: “roma contemporanea”, “roma come modello”, “roma 2050”, “new time- new roma”, “a vision from within” e “rome… a splendid preparation for the future”.
Il concorso ha preso ufficialmente il via a fine luglio 2025 e si concluderà con la premiazione nel febbraio 2026, durante il roma regeneration forum. La manifestazione rappresenta un momento chiave per mettere a confronto idee e progetti capaci di definire il futuro urbano e culturale di roma.
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Le tematiche trattate nei progetti finalisti
I progetti dei sei gruppi finalistici riguardano temi di grande attualità e interesse per la città di roma. Tra gli argomenti affrontati spiccano la mobilità sostenibile, il sistema sanitario, le politiche climatiche, l’inclusione sociale e le forme di abitare. Particolare cura è stata dedicata anche alla gestione dell’acqua e alle infrastrutture ferroviarie, elementi fondamentali per migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Alcune proposte propongono interventi concreti di riqualificazione del patrimonio urbano, con attenzione verso le periferie, le aree abbandonate, il centro storico e il fiume tevere. Altri team hanno scelto di sviluppare prototipi o progetti pilota in settori specifici come caserme, ospedali e stazioni, per mostrare possibili scenari di cambiamento pratico da adottare progressivamente in tutta la città.
Partecipazione e composizione dei team interdisciplinari
La partecipazione al concorso ha coinvolto un ampio spettro di professioni tecniche e culturali. All’interno dei gruppi sono presenti architetti, ingegneri, urbanisti e paesaggisti, affiancati da esperti di sociologia, comunicazione e placemaking. Non mancano figure di storici, scrittori, pittori, geografi ed economisti che contribuiscono ad arricchire i progetti con prospettive diverse.
Importante la presenza di ricercatori provenienti da università italiane e internazionali, alcuni in qualità di capofila, altri come consulenti. Questa varietà contribuisce a garantire un approccio multidisciplinare e approfondito nelle soluzioni proposte. La fase due del concorso prevede la presentazione dei progetti finali entro il 15 gennaio 2026, dopo una proroga dei termini decisa a fine 2025.
Ruolo strategico della fondazione roma regeneration nel dibattito urbano
Gianluca Lucignano, presidente della fondazione roma regeneration, ha evidenziato come la notevole partecipazione alla call dimostri la vitalità del dibattito sul rilancio di roma. L’attenzione verso temi urbani e sociali si è estesa oltre i confini italiani, coinvolgendo professionisti e studiosi da più parti del mondo.
La fondazione riveste una funzione importante nel promuovere idee e progetti che possano segnare una svolta per la capitale. Attraverso iniziative come “a vision for rome”, mira a sostenere percorsi di trasformazione basati su proposte concrete e integrate che tengano al centro la qualità della vita e la sostenibilità ambientale. Il piano del futuro urbano di roma si costruisce anche con il dialogo internazionale e la partecipazione collettiva, elementi che questa competizione ha portato in primo piano.